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martedì 19 aprile 2011

Allenamento bici: il vento

Come scrivevo ieri, il fine settimana appena passato è stato dedicato alla bici.

Non entro tanto nei dettagli delle due uscite, che sono state in linea con le aspettative quanto-qualitative; piuttosto vorrei riflettere su una variabile che non riesco proprio a gestire.

Il vento.

Tempo fa su Discovery Channel ho seguito una trasmissione che dimostrava in modo scientifico la leggenda del perché se ti cade una fetta di pane questa cade sempre sul lato imburrato (a me capita con la Nutella). Questione di spazio e tempo (in sostanza la distanza tra mano e pavimento non è sufficiente a far compiere un giro completo alla fetta di pane).

Questo preambolo per chiedersi, in modo alquanto retorico: perché quando vado in bici il vento ce l'ho praticamente sempre di traverso (ostile) o contraario e praticamente mai, dico mai, a favore?

Sabato la cosa era anche sostenibile, ma domenica ad un certo punto da traverso è diventato contro in modo perpendicolare, facendo calara la velocità dai 30 kmh che a fatica stavo tenendo a 20/21 ...

Ho veramente remato gli ultimi km, arrivando a casa veramente bisinfio, quasi ai livelli delle ultime 24 ore del Cro Magnon 2010!!!!

Dicevo che è una variabile che non riesco a controllare, anche se mi viene il dubbio che i ciclisti sgamati sappiano come fare, ché domenica in 2 ore abbondanti di uscita non ho superato, né sono stato superato da nessun, mentre ho incrociato decine e decine di ciclisti. Possibile che fossi l'unico ad andare nel mio senso di marcia? O è più plausibile che ci sia gente che studia come tirerà il vento e adegua l'uscita di conseguenza?

Mistero.

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IO NON GETTO I MIEI RIFIUTI

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