ATTENZIONE

ATTENZIONE: In questo blog leggerete anche parecchie cazzate. Maneggiare il tutto con cura.

mercoledì 29 aprile 2009

Proseguiamo

Ieri sera mi sono iscritto alle Porte di Pietra 2009.

70 Km sull'Appennino Alessandrino. Avrò modo di parlarne nelle prossime settimane.

Questo fine settimana invece tornerò a correre alla Valle Trompia Half Marathon, bella gara in Val Trompia, dove lo scorso anno sono stato un po' bastonato (la classica giornata di stanca).

Il tempo dovrebbe (?) finalmente volgere al bello, anche se il terreno sarà pesante.

La settimana d'allenamenti inizia stasera (ho riposato dopo il Fenera 3 giorni) con la palestra - dove ho ancora due ingressi - poi venerdì la VTHM, sabato il classico giro dei 15 km, mentre domenica è probabile che vada a Rudiano per la corsa FIASP, mi sembra siano 21 km.

Visto che le previsioni danno bello, per i tre giorni del fine settimana dovrò mettere in conto anche una cinquantina di km in bici con Edo, ormai una tigra in gabbia con la BMX parcheggiata da ormai troppi giorni.

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lunedì 27 aprile 2009

Fenera Trail - Resoconto

Raccontare un Ultra Trail è sempre cosa ardua, tante sono le situazioni, le emozioni, i pensieri che si vivono prima, durante e dopo.

La vigilia: parto con GP venerdì alle prime luci della sera, per arivare a Maggiora che sono già le 21:30. Piove a dirotto, fa freddo, ma veniamo accolti da un'atmosfera famigliare che ci fa sentire subito "a casa". Viene riattivata la cucina solo per noi, Nico Valsesia, organizzatore dell'evento e ultra in tutti i sensi ci porta una birra dietro l'altra. Ceniamo e ci dilunghiamo in chiacchere con gli altri amici, perché ormai è questo il termine che si deve usare, di ST.

Non dormo benissimo, stranamente, più che altro perché ho freddo, molto freddo, nonostante il sacco a pelo invernale.

La mattina fortunatamente non piove più, veloce ma ricca colazione, ed in un lampo sono le 8, con la partenza puntualissima.

Siamo in 190 circa, un buono numero, a cui aggiungere i 200 e passa della corta di 25 km.

Decido come sempre di tenere il mio passo, non forzare, ma nemmeno limitarmi. Ho deciso di provare in gara il cardiofrequenzimetro, giusto per vedere quanti BPM tengo nelle varie situazioni.

Vedo che mi assesto sui 170 BPM, e "decido" che è questa la mia soglia gara.

La prima parte di gara è molto corribile, le salite sono più che abbordabili, tant'è che cammino poco.

Ad un certo punto vengo superato da parecchie persone con una marcia in più. Al primo momento di smarrimento (sarò mica scoppiato senza accorgemene ???) segue la realizzazione che sono i primi concorrenti della corta.

Inizia la seconda parte della gara, con l'ascesa al Monte Fenera, bella tosta, la sua discesa, tra le discese peggiori che abbia fatto, e per pendenza, e per condizioni di fango e terreno.

Poi il Muro del Pianto, con tratti che rimani quasi bloccato a guardarli prima di affrontarli, ma poi vedendo la fettuccia capisci che sì, devi salire da lì.

E' il tratto più duro, ma con l'Orso Cubettoz lo affrontiamo con gran regolarità.

Scendiamo, e via con l'ultima salita, che non si chiama Muro del Pianto, ma di lacrime ne fa fare parecchie anch'essa.

Raggiungiamo il ristoro, l'ultimo. Mancano 11 km, ormai tutti in discesa.

Qua la benzina è quasi finita, sono in riserva. Vengo raggiunto da Stefania, ST conosciuta al TA 5 Terre, ed un'altra ragazza. Cerco di stare al loro passo, ma ormai sono in affanno, la discesa è corribile, ma non riesco a fare andare la gambe come vorrei.

I battiti si sono assestati sui 150, segno che senza benzina il motore non può girare appieno.

Sono ormai in paese, cammino un centinaio di metri, ho un miraggio: vedo il cartello dell'ultimo Km, cartello che è INESISTENTE. E' solo il guard-rail.

Riprendo a correre, trovo una scalinata, 46 scalini che mi tolgono il fiato, ma ormai è fatta.

Chiedo quanto manchi, mi dicono 200 metri. Guardo l'orologio: 7h59'.

