ATTENZIONE

ATTENZIONE: In questo blog leggerete anche parecchie cazzate. Maneggiare il tutto con cura.

domenica 28 giugno 2009

Il conto

Alla fine il conto da pagare è arrivato.

E' da un mese che dormo pochissimo. Durante la settimana dormo circa 7 ore per notte, con davanti poi una giornata in ufficio che comunque non è leggerissima.

Il fine settimana alcune cosa da fare il sabato, e la domenica sveglia alle 4:30 per dei bei lunghi in montagna.

Ieri mattina sveglia prima dell'alba e raggiunta la Valcamonica, bella uscita con Fluido e GP sul Pora. Un paio d'orette abbastanza impegnative, con una salita bella ripida che ha messo a dura prova le gambe.

Doveva essere l'antipasto per stamattina, con uscita sull'Adamello.

Sveglia immutata, ma quando sono sceso per fare colazione, con già tutto pronto, ho avuto un crollo fisico. Non riuscivo a tenere gli occhi aperti, non riuscivo quasi a stare in piedi.

Ovvio che alla lunga il mio fisico mi abbia mandato un segnale inequivocabile che avevo bisogno di dormire. E così, mandato un SMS di scuse, più che altro per non far aspettare invano il mio arrivo, me ne sono tornato a letto.

Oggi sensi di colpa a non finire, nonostante alla fine con un'uscita in bici abbia fatto più di 30 km. Ma come mi hanno detto in molti, talvolta il riposo è il miglior allenamento.

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venerdì 26 giugno 2009

Fine settimana impegnativo

Doveva essere un fine settimana di semi-relax, si è trasformato in qualcosa di più.

Quando ero piccolo la maestra diceva ai miei genitori che ero bravo, ma che mi facevo trascinare dalle cattive compagnie.

Per fortuna il concetto di cattive compagnie era abbastanza diverso da quello a cui si potrebbe pensare (tanti di quelli che frequentavano le compagnie della cosiddetta "Crema bene" sono finiti in comunità ...), però la "girata" dai miei la beccavo regolarmente.

Sono passati gli anni e pare che ci sia una cattiva compagnia che mi sa trascinare ... basta un giro di SMS ...

Domani mattina sveglia alle 4:30 per andare sul Monte Pora, per un'uscita di 3 ore. Un allenamento per quella che sarà la squadra alle Orobie.

Dopo la levataccia di sabato, domenica naturalmente sveglia alle 4:30 per il TA dell'Adamello, con gli amici del TRB.

Naturalmente, visti i sensi di colpa che proverò, terminato di correre mi precipiterò a casa per onorare gli impegni presi: piscina e giri in bici.

Quasi quasi si aspetta il lunedì per riposare, a questo punto!!!!

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lunedì 22 giugno 2009

Lavaredo Ultra Trail 2009: la mia gara tatticamente perfetta

Avere un blog fondamentalmente è un esercizio di narcisismo. Perché averlo se non per parlare di sè stessi?

Ovviamente quando le cose non vanno per il meglio l'autocritica non sempre è facile (anche se io ci provo), ma quando le cose vanno bene come resistere alla tentazione d'autoincensarsi?

La Lavaredo Ultra Trail - LUT - è stata lo scorso anno il mio obiettivo principale della stagione, chiusa entro il tempo massimo, a metà classifica, ma chiusa strisciando gli ultimi km, in piano.

Non ne avevo più, la giornata era stata caldissima, la corsa dura.

Felice d'averla conclusa, ma sotto sotto il conto era rimasto aperto.

Quest'anno la LUT allunga, da 53 a 60 km, da 3300 a 3800 D+.

Arrivo all'appuntamento, però, carico, molto carico.

Mi sono allenato parecchio, e su questo devo ringraziare principalmente gli amici del Trail Running Brescia a cui mi sono aggregato molto spesso, ho studiato bene il percorso, nulla è stato lasciato al caso.

So esattamente quando dovrò mangiare, quando dovrò stare cauto, anche quando le gambe volessero andare. Lo zainetto è minimal, ma studiatissimo e carico con tutto quanto possa servire anche in caso di maltempo: ho praticamente il materiale obbligatorio della CCC, salvo frontale e pantaloni di ricambio.

Arrivo sabato con il gruppo TRB, si incontrano tanti altri amici, si cena e pernotta a Villa Gregoriana.

Alle 6 in punto si parte. La giornata è splendida, non una nuvola, anche se fa freddo.

