ATTENZIONE

ATTENZIONE: In questo blog leggerete anche parecchie cazzate. Maneggiare il tutto con cura.

venerdì 31 luglio 2009

Orobie Sky Raid

Eccoci alla vigilia del penultimo obiettivo di stagione, l'Orobie Sky Raid.

Gara particolare: 84 km da percorrere a staffetta.

Abbiamo formato un team di semi-tapascioni, il Trail Running Brescia - B: io alla prima frazione, la Sky Marathon, che come si intuisce è di 42 km, Fluido alla seconda, Sky Race di 30, ed infine GP alla terza, la Sky Climbing, 12 km con tratti attrezzati.

TRB - B perché lasciamo l'onore dell'etichetta A ad un terzetto nettamente più forte di noi.

Tapascioni perché tra i 46 team che a 2 giorni dal via risultano iscritti, ci sono campioni del mondo, campioni italiani, ex olimpici di sport vari ... insomma il rischio di fare la figura barbina c'è eccome.

Temo d'arrivare al termine della mia frazione quando il vincitore sarà già alla Presolana. Vedrò di stare entro le 8 ore per scongiurare questo rischio.

Poi tutti alla Presolana per la festa.

Come dicevo è il penultimo obiettivo, dopodiché un mese di scarico al mare, prima d'andare a Courmayeur per la CCC.

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lunedì 27 luglio 2009

A proposito di D+

Sabato, al termine del TA a Riva, durante il terzo tempo si parlava.

Naturalmente di gare, trail e allenamenti.

Lamentavo il fatto che in discesa non sono propriamente un fulmine di guerra, mentre in salita mi difendo, soprattutto quando ripida, forte anche del fatto che ho parecchi dislivello nelle gambe.

Oggi ho aggiornato il diario dei miei allenamenti, e posso confermare che dal 6 aprile ho registrato più di 39K di dislivello positivo.

Il tutto frutto di uscite settimanali in montagna, che richiedono almeno un'ora/un'ora e mezza di auto.

Per dare un'idea di quello che significa per me macinare dislivello, basti pensare che ieri mattina sono andato alla FIASP a Scannabue.

Ho corso i 10 Km portandomi l'altimetro, il Suunto Vector che si è dimostrato estremamente preciso ed affidabile.

In 10 Km il D+ è stato di CINQUE metri.

Penso che ogni commento sia superfluo.

Intanto si inizia a pensare all'appuntamento di domenica, la prima frazione all'Orobie Sky Raid.

Questa settimana sarà scarico quasi totale, forse ci metto dentro una seduta in piscina mercoledì, senza impegno.

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domenica 26 luglio 2009

Che giornata

Non che avessi dei dubbi, però ieri il TA organizzato dalla coppia G&G a Riva del Garda è stato veramente super.

Meteo spettacolare, nonostante il nubifragio della sera prima nell'andare in Trentino, bel gruppo, 14 + Dina e Uli, percorso da urlo, 3° tempo memorabile.

Alle 8 partiamo, dai 70 m slm di Riva iniziamo subito a salire. Ben presto giungiamo a 1200, da dove possiamo ammirare il Lago di Garda nella sua quasi interezza: solo Peschiera è nascosta da un'insenatura.

Da lì una prima discesa, abbastanza rognosa per via del terreno gibboso e su cui Giovanni ci lascia almeno un paio di strati di pelle (in precedenza io ero caduto in salita ...).

Scesi a Molina di Ledro, attacchiamo la Cima Oro, cima Coppi di giornata con i suoi 1800 metri.

La salita è di quelle che piacciono a me, ripide ripide, su cui spingere. Oggi per allenarmi ulteriormente ho addirittura lasciato a casa i bastoncini.

Le gambe vanno bene, e finalmente arriviamo in cima. Da lì possiamo ammirare i due laghi, Garda e Ledro, e la Val Sarca. In cielo nemmeno una nuvola. E' uno spettacolo.

Iniziamo quindi la lunga discesa verso Riva, dapprima su un bel fondo, poi su misto sassi cemento, ma ormai siamo arrivati.

Transitiamo per il centro di Riva, per il lungolago, ed infine siamo alle auto, da dove ci trasferiamo in spiaggia per un tuffo nelle acque fredde del Benaco.