Qua è doverosa una premessa: avevo stimato di terminare in 10 ore, ma quando vedi che potresti stare sotto le 8, allora ci dai dentro.

Scatto fulminante, o perlomeno così mi sembra, ma i 200 metri sono in realtà almeno 500. Quando realizzo che non ci sto sotto le 8 ore, con rammarico (lo so, è da pirla rammaricarsi quando fai due-ore-due meno di quanto preventivato), rallento, godendomi perlomeno gli applausi che ricevo sinceri da tutti i presenti in zona arrivo.

Taglio il traguardo in 8h02', sono 69° assoluto (saranno 173 gli arrivati).

Un cow boy mi dà la maglietta da Finisher, mi siedo per riprendermi accanto a Fluido, giunto da poco, e Mau Scilla mi caccia in mano una birra media.

Tiro un rigore e poi mi chiedo: "ma cosa sto facendo? ho appena fatto 57 km e mi faccio una birra media?"

Rimango in zona arrivo un po', mi godo il momento, il senso di onnipotenza che al termine di corse lunghe subentra, il rammarico che sia finita, la consapevolezza che la strada per Chamonix passa anche per il Monte Fenera.

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venerdì 24 aprile 2009

Stress pre-corsa

Come persona sono molto razionale e penso di non aver mai avuto momenti in cui non abbia saputo gestire lo stress. In qualsiasi campo.

E' da un po', però, che prima di ogni appuntamento podistico, che sia una gara, un allenamento, un TA, subisca lo stress da preparazione.

Non l'allenamento, ma banalmente la preparazione dell'attrezzatura da portarsi appresso.

Ho iniziato a correre in questo modo: tapasciata della domenica mattina. Uscivo già in tenuta da corsa. Una maglietta di cotone ed un paio di sandali per cambiarmi all'arrivo. Fine della storia, direi abbastanza semplice.

Ieri sera ci ho messo più di un'ora per preparare tutto l'occorrente per andare a correre il Fenera Trail.

L'anno scorso mi sono preparato una check list per evitare di scordarmi qualcosa. Ormai la lista è da aggiornare, perché salta sempre fuori qualcosa di nuovo.

L'armamentario che in questo momento ho in auto, baule della SW praticamente pieno che sembro un emigrante si compone di:

Materiale per la corsa vera e propria: calze, mutande, 3 paia di pantaloni (corti, medi, lunghi), 3 tipi di maglie (leggera, media, pesante) declinate doppiamente per potersi cambiare a metà percorso, berretto, cappello, fascia, occhiali, 2 orologi (bisogna ricordarsi di caricare il GPS!!!!), polsino, manicotti, antipioggia, scarpe, guanti (2 paia, con e senza dita).

A ciò si aggiunge il materiale tecnico: camel bag, borraccia, bastoncini, coltellino, telo sopravvivenza, frontale con pile, polase, gel, cibarie varie, bottiglie d'acqua (nel caso non sia possibile rifornirsi alla partenza, visto che è capitato), ossido di zinco, copia certificato medico, cerotti.

Poi tutto il necessario per il post corsa: accappatoio, ricambio, doccia schiuma, deodorante, crema idratante, ciabatte.

E ovviamente tutto il necessario per dormire in palestra: materassino, pompa, sacco a pelo, maglietta per dormire, spazzolino e dentifricio.

Dimenticato niente ???

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giovedì 23 aprile 2009

Allenarsi col cardiofrequenzimentro

Sabato scorso quando, durante il TA del Pizzocolo, ci siamo fermati al rifugio per una breve sosta, ho notato che parecchi dei miei compagni d'avventura indossavano la fascia del cardiofrequenzimetro.

A mia domanda sull'utilizzo, mi hanno risposto che ritengono fondamentale monitorare i battiti cardiaci, per regolarsi e per ottimizzare gli allenamenti, soprattutto per evitare di eseguire allenamenti che, fatti a bassa intensità, non risultino alla fine allenanti.

La cosa mi ha incuriosito e una volta tornato a casa ho cercato maggiori informazioni in rete.

Ovviamente il risultato è stato quello di confondermi ancora di più le idee ....

Un fatto che ho capito per certo è che la FCM - Frequenza Cardiaca Massima - dipende da persona a persona, e che il modo per determinarla in modo preciso è il Test di Conconi.

Ho capito in cosa consista, non ho la più pallida idea di come poterlo eseguire, però, dovendo correre intervalli precisi aumentando il ritmo in modo progressivo e costante, e al tempo stesso tracciare i battiti cardiaci.