Come detto ho studiato bene il percorso, e so che fino al 31°, quando inizierà la salita in Val Cengia, dovrò risparmiarmi.

Corricchio, alla prima salita inizio al passo, incurante di tutti quelli che continuano a correre in salita e mi superano. La strada è ancora lunga. Aggancio Fluido, anche lui al passo, gli sto agganciato per un po', sapendo che però nel momento in cui allungherà non sarà il caso di forzare per stare insieme.

Raggiungo Forcella Popena, siamo a 2200, poi discesa abbastanza tecnica dove almeno un centinaio di persone mi superano a perdifiato, e poi si risale. Qua qualche difficoltà sulla neve.

Discesa verso Misurina, mangio la razione K (panino al cotto, gel, cioccolato) e riparto.

Si sale al Carpi, anche qua vado cauto, anche se la tentazione di correre in salita è forte.

Giungo al Carpi, 21oo metri, dove inizia una discesa per nulla tecnica, ma molto lunga. 8 km con un migliaio D-. Lo scorso anno l'avevo presa molto allegramente, forse pagandone gli effetti, per cui vado cauto.

Arrivo finalmente all'inizio della salita della Val Cengia. In 6 km si sale di quasi 13oo metri. Lo scorso anno, sotto il sole, benchè fosse praticamente all'inizio, avevo avuto i miraggi.

Basta cautele però, ora. E' qua la gara, sono qua per la gara. Adesso ci do dentro.

Come alle PDP faccio gruppo con Michele, andiamo avanti bene, superiamo parecchia gente, non esitiamo, ed in poco meno di 2 ore siamo a Forcella Lavaredo.

E' uno spettacolo, le 3 cime lasciano senza fiato. Non mi sembra quasi vero d'essere ancora qua, un anno dopo.

Purtroppo fa freddo, sono ben coperto, ma al solito le mani ce le ho gelate, nonostante i guanti.

Perdiamo rapidamente quota, a 2000 metri Michele si ferma a mangiare. Io, che avevo programmato di mangiare alla forcella, ho ancora troppo freddo alle mani, decido di perdere ancora 2-300 metri prima di fermarmi, in modo da riattivare la circolazione alle mani.

Infatti, verso i 1800 metri, riacquisto la sensibilità, altra razione K, sempre camminando, e via in discesa.

Perdo parecchia quota, siamo a 1500, ed inizia l'ultima salita, che passando da Malga Rinbianco, riporterà al Carpi.

Corricchio in salita quando non troppo irta, aggancio Runalbert. La cosa mi soprende, conoscendone il valore (in genere mi sta avanti di almeno un'ora). Gli chiedo se va tutto bene, mi sento rispondere che sono io che vado forte. Proseguo.

Al 49° km un RA - Ristoro Autogestito o Ristoro Abusivo - gestito da Ticci. Coca, Menabrea, e via, correndo.

Aggancio in continuazione gente, la cosa è incoraggiante, mi carica e mi spinge a correre.

Al Carpi inizia finalmente l'ultima discesa. Dapprima su strada bianca, facile anche per me, poi più tecnica, dove riesco comunque ad andare ad un buon passo.

Arrivo in prossimità di Villa Gregoriana, un'occhiata all'orologio, e realizzo che il sogno che avevo confidato sabato sera a Fluido e Simone è realtà: fare meno dell'anno scorso, quando però c'erano 7 km e 500D+ in meno.

Arrivo in 9h41, contro le 9h58 del 2008. Probabilmente un miglioramento tra l'ora e mezza e le 2 ore in un anno.

La strada per Chamonix passa anche per Le 3 Cime di Lavaredo.

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venerdì 19 giugno 2009

Lavaredo, si parte

Stasera ultimi preparativi e domani mattina si parte per Auronzo di Cadore.

Spero in una bella gara. Ho un obiettivo cronometrico, che non dico per scaramanzia. Lunedì però sarò onesto e farò delle valutazioni alla luce di quanto conseguirò.

Intanto il meteo pare sarà discreto, fresco ma asciutto, almeno durante la prima parte. Sicuramente sarà meno asfissiante dello scorso anno, quando sono uscito cotto dal sole e dal caldo.

Buone corse a tutti

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mercoledì 17 giugno 2009

LUT meno 4

Mancano 4 giorni all'appuntamento con la Lavaredo Ultra Trail.

Ho ancora parecchie cose a cui pensare.

Innanzitutto la logistica. Penso che il programma originale subirà qualche cambiamento, e cercherò di aggregarmi al gruppo TRB. Questo vorrà dire rientrare domenica sera.