Poi 3° tempo con di tutto e di più, senza fretta, ché il giorno dopo è domenica.

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venerdì 24 luglio 2009

TA Riva del Garda

Ieri sera cena sociale con il TRB, bella serata in compagnia.

Stasera invece parto per la montagna, da dove, dopo aver recuperato Edo, domani mattina ripartirò immediatamente per andare a Riva del Garda per il TA organizzato dalla premiata ditta G&G.

Il percorso è ampiamente descritto sul forum di Spirito Trail, saranno 46 km con un bel dislivello.

Sarà il terz'ultimo atto di lunghi in previsione della CCC di fine agosto.

Infatti domenica prossima sarò il primo staffettista all'Orobie Sky Raid, a cui parteciperò con il team TRB - B (la A la lasciamo a quelli forti), mentre il sabato successivo sto cercando d'organizzare la traversata da Larzana al rifugio XII Apostoli, sempre con G&G (e naturalmente con chi si vuole aggregare).

Tornando a questo fine settimana, domenica potrei anche valutare la FIASP a Scannabue, un 16 km piatti piatti per far girare le gambe.

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mercoledì 22 luglio 2009

Allenamento veloce

Quella che è ormai un piacevole appuntamento fisso, l'allenamento settimanale in Brianza, ieri ha preso una piega pericolosa.

Dopo un breve scambio di SMS con Roberto, all'iniziale idea di un'uscita sul Resegone, avevo replicato con un messaggio che nella sua semplicità racchiudeva quello in cui saremmo andati ad imbarcarci: "Facciamo Montevecchia. Ho voglia di far giare le gambe."

Già, far girare le gambe.

Dopo il GTV ed il Vioz di domenica mi sentivo un po' imballato, e considerato che era un po' che non facevo un allenamento in pianura volevo correre il più possibile.

Montevecchia, ed il Parco del Curone, offrono questa possibilità: un bel collinare sterrato in cui a pendenze anche severe si alternano bei tratti in cui si può spingere.

Siamo in 4, di cui una new entry, e partiamo tranquilli.

Pian piano però il ritmo si alza. Sia che si tratti di salita, di discesa, di piano, siamo lì che spingiamo sempre più.

Ad un certo punto c'è chi valuta il ritmo che stiamo tenendo come un ritmo da mezza maratona.
Non so loro, ma personalmente era un ritmo più vicino ai 10K ...

Mollo un secondo, bevo, poi mi riaggancio al gruppetto con sempre in testa Roberto che sembra stia correndo un defaticante.

Arriviamo dopo 1h45', dopo l'ultimo salitone su cui non si molla (ma che fatica !!!), distanza sconosciuta, soddisfazione tanta.

Concludiamo degnamente la serata a tavola, con una cena squisita e buone chiacchere.

Oggi le gambe sono un po' affaticate, quindi approfitterò dei giorni in cui Edo è in montagna, per un allenamento in piscina senza troppi rimorsi.

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martedì 21 luglio 2009

Vioz, le foto

A questo LINK le foto di Ganassa fatte sul Vioz domenica.

Che dire? Tutto il tempo delle soste è stato ben speso !!!!

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lunedì 20 luglio 2009

Vioz

Venerdì dopo aver scritto che sarei andato a Peio per salire sul Vioz, ecco che subentra un attacco di pigrizia, più che altro pensando ai chilometri da fare per arrivare a Peio.

Poi però un SMS da Ganassa basta a risvegliare tutta la voglia di cimentarsi, per cui ecco che domenica, con la premiata ditta G&G - Giò e Ganassa, alle 8 circa siamo a Peio Paese per attaccare la cima del Monte Vioz.

L'altimetro segna 1600 metri, sappiamo che il Rifugio Mantova è a 3536. Ci aspetta un bel drittone di 1900 metri.

La giornata è splendida, non perfetta come quando sono andato all'Ifinger Trail, visto che qualche nuvola fa capolino dietro la cima, però per il resto è uno spettacolo.

Da sotto vediamo un puntino nero, sappiamo che è il rifugio, e ci chiediamo retoricamente "ma noi dobbiamo andare fino là????".

Siamo belli coperti, alla partenza sono 8°, sappiamo che su ha nevicato il giorno prima. Inoltre a certe quote non si scherza. Pantaloni lunghi, ghette, scarpe nuove, maglia lunga, gilet, zaino grande con ricambio completo e maglia pesante.