In sostanza, da solo dovrei: guardare i metri percorsi, ogni 200 metri aumentare la velocità stando attento a correre ad un determinato ritmo, segnarmi i battiti. Il tutto ovviamente correndo ...

Per ora ho semplicemente rispolverato dal cassetto il cardio che mi è stato regalato al Gir dii Mont, molto semplice da usare: metti la fascia, metti l'orologio, premi start, guardi quanti battiti hai.

Ovviamente è settato sul parametro dell'età, ma nel mio caso non penso sia attendibile.

Ieri sera ho corso 15 km a buon ritmo, ma senza forzare. I battiti stavano tra i 166 ed i 170 al minuto. Impossibile capire, però, in che fascia allenante stessi.

Empiricamente proverò ad usarlo anche nelle prossime uscite trail, vedere a quanto vado in salita, quando faccio delle ripetute, ecc per capire più o meno dove potrei posizionarmi.

Per la cronaca: a riposo ho 44-45 battiti al minuto.

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martedì 21 aprile 2009

Fenera week

E' questa la settimana che porta al primo appuntamento serio della stagione.

Intendiamoci: le 3 gare che vivrò come gare sono LUT, Valdigne e CCC.

Le altre le affronterò come allenamento, come opportunità di fare lunghissimi, però è evidente che cimentarsi in un trail di 55/57 km (non ho ancora capito quale sia la distanza ufficiale) non è uno scherzo.

Sabato 25 Aprile, quindi, al via la prima edizione del Fenera Trail, a Maggiora, in provincia di Novara.

Percorso abbastanza impegnativo, il dislivello è di 2360 metri, con pendenze massime, sia in salita che in discesa, del 30%.

In particolare l'ultima ascesa è chiamata il muro del pianto ...

Sarà, come sempre, occasione per incontrare tanti amici ST.

Tendenzialmente vorrei arrivare con una settimana di allenamenti standard, senza forzare, ma senza neppure fare scarico. Come detto voglio affrontarlo come allenamento, quindi preferisco metterci un po' di più, ma macinare un po' di chilometri supplementari durante la settimana.

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domenica 19 aprile 2009

Pizzocolo Trail: resoconto


La foto è presa dal sito del Ganassa già compagno di molti altri trail.

Sabato mattina come da programma sveglia alle 4:10 (dicansi QUATTROEDIECI). Alle 4:25 ero in auto. Autostrada per Brescia, non tanto per evitare un traffico a quell'ora inesistente, quanto per poter fare colazione in autogrill, dove ad una incuriosita cameriera (e vorrei vedere voi di fronte ad un cliente in calzoncini, scarpe da ginnastica e felpa con cappuccio calata sugli occhi) ho dovuto chiedere per 3 volte la doppia brioche.

Arrivo a Brescia ed il cielo è diviso a metà: da una parte sereno, stelle, luna, dall'altra il nero totale, lampi. La domanda che ci poniamo è: va a destra o a sinistra?

Fortunatamente va dove non andiamo noi, quindi quando finalmente alle 7:15 ci muoviamo, siamo baciati dal sole.

Siamo in 10, 7 TRB, io, e la coppia trentina Giò e Ganassa. Fortuna che ci sono loro, perché il resto gruppo sembra molto in gamba, tanto da incutere un certo timore di dover ricoprire il ruolo di zavorra di giornata.

Iniziamo subito la scalata al Pizzocolo, la pendenza è notevole, è molto muscolare. Non sono sul mio terreno naturale, ma giocandomela sul muscolare, non ho molto da temere.

I guai iniziano con alcune discese su prato un po' troppo ripide per i miei gusti. Mi prendo il giusto tempo, gli altri mi aspettano.

I km si susseguono, scaliamo lo Zingla, e via ancora a macinare km.

Al 33°, in vista dell'arrivo io ed il Ganassa prendiamo un bel passo, iniziamo una corsa regolare, sorpassiamo da veri ganassa ... chi ci precede, non molliamo nemmeno sul falsopiano.

A livello morale questo è quanto di meglio potesse esserci: dopo 30 e passa km, dopo quasi 8 ore sulle gambe, ne ho ancora, ancora per sprintare in salita.

Molto bene.

Alla fine sono 36 km e rotti, oltre 2600 D+, tanta fatica, tanta soddisfazione, ma soprattutto una grande giornata di trail in compagnia di ottime persone.