Poi il Roadbook definitivo da studiare. E' stata tolta una salita, 200 metri di dislivello in meno, ma i km rimangono 60. Qua più che altro dovrò capire come impostare la gara, quali intervalli darmi, come regolarmi col mangiare, bere, ritmi, eccetera. Insomma, il bravo tattico che non vuole andare fuori giri, come ho già fatto in altre esperienze (dai, un po' d'esperienza adesso ce l'ho ...)

Poi il materiale, con gli ultimi accorgimenti per fissare per bene il tutto nello zaino mini.

Infine un'occhiata al meteo, che cambia continuamente nelle previsioni, ma questo è l'ultimo dei problemi. Partire si parte comunque, anche sotto l'acqua.

Domani dettagli sul Roadbook

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lunedì 15 giugno 2009

Ifinger Trail

Quella che doveva essere una domenica relax all'insegna dello scarico si è trasformata in una giornata di GRAN trail.

Non che dubitassi dell'organizzazione di Michele, però beccare tutta una serie di fortunate variabili come ci è capitato non era facile.

Ambiente meraviglioso, bella compagnia, meteo da favola, arrivo in cima memorabile.

Ancora una volta la sveglia suona alle 4:30, alle 5 in auto, alle 6 a Brescia, alle 8 a Schenna, alle 9 in marcia.

A dire il vero alla partenza si accennava ai canederli, per cui facendo 1+1 con la previsione di Michele ("un'uscita tranquilla di 25-28 km") avevo immaginato che alle 13 saremmo stati con le gambe sotto il tavolo.

Quando alle 12 ho chiesto quanti km avessimo fatto, ed avendo come risposta "10" è stato evidente che quello che non andava non era il GPS, ma il gruppo, ad una folle andatura di 3km/h.

Anche se ... il dislivello era di tutto rispetto.

Al di là del percorso fatto, che non saprei nemmeno ripercorrere tanto è stato vario, dai 600 metri di Schenna siamo arrivati ai 2450 del Mittager, per ridiscendere di qualche centinaio di metri e risalire infine per l'Ifinger, a 2500.

Che dire: tantissima fatica, il caldo si è fatto sentire, ma soprattutto, almeno personalmente, ho avuto qualche problema con la quota, facendo a tratti fatica a respirare.

Visto però che l'uscita si proponeva appunto per testarci a quote oltre i 2000, meglio qua che domenica prossima alla LUT.

Ieri sera sono tornato cotto, ma semplicemente entusiasta del giro fatto. Ancora una volta un TA TRB certified che non si smentisce. Per la cronaca, alla fine i km sono stati 31 con un D+ di circa 2700 metri (l'ultimo tratto di discesa lo abbiamo fatto in funivia perché ormai era tardi e in fin dei conti non ne avevamo più molto).

A proposito di LUT: ieri ho corso in assetto quasi definitivo. Zainetto ultraleggero, borraccia aggiuntiva. Un cambio. Mi mancava il mangiare, per il semplice motivo che pensavo fosse una cosa più veloce, ma questo non rappresenta un problema per domenica, lo spazio c'è.

Con la giacca nuova che ormai conto di acquistare e un paio di accorgimenti, potrei anche pensare di farci GTV e CCC. Anche perché rispetto al Diosaz 17 andare con il Raidlight Ultra è tutta un'altra cosa (nemmeno Olmo ha ridotto così il carico ...)

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sabato 13 giugno 2009

Cambio di programma

In genere i cambi di programma sono un downgrade, nel senso che magari ho in mente di fare qualcosa, ma per qualche motivo devo rinunciarvi.

Invece stavolta si parla di upgrade.

Stamattina chiamo GP. OK ci sono, domani vengo anche io a Merano per un "trentino" in sud-tirolo ...

Intanto oggi giornata relax in piscina, dove ho fatto un allenamento di nuoto. Accidenti se è dura.

Ora: di fiato ne ho parecchio, la mia capacità aerobica è notevole, eppure a nuotare ho fatto una gran fatica.

Alla fine 1200 metri di nuoto, distribuiti in due sessioni da 12 vasche da 50 metri, con pausa di un minuto circa tra una vasca e l'altra. Dura, dura e ancora dura.

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venerdì 12 giugno 2009

Week end soft

Saltato il week end a Merano, ne approfitterò per fare dello scarico in vista della LUT di domenica prossima.