Attacchiamo con calma la salita, dapprima su strada forestale, poi su sentiero agevole.

Io e giovanni abbiamo ancora il GTV nelle gambe, Ganassa è reduce da dolori vari alla schiena, ma fondamentalmente è lo spirito ad essere diverso oggi. Siamo qua per divertirci, per ammirare il panorama, per goderci giornata e compagnia.

Ci fermiamo parecchie volte per le foto, per scambiare 2 chiacchere, orientarci con le varie cime che si pongono di fronte a noi.

Fino a quota 2300 siamo soli, poi a Doss de Cembri ecco che inizia la processione dei tanti escursionisti, giunti fin qua con gli impianti di risalita. Onestamente è la scelta migliore, visto che fin qua il percorso non ha detto molto dal punto di vista dell'impegno.

Da qua però cambia tutto.

Il sentiero si fa ripido e severo, si sale seccamente e senza tregua. L'altimetro segna inesorabile l'ascesa, l'aria si fa via via più rarefatta, anche se non avverto grandi difficoltà.

A 3000 metri abbozziamo anche uno scatto di una cinquantina di metri, per farci immortalare come i veri runner del cielo.

Molti escursionisti faticano, in debito d'ossigeno. Vedendoci i più ci danno strada, chiamandoci "quelli veri". Mi è rimasto il dubbio su cosa intendessero per "Veri" ...

Il sentiero a tratti è impervio, per via della neve, bisogna prestare particolare cautela su alcuni nevai.

Arriviamo infine al Rifugio Città di Mantova, l'altimetro conferma i 3536 metri slm. E' la massima quota che abbia mai raggiunto.

La cima è poco più sopra, un centinaio di metri, ma Ganassa non se la sente per via del nevaio che dovremmo attraversare. Non ci pensiamo nemmeno due volte e siamo dentro al rifugio a mangiare qualcosa di caldo.

Ci abbiamo messo poco più di 3h30' per salire, con innumerevoli soste fotografiche, contro le 6 dichiarate dal cartello alla partenza.

Mangiamo velocemente e poco meno di un'ora dopo, ben coperti, iniziamo la discesa. Alcune nuvole stanno arrivando minacciose, preferiamo tornare con calma.

La discesa è tecnica, richiede cautela, piede fermo e concentrazione. Ce la godiamo tutta, ammirando il panorama, scambiando commenti con chi incrociamo (c'è ancora chi nonostante l'ra sta salendo ...).

Quando il sentiero si addolcisce però le gambe le facciamo andare, con la bella sensazione che il GTV l'ho recuperato alla grande.

Siamo in paese, guardiamo in alto e ci chiediamo: "ma noi eravamo là in cima ???". Davanti ad una Radler poi si inizia a parlare del TA dell'8 agosto, un progetto che ho in mente da tempo e che spero di concretizzare.

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venerdì 17 luglio 2009

Riprendiamo

Ho passato una bella settimana defaticante senza rimorsi.

Nessuna uscita, ma quello lo avevo messo in preventivo, volevo recuperare per bene le fatiche del GTV.

Devo dire che a livello muscolare e tendineo ho un po' patito fino a mercoledì, poi mi sono ripreso bene. Non dal punto di vista della stanchezza, però, con giorni in cui ero sempre stanco.

Oggi va decisamente meglio, e per domenica ho deciso, grazie anche alle previsioni meteo decisamente buone, d'andare a Peio per quello che l'anno scorso non mi è riuscito di fare: la salita al Vioz.

Partendo da Peio, 1600 circa, si sale direttamente al Rifugio Mantova a 3500, per poi proseguire verso la cima a 3600, un bel D+ 2000 diretto su sentiero senza difficoltà alpinistiche.

Questo raid non è di facile attuazione perché devi beccare la giornata giusta dal punto di vista meteorologico, ma a questo punto è evidente che domenica questa sarà decisamente favorevole.

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martedì 14 luglio 2009

Macumba

Come farsi rovinare un momento esaltante.

La mia Petzl Tikka XP che sparisce, rubata, il nulla.