Stamattina, tanto per non dormire sugli allori, tapasciata di 18 km, così, per defaticare.

Con gli 8km di venerdì sera sono 62 km in 3 giorni, a cui aggiungere la sera in palestra mercoledì. Una buona settimana.

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giovedì 16 aprile 2009

Pizzocolo Trail



Sabato mattina TA organizzato dal TRB (Trail Running Brescia) a Toscolano, sui monti a ridosso del Lago di Garda (o forse è meglio chiamarlo Gardasee, visto che sono tutti crucchi in zona???)

Sulla carta è molto impegnativo, 37 km con D+ 2400 metri. Avremo contro anche il meteo, per non parlare della sveglia alle 4:15 ....

Che dire: è trail, molto trail, pure troppo ...

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mercoledì 15 aprile 2009

Millecinquecento e rotti ...

Sono più o meno i Km che ho programmato da qua a fine agosto per correre la CCC.

Tanti? Pochi? Non ne ho idea.

L'obiettivo è ambizioso, l'impegno richiesto è grande.

Vedendo nero su bianco le settimane e pianificando degli allenamenti realistici, questo è il massimo che posso permettermi.

Più di così oggettivamente non potrei fare.

Ho cercato di mettere carico e scarico, stare sempre sopra i 60 km settimanali con punte da 100, in concomitanza con Porte di Pietra, Lavaredo e Valdigne (che non sono affatto degli scherzi da affrontare).

Ogni settimana una trasferta in montagna per macinare dislivello, oltre che chilometri.

Insomma, se tutto va bene sono fiducioso d'arrivare ben allenato, anche se il rischio è quello che dopo sarò molto, ma molto stanco, anche a livello mentale.

Perché le sveglie alle 4 del mattino alla lunga si faranno sentire.

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martedì 14 aprile 2009

Pasqua in montagna

Sabato ho raggiunto la famiglia in montagna, e ne ho approfittato per una 3 giorni d'allenamento intenso.

Lo scorso anno, ad Agosto, ogni fine settimana ci andavo, e alla fine i risultati si erano visti.

Sabato pomeriggio sono uscito con Edoardo per una semplice passeggiata. Ne parlavo con altri trailer. Già camminare 4-5 ore, anche a ritmo blando, rappresenta comunque un buon allenamento.

Dicevo che con Edo abbiamo preso un sentiero facile, con begli strappettini in salita e discesa. Naturalmente si camminava, fermandoci anche a sgomberare il sentiero dagli alberi che sono caduti in inverno a causa delle forti nevicate. Una bella faticata.

Quando Edo ha iniziato a dare segni di stanchezza, ecco il colpo da maestro per incoraggiarlo: RIPETUTE IN SALITA.

Edo, a 7 anni, vive ogni cosa come una gara. Proporgli una gara su 200 metri di salita risveglia in lui energie che sembrano non esistere. Così via con una, due, 10, 15 ripetute in salita, con recuperi sempre più brevi, ormai entrambi in trance agonistica.

Giunti sulla forestale troviamo i suoi nonni, così per lui scatta il rientro in jeep, per me il rientro di corsa.

Domenica mattina allenamento in solitaria. Anche stavolta fatico in alcuni tratti a causa degli alberi abbattuti, dove riesco sgombero, dove non è possibile aggiro l'ostacolo.

Un bel salitone mi porta in quota, ma a 1350 mi devo arrendere alla neve che nasconde completamente ogni traccia del sentiero. Nonostante sia un punto fatto molte volte non riesco ad orientarmi, e decido per il dietrofront.

Rientro con un paio di alternative, giusto per mettere nelle gambe ancora del dislivello e forzare un po'.

Nel pomeriggio passeggiata, con un'altra oretta sulle gambe.

Pasquetta giorno di pic-nic, quindi usciamo tutti insieme. Cerca il prato giusto, prova il sentiero che potrebbe essere bello, rimani bloccato dagli alberi caduti, ritorna sui tuoi passi. Morale: 5 ore a camminare, con begli strappettini in salita, che attirano le maledizioni di moglie e prole, ma che sotto sotto sai che saranno utili in futuro.

Bel fine settimana, oggi le gambe le sento un po' durette, quindi oggi si recupera.

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giovedì 9 aprile 2009

La moglie in vacanza ....

ed io cosa faccio?

Piccolo passo indietro.

Edo è da stamattina in vacanza, per cui la gentile consorte ha preso 2 giorni di ferie, cosa che a me non era possibile. E sono andati in montagna, dove li raggiungerò sabato.