Mercoledì sera l'allenamento sulle collinette di Montevecchia è stato bello tosto, 2 ore tirate per 18 km e 650 D+. Quello che ha fatto sentire la fatica, tuttavia, è stato il fatto che sono stati tutti km corsi, non abbiamo mai mollato, quindi il giorno dopo le gambe erano un poco legnose.

Stasera un po' di bici, domani ho intenzione d'andare in piscina, e domenica inserire una ventina di km in pianura.

Sto intanto predisponendo il materiale per la LUT. L'intenzione è quella d'abbandonare il Diosaz 17 per un più leggero Raid Light da (forse) 3. Con 2 borracce esterne sono a posto con l'acqua, ho solo bisogno di far spazio alla giacca impermeabile, una maglia di ricambio ed il cibo.

A proposito di giacca impermeabile, ne ho vista una da Maxi Sport della Salewa che sarebbe perfetta. Leggerissima, comprimibile al massimo, in tessuto ultra tecnico (un goretex di loro brevetto). Costa 137 eurini, ci sto pensando su.

Anche perché vorrei correre leggero alla LUT, ma sotto sotto sto già pensando al materiale obbligatorio del GTV e CCC.

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mercoledì 10 giugno 2009

LUT ... meno 10

E' passato un po' in sordina il fatto che tra 10 giorni, dicansi 10, c'è la Lavaredo Ultra Trail.

L'anno scorso ha costituito LA prova della stagione, quest'anno rientra negli obiettivi avvicinamento alla CCC, ma non per questo va sottovalutata.

Il percorso rispetto allo scorso anno è cambiato, passando da 53 a 60 km, con un aggiunta di 700 metri D+ che porteranno il totale a 4000.

Si parte e arriva come la scorsa edizione da Palus San Marco, ma con giro inverso in parte, mantenendo la strepitosa salita della Val Cengia.

Ci sono dei problemi a causa della neve ancora presente in gran quantità, di sentieri franati o ancora ostruiti da alberi caduti.

Non sarà una passeggiata.

Stasera serale a Montevecchia con gli amici di Podismo Brianza, in cui testerò il nuovo assetto gara: zaino ultra-leggero, minimo carico (nonostante l'autosufficienza totale).

Sarà anche l'ultimo test collinare prima del 21, visto che per imprevisti impegni famigliari è saltata la trasferta a Merano (e la cosa mi scoccia parecchio ...)

Nei prossimi giorni maggiori dettagli sulla LUT.

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domenica 7 giugno 2009

Appennino Piacentino: una conferma

Lo scorso Ferragosto ero stato all'Ecomaratona dei Dragoni, in Val D'Arda (vedi POST) ed ero rimasto affascinato dai posti.

A pochi chilometri da Crema una zona montuosa, non elevatissima, ma veramente bella, quasi incontaminata.

Oggi ho avuto la conferma, cambiando valle, ma lasciando inalterate le impressioni.

La Lunga marcia della Val Nure non è un trail, non è una non competitiva, è una marcia, un viaggio lungo il crinale che divide Val Nure e Val Trebbia.

Arrivata alla 39a edizione (!) racchiude di tutto e di più. Chi affronta il percorso lungo, 33 km di corsa, chi camminando, chi passeggiando, fermandosi a pranzare.

Non c'è orario di partenza, o meglio, teoricamente c'è, ma quando uno arriva al Passo del Cerro parte, non ci sono cancelli, c'è un servizio scopa che è molto, ma molto largo.

Ed essendo una non gara, non so nemmeno cosa comporti essere superati dal servizio scopa (in fin dei conti si è su un sentiero liberamente percorribile ...)

Prendo la navetta a Bettola, Francesca ed Edo partiranno dal Passo Mercatello per la 11 km.

Il nostro gruppo inizia il viaggio verso le 8, la giornata promette bene, inizio a correre.

Siamo in 5-6 a correre, gli altri camminano. Supero decine di persone, saluto tutti, tutti mi salutano.

Oggi faccio la parte del leone, ci vuole poco, ma forse perché sono tra i pochi a correre, cerco di non mollare quasi mai, di camminare il meno possibile.

Risulta un gran allenamento.

Il percorso nei primi 22 km è tecnico, nel senso che il fondo è prevalentemente sassoso, pietrame, anche in salita ci vuole attenzione a non prendere una storta.

Dal 22° km cambia radicalmente, al posto dell'asciutto troviamo il fango del bosco, le salite si fanno più irte, il vento diventa forte.