Che ti si possa spegnere in montagna, in una notta senza luna, in discesa, mentre incroci un muflone !!!!




lunedì 13 luglio 2009

Gran Trail Valdigne: benvenuti in una nuova dimensione

Senza nulla togliere a tutte le gare a cui ho partecipato, il Gran Trail Valdigne fa parte di un'altra dimensione. Per distanza, per il tempo occorrente, per lo sforzo richiesto.

Devo ammettere che dopo essermi iscritto, a Febbraio, me ne ero pentito, in quanto in tanti mi avevano detto che come prova era molto più dura addirittura della CCC.

Studiando l'altimetria ed il percorso effettivamente la cosa non appariva facile, per cui per la prima volta partivo mettendo in preventivo l'eventualità del ritiro.

Parto venerdì per Courmayeur da solo, mi sistemo in campeggio in Val Ferret, sbrigo le pratiche di ritiro pettorali, pasta party in compagnia dei tanti amici che ancora una volta ritrovo, e sabato mattina sono alla partenza.

L'audio del Colonnello, oltre a far venire la pelle d'oca a Roberta, mi carica.
"VI VOGLIO TUTTI AL TRAGUARDO".

E così è stato. Per tutto il tempo non ho avuto altro in mente che queste parole: "VI VOGLIO TUTTI AL TRAGUARDO".

Parto bene, concentrato, e cauto nel dosare lo sforzo.

La prima salita è anche un po' troppo a rilento, becco un paio di "treni sbagliati". Devo addirittura fare dei sorpassi al limite per potermi mettere alla testa e fare io il passo, pur accorto che sia.

Va bene andare cauti, ma in fin dei conti a Dolonne ci voglio arrivare ...

Scollino entro il tempo che m'ero prefissato e inizia una bella discesa fino al primo controllo, ai 18 km. Qua mangio, bevo e riparto per la seconda ascesa.

Anche qua si procede bene, la salita non è più di tanto impegnativa a livello di pendenza, salvo l'ultimo tratto, su cui vado più che bene.

La discesa inizia male. E' estremamente semplice, fondo erboso e morbido. Perdo concentrazione e inevitabilmente mi distraggo, cadendo a pelle di leone. Fortunatamente senza conseguenze. Mi riprometto di non commettere più una tale leggerezza.

La discesa è interminabile, anche se corribile.

Giunto a valle, inizia un lungo tratto in piano che porta a Morgex, che soffro parecchio. Vuoi per il caldo (sono le 5 del pomeriggio ed il sole batte inesorabile), vuoi perché non so esattamente come affrontarlo (camminare? correre?). Finalmente il ristoro del 44° km.

Mangio una pasta, della frutta, bevo una birra, sto un po' all'ombra. Una sosta di una ventina di minuti che pare mi abbia rigenerato. Peccato che appena ripartito vada in crisi.

Per fortuna sono con Andrea, facciamo gruppetto con altri 2 concorrenti per altri 5 km, fino al rifornimento di Pré Saint Didier. Al momento giudico la deviazione insulsa, però il mezzo bicchiere di coca che bevo mi rimette in sesto e riparto di buona lena verso Arpy.

Trovo Giovanni in crisi (si ritirerà proprio in quel punto) e con Andrea proseguiamo.

Inizia a rinfrescare, la temperatura è meno soffocante, anche perché torniamo a salire di quota.
Ad Arpy punto di controllo, ristoro, dove spilucco un po' di frutta e mi cambio per affrontare la sera. Inizia infatti a far freschino.

Da una baita esce una signora che mi fa i complimenti, le rispondo che inizia ora la parte più bella.
Passiamo dal Lago di Arpy e da lì raggiungiamo la terza cima, al Colle Croce.

Ormai è buio, si accendono le frontali e si riparte quasi subito verso La Thuile.

La discesa va via bene, senza difficoltà, e giungo al ristoro in buone condizioni.

Mangio una minestra e dell'affettato, e riparto dopo una ventina di minuti. Purtroppo Andrea lo vedo in grosse difficoltà. Lo sprono a mangiare e ripartire, dandogli appuntamento all'arrivo, ma saprò solo dopo che si ritirerà proprio lì.

Un volontario dell'organizzazione mi invita ad agganciarmi a 2 concorrenti che sono poco più avanti per non affrontare da solo la notte. Li raggiungo, ma capisco subito che non hanno il mio passo.

Li lascio lì ed inizio una progressione che mi porterà a superare una ventina di concorrenti sull'ultima ascesa.