Adesso uno si immagina cosa possa fare un marito a casa da solo, la casa finalmente libera, seratone e lazzi vari.

Invece la mia serata perfetta è stata:

- allenamento sfiancante di 2 ore
- cena davanti alla tele in pigiama, con pizza, birretta e gelato (e rutto libero stile Fantozzi)

Domani si bissa, poi il fine settimana mi tocca raggiungerli ...

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lunedì 6 aprile 2009

Traversata Colli Euganei 2009, una piacevole conferma


Personalmente preferisco le corse "semi-competitive", ossia quelle organizzate dalla FIASP, o altreassociazioni, che magari hanno il pettorale, la partenza in linea, la classifica, ma che mantengono quell'aura di gara popolare che si distingue dalla seriosità di tante competizioni.

La TCE (come l'Eco dei Dragoni) ne è un bell'esempio, un bel mix tra gara a sagra paesana.

Visto che sarò solo nel viaggio, e non sentendomela d'affrontare la levataccia alle 4 del mattino, opto per il pernotto in loco. La SW con i sedili ribaltati è un'ottimo "mono-camper", con il sacco a pelo non avrò nemmeno freddo.

Giungo verso le 22:30 nei pressi della partenza, 2 chiacchere con un camperista (vero) che è già lì, e alle 23 sto già dormendo.

Dormo meravigliosamente, mi sveglia solo la forte pioggia che cade incessante tutta notte, e che in altri contesti sarebbe anche romantica, ma a poche ore dallapartenza mi fa pensare al fango.

La mattina, fresco e riposato, è un susseguirsi di saluti e abbracci con compagni di tante avventure dellascorsa stagione, ma alle 8 in punto si iniza a fare sul serio.

La cosa predominante sarà il fango, ovunque, che rende il terreno pesantissimo in salita e scivolosissimoin discesa.

Verso le 11 il cielo si apre, il sole inizia a battere forte, è il primo vero caldo di stagione.
Soffro. Ultimamente mi sono allenato abbastanza bene, ma il D ZERO o quasi nelle gambe si fa sentire.

Non si molla, però, e con tanta forza di volontà, perché ad un certo punto è solo quella che mi fa andare avanti,proseguo.

Sono senza riferimenti cronometrici, dato che l'orologio si è spento dopo un paio d'ore (mea culpa, non l'ho messo in carica), ma dal punto di vista del percorso mi ricordo l'anno scorso e mi so orientare abbastanza bene.
L'ascesa al Monte della Madonna la faccio meglio dello scorso anno, la soffro meno, però la discesa è un mezzo calvario.

Arrivo in 6h06', 5 minuti in meno dello scorso anno, e considerato il fango trovato dovrebbe essere un buon risultato, ma sonodecisamente cotto, ho dato veramente tutto, e questo mi lascia un leggero senso di delusione.
Poco male, un ottimo allenamento, una bella giornata trascorsa con tanti amici, un input per allenarsi con ancor maggiore convinzione.

PS: per chi non l'avesse riconosciuto, Muddy Waters, è stato uno dei più grandi bluesman di tutti i tempi. Ieri non ho fatto altro che canticchiare le sue canzoni ...

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sabato 4 aprile 2009

Tra poco parto

Per Villa di Teolo. I 42km di domani si preannunciano molto, ma molto fangosi, a causa delle forti piogge degli ultimi giorni.

Poco male, non è la prima volta che mi trascinerò nel fango, nè sarà l'ultima.

Logistica molto spartana: cena a casa e poi via, con pernotto in auto nei pressi della partenza (una sorta di camper dei poveri). Non me la sento d'alzarmi alle 4 domani mattina.

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giovedì 2 aprile 2009

TCE 2009

Domenica torno alla Traversata dei Colli Euganei.

Già lo scorso c'ero stato, vedi il POST dello scorso anno, e ci sono stato, sui Colli Euganei anche all'inizio del mese per il TA.

Il percorso non ha bisogno di presentazioni, è bello tosto, reso ancora più duro dal fango che troveremo, con tutta l'acqua che sta scendendo.

Il Meteo dovrebbe essere bello, tuttavia, quindi si prospetta una grande giornata.

Nota a margine: saremo oltre 60 ST; ogni appuntamento si sta trasformando in una grande reunion familiare.

IO NON GETTO I MIEI RIFIUTI

IO NON GETTO I MIEI RIFIUTI
Anche io aderisco alla campagna di ST