Giunto al 28° km la cima Coppi di giornata, 1500 metri slm. Il sentiero va verso il basso, la croce in alto reclama il pellegrinaggio fuori programma. E' un piccolo strappo, che ripaga con un panorama che mozza il fiato.

Il vento qua è fortissimo, faccio fatica a stare eretto (Edo quando ci passerà verrà spostato).

Scendo, arrivo al rifugio, aspetto i neo trailer che sono riusciti a sbagliare percorso (nonostante l'assenza di balise era IMPOSSIBILE sbagliare !!!!!) e dopo un'oretta prendo a ritroso gli ultimi 11 km per andare a recuperare l'auto.

Incrocio tutta la gente che avevo in precedenza superato, tra sguardi stupiti quasi a dire "ma guarda tu questo pazzo". Operazione che mi fa mettere altri km e dislivello nelle gambe (in totale 1900 D+) per un ottimo allenamento.

Che dire: non c'è bisogno di partecipare a gare blasonate, metterla giù tanto lunga, per fare un bel lungo in posti veramente spettacolari.

sabato 6 giugno 2009

Marcia in Val Nure

Domani mattina andrò alla Lunga Marcia della Val Nure, una specie di non competitiva.

Specie perché organizzata dal Gruppo Alpinisti Escursionisti Piacentini.

Sono 33 km lungo i sentierie a cavallo tra la Val Nure e Val Trebbia, che si prospettano interessanti.

Ho optato per questa uscita piuttosto che per la Valmalenco, per ragioni economiche, ma anche per poter andare con tutta la famiglia (alla 33 è abbinata una camminata di 11 km).

Il meteo pare, dico pare, abbia avuto un'inversione di tendenza, per cui dovrebbe essere bello, perlomeno domani mattina.

Dovrebbe essere l'ultimo lungo prima della Lavaredo Ultra Trail, ormai prossimo: mancano due settimane e sto iniziando ad avvertire un po' di tensione.

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martedì 2 giugno 2009

Vetta fallita ...

Volevo mettere nelle gambe un D+ di 8000 m in 4 giorni.

Obiettivo ambizioso, anche se realistico.

Obiettivo però fallito.

Sabato, arrivato in montagna, prima uscita. Ho preso un sentiero che mi avrebbe permesso, con poca distanza, di fare un bello strappo di 500 metri.

Sentiero interroto dagli alberi, e non ancora ripristinato. Tornato sui miei passi abbastanza deluso, ho ripiegato per una serie di ripetute in salita parecchio impegnative.

Alla fine quasi 2 ore con 700 metri D+ e rientro a casa provato, ma abbastanza soddisfatto.

Domenica il maltempo ha avuto la meglio. Pioggia battente per tutto il giorno che mi ha costretto a casa.

Lunedì il lungo, partendo da casa, per raggiungere Cima Durmont e poi decidere.

La salita alla cima è stata fantastica, gambe reattive, buona spinta, insomma, viaggiavo che era un piacere. In 1h45 ero in cima, sosta per mangiare e godermi il panorama, e poi ho proseguito.

Qua purtroppo lo stato dei sentieri ha avuto la meglio sulle intenzioni ancora una volta.

Ad un certo punto la traccia è finita, ho iniziato ad orientarmi con i pochi segni ancora visibili. Quando però sono dovuto passare alla modalità bussola+mappa e mi sono trovato su un pratone con pendenza impossibile, ho preso l'amara decisione di tornare sui miei passi.

Rientro per sentieri conosciuti, che alla fine tuttavia mi hanno fatto mettere nelle gambe 1700 metri in poco più di 4 ore.

Giunto in paese, con l'idea d'allungare per fare i 300 metri che mi mancavano da preventivo, ho però incontrato la famiglia a passeggio, con amici al seguito, per cui, per non passare per il cafone di turno, mi sono aggregato alla passeggiata.

Oggi infine il senso di colpa per aver un po' trascurato la famiglia il giorno precedente, mi sono limitato alla sola passeggiata propedeutica al pic-nic.

Un'oretta tranquilla, 2-300 metri di dislivello, ma va bene così lo stesso.

Come dicevo, fallito l'obiettivo 8K (non ci sono nemmeno andato vicino), ma resta una cosa fattibilissima, con il meteo e le condizioni giuste.

Tutto sommato, però, un week end proficuo. A 3 settimane dalle Lavaredo la forma è più che buona.

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IO NON GETTO I MIEI RIFIUTI

IO NON GETTO I MIEI RIFIUTI
Anche io aderisco alla campagna di ST