Sono in trance: passo dopo passo sto salendo e superando concorrenti su concorrenti. La cosa mi esalta.

Sono stanco, a volte mi appoggio sui bastoncini per non cadere, ma non mollo.

In cima trovo Franz. Con un tacito accordo iniziamo insieme l'ultima discesa.

Dapprima camminiamo, vuoi per la stanchezza, vuoi per il percorso, inizialmente tecnico.
Poi iniziamo anche a corricchiare, tant'è che solo un concorrente ci supererà in prossimità del traguardo.

Siamo a Dolonne, decidiamo d'arrivare al traguardo insieme, sprintiamo trovando energie nascoste da qualche parte.

Siamo arrivati dopo 16h53', un tempo per me stratosferico. Già avrei considerata una vittoria il semplice arrivare al traguardo, avrei firmato per le 19 ore, stare sotto le 17 è qualcosa che non avrei nemmeno immaginato.

E sono arrivato bene, in condizioni fisiche accettabili, senza grossi dolori, dopo aver superato una discreta crisi, aver scollinato una cima ad oltre 2500 m in piena notte, gestito alimentazione e idratazione in differenti condizioni.

La strada per Chamonix passa anche dalla Valdigne.

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domenica 5 luglio 2009

Marcia dei Forti

Come stabilito stamattina siamo partiti in 4 alla volta di Folgaria per partecipare alla Marcia dei Forti, corsa FIASP su più percorsi, optando per la 42.

L'idea era quella di stare tranquilli. Ad una settimana, per me, dal Gran Trail Valdigne, era già al limite cimentarsi su una distanza simile, figurarsi mettersi anche a tirarla.

Ce la siamo presa comoda, senza sapere nemmeno cosa ci aspettasse in termini di profilo e altimetria, fermandoci a godere del panorama (magnifica la vista dall'altipiano), rifocillarci come si deve ai ristori, fare anche i turisti ai forti.

Addirittura per andare a vedere la croce con trincee abbiamo allungato di un chilometro circa.

Il percorso è stato più che piacevole, alcuni bei drittoni, ma fondamentalmente corribile, con quelle salite infide, perché sono alla tua portata per essere corse, ma sono altresì interminabili.

Alla fine sono giunto in 5h12, ma oggi non era il riscontro cronometrico l'obiettivo, quanto quello di passare una bella giornata in compagnia. E su questo l'obiettivo è stato pienamente raggiunto.

Ora una settimana di riposo assoluto, senza rimorsi, ché il Valdigne incombe. Su questo ho deciso un cambio di programma: andrò solo, senza portarmi appresso la famiglia, visto che se le cose vanno come devono andare, arriverò al traguardo nel cuore della notte, quindi sarò comunque solo. Tanto vale evitar loro una strapazzata fondamentalmente per accompagnarmi in auto.

Nei prossimi giorni i dettagli della nuova avventura.

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venerdì 3 luglio 2009

Il programma del week end

Questa settimana praticamente non mi sono allenato. Un po' il caldo, un po' alcuni impegni di lavoro che m'hanno impedito la prevista uscita serale di mercoledì a Montevecchia.

Fattostà che era da sabato che non facevo praticamente nulla.

Oggi, sfruttando un graditissimo venerdì di ferie (che si ripeterà per ogni venerdì di Luglio !!!), sono andato in piscina dove ho messo lì 2000 metri di nuoto.

Devo dire che il nuoto è parecchio diverso dalla corsa, però alla fine la sensazione è quella d'aver fatto un bell'allenamento.

Domani si bissa, anche perché è da parecchio che ho promesso a Edo il sabato in piscina, sempre saltato per impegni o maltempo.

Domenica invece si va a Folgaria, per la "Marcia dei forti" dove si devono intendere i forti non come quelli bravi, ché altrimenti dovrei starmene a casa, quanto come le roccheforti della prima guerra mondiale.

E' una FIASP, percorsi vari, opterò per la 42 come bel lungo.

Solito ritrovo a Brescia centro alle 6, con quelli che ormai sono i miei compagni di squadra (ebbene sì, mi sono iscritto al TRB).

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IO NON GETTO I MIEI RIFIUTI

IO NON GETTO I MIEI RIFIUTI
Anche io aderisco alla campagna di ST