ATTENZIONE

ATTENZIONE: In questo blog leggerete anche parecchie cazzate. Maneggiare il tutto con cura.

lunedì 13 giugno 2011

E come ogni fine settimana: WE 23/2011

Fine settimana piuttosto intenso quello appena trascorso.

Andiamo con ordine.

Sabato mattina per una mia pirlata mi sono dovuto recare a Cremona a ritirare il passaporto. Potevo farlo comodamente recapitare a Crema, ma come detto, una mia errata valutazione di tempi e disponibilità altrui m'ha portato a dovermi fare il viaggio lungo.

Vedendo il bicchiere mezzo pieno, però, ne ho approfittato per:
- vedere all'opera in fase di ricognizione atleti che il giorno seguente sarebbero stati impegnati nel Campionato Europeo di Triathlon Sprint. Atleti veri, mica bau bau micio micio
- approfittarne per allungare verso Nibbiano e andare finalmene a vedere come funziona una gara di Triathlon.

La gara in esame era lo Sprint della Val Tidone, presso la Diga del Molato. Distanza sprint, come detto:
750 mt a nuoto, 20 Km in bici, 5 Km a piedi.

Quello che mi premeva maggiormente era capire un po' i meccanismi della preparazione e dei cambi, per non trovarmi del tutto impreparato.

Preparativi in Zona Cambio
Le bici vengono riposte per la sella. Ognuno ha a disposizione SULLA SINISTRA (particolare molto importante) una piccola area dove riporre la propria roba.  Al di là di come le bici vengono agganciate nulla di nuovo.
Gli atleti fanno riscaldamento come in ogni gara, nuotano un po'. Non mi sembrava ci fosse una gran tensione.

Frazione Nuoto
La prima cosa da dire è vedere in cosa consistono 750 metri a nuoto in acque libere. Sono sceso alla start line e potevo vedere una boa gialla in lontanza. Poi, lontanissima, un'altra boa gialla. Un altro spettatore mi fa: "arrivano alla bo e ritornano?". Io bello convinto:"sì, penso proprio di sì. Quella là in fondo è sicuramente per il medio di domani, troppo lontana". Beh, nulla di più errato. Come vedrò, il giro da compiere era arrivare alla boa lontanissima, girare intorno, arrivare sino alla boa lontana e tornare alla start line. Insomma, un conto è pensare a 30 vasche da 25, un altro vedere in linea retta 300 metri, chè alla fine la boa lontanissima era a rigor di logica a quella distanza ...
Vedo con piacere però che a parte i primi, il ritmo non è dei più forsennati. C'è gente che parte veramente con calma, lo stile non è da parte di tutti dei migliori, c'è anche gente che nuota tranquillamente a rana. Insomma: ho margini, in una gara open, per non arrivare proprio ultimo.

T1
Ho osservato molto attentamente come i vari atleti procedevano, ravvisando comportamenti omogenei ma non univoci.
Innanzitutto la sequenza:
1. Togliersi la muta e metterla a sinistra nella propria area
2. La quasi totalità NON mette le calze. Francamente questo non lo comprendo.
3. Indossare nell'ordine pettorale con elastico esattamente come negli ultra trail, occhiali, casco, orologio
4. Scarpe: qua ho visto una minoranza partire con le scarpe agganciate, la maggior parte farsi il tratto con scarpe ai piedi.
5. Prendere la bici e recarsi a piedi fino a DOPO la linea che delimita la partenza della frazione BIKE.

Osservazioni: basta stare calmi e fare le cose con ordine. Come già scritto, rispetto ad una mattina tipo di un pendolare con figlio da portare a scuola è una passeggiata

Frazione Bici
Niente di particolare

T2
Quello che ho notato è che arrivano tutti sganciandosi le scarpe, per andare alla rastrelliera scalzi. L'ho già provato in allenamento, non è difficile.
Poi, come prima, basta andare con ordine:
1. Riporre la bici
2. Sganciarsi il casco e riporlo a sx della bici
3. Indossare le scarpe
partire

Qua ho notato che molti hanno le scarpe già allacciate, molti con la clip stile Salomon. Francamente non vedo quel gran risparmio rispetto a fare un nodo classico.

Frazione Corsa
Niente di particolare. Qua vedevo gente stremata anche se non mi sembrava andassero così forte. Devo ammettere che da fuori è sicuramente tutto più facile e che non ho visto il percorso ciclistico, per cui resta valido l'incipit del blog ...

Morale: pensavo peggio. C'erano anche tapascioni, gente che sembrava improvvisata, gente che addirittura correva con mountain bike o si è cambiata completamente d'abbigliamento in T2.

Una volta rientrato a casa mi sono fatto una corsa di 10Km, soffrendo un po' per il caldo.

Ieri sono rimasto impegnato tutta mattina e la prima parte del pomeriggio con il torneo di Aquagoal a Cremona. Pranzo finale a base di Gnocco Fritto ...

Una volta rientrato mi sono accasciato sul divano e sulle immagini di La tigre è ancora viva: Sandokan alla riscossa! mi sono addormentato. Risvegliatomi alle 18 avevo 3 opzioni:
1. continuare a dormire
2. vedere l'attacco finale a Mompracem
3. tirare fuori il MIO occhio della tigre e uscire per il combinato che mi ero ripromesso di fare

Ho optato, a fatica, per l'opzione 3.

30Km in bici belli sostenuti - 28KmH di media - T2 - 7 Km di corsa a 4'58'' Km di media con passo controllato sui 160 bpm

Sia in bici che a piedi m'è sembrato d'andare bene. In bici ho alternato un passo regolare sui 30 Kmh a sparate a 35 Kmh.

In T2 ho dovuto affrontare il mio personale coach, che mentre già lottavo col cambio e la mappazza della riproposta di gnocco fritto, zola e cipollotti, m'ha chiesto cosa volessi per cena.

La frazione corsa invece è andata veramente bene, nonostante il caldo e la mappazza che si faceva sempre più prepotente.

Direi ottimo fine settimana, peccato non essere riuscito a nuotare. Vedrò di rifarmi in questi giorni.

***

1 commento:

Anonimo ha detto...

sempre più metodico il Carlo
Simone

IO NON GETTO I MIEI RIFIUTI

IO NON GETTO I MIEI RIFIUTI
Anche io aderisco alla campagna di ST