Una delle cose più difficili nell'allenamento nel nuoto è riuscire a tenere il conto di quanto si sta facendo.
Quando corri o vai in bici ti proponi una certa distanza o un certo tempo, e grazie ad un cronometro e a livello visivo è abbastanza semplice tener fede all'impegno.
Quando vado a nuotare l'allenamento consiste di tre fasi:
- Riscaldamento
- Lavoro specifico
- Defaticante
Sul riscaldamento e defaticante c'è poco da dire, chè è molto semplice.
E' sul lavoro specifico che inizio ad andare in difficoltà.
Innanzitutto la modalità della tenuta del conteggio, soprattutto quando le serie sono disomogenee all'interno della stessa seduta. Numero di vasche o metri?
Io ho adottato questa personalissima tecnica: sulle ripetizioni conteggio come le serie televisive. Stagione - Episodio. Quindi se devo fare un 5x200 col pull, le tratto come 5 stagioni da 8 episodi l'una e conto 1.1 - 1.2 - 1.3 ... sino ad arrivare alla 5.8
Lo so è contorto, ma funziona e riesco a non perdere i conti.
Quando faccio la piramide invece conto i metri, all'inizio della vasca. Quindi parto e penso 25, al giro dico 50, e così via.
Quando poi capita di non essere sicuro perché per un qualche motivo mi sono perso nei miei pensieri, nel dubbio faccio 2 vasche in più, piuttosto che 2 in meno.
Dulcis in fondo, ieri sera ho introdotto il sotto-conteggio, ovvero quante bracciate facevo in una vasca, per avere un controllo sull'efficienza. Devo dire che ieri, in una bella piramide ai 400, stavo regolarmente sulle 15-16 bracciate per vasca.
Tutto questo non comprende ancora il tenere traccia dei tempi, ché mi sembra ancora prematuro. Mi doterò a breve di orologino economico per capire a quanto vado.
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