Iniziamo dalla fine, con l'arrivo a Castelnuovo Berardenga dopo 4h40' corsi tra colline stupende, con lo speaker a congratularsi e arrivo a braccia alzate e sorrisone da parte mia, per avere concluso quella che è qualcosa di più che una maratona ...
Il fine settimana è iniziato venerdì, con partenza verso la Toscana e un po' di turismo tra i borghi. Alloggio presso un agriturismo da favola, incontri con vecchi amici che non vedevo da anni, visita a Siena il sabato mattina e a seguire il relax del pomeriggio.
Tutto faceva prevedere una bella esperienza, il paesaggio senese è da favola, ma ecco che arriva il tanto temuto freddo, e che freddo, con raffiche di vento, qualche goccia di pioggia, il ritorno del male al collo del piede.
Domenica mattina sono pronto alla partenza, fa un freddo cane, 2 gradi, il vento soffia forte, ma almeno non piove.
Non vedo l'ora di partire, perlomeno per scaldarmi. Qualche minuto di ritardo per completare la punzonatura di tutti i 406 partenti, e via.
Inizio calmo, non ho fretta, anche perché non so esattamente cosa aspettarmi dal percorso, nonostante abbia studiato l'altimetria.
Dopo 1 km circa si passa allo sterrato, iniziano i saliscendi.
E' una corsa strana, avendo tratti relativamente brevi così diversi tra loro, è difficile ricordarsi un tratto in particolare. Ogni salita, ogni discesa, falsopiano, diventa una sotto gara a sé, qualcosa su cui ti concentri e che quando hai finito dimentichi per concentrarti sull'asperità successiva.
Posso solo dire che alla fine di ogni salita, uscendo da un bosco, finendo una discesa impegnativa per caviglie e gambe, senti d'aver completato qualcosa e sei pronto per la prossima.
Il crono non esiste, controllo costantemente distanza e altimetria, conscio che al km 24 inizierà il tratto più duro, la salita che in poco più di 2 km ci porterà da 300 a 650 m. (in realtà guardo il tempo per la prima volta dopo 3h30' transitando per un borgo, vedendo una comitiva entrare in un ristorante e sentendo un forte odore di griglia, quasi stupito che fosse già ora di pranzo, per gli altri ...)
E' questo il tratto più duro, tutto a passo di marcia, che però è senz'altro più economico del voler forzare la corsa: passi lunghi e ben distesi, aiutandosi con l'oscillazione delle braccia, si procede bene, senza avere il cuore in gola. L'unico problema e poi ripartire di corsa, con un impegno muscolare non indifferente. Capisco solo in quel momento perché nelle tabelle d'allenamento per il trail si parla espressamente di passo-corsa.
Arrivo finalmente a Castelnuovo, come detto dopo 4h40, tempo che verifico solo dopo aver tagliato il traguardo. Sono contento, spaccato a metà, ma veramente soddisfatto d'avercela fatta.
Ora un po' di riposo, devo recuperare per prepararmi adeguatamente alla stagione 2008: se avevo un qualche dubbio sull'obiettivo principale che mi sono prefissato, l'episodio del km 4, con l'incontro totalmente casuale con Simone, mi sembra come un segno che non posso ignorare.
Prossimamente i dettagli ...
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3 commenti:
complimenti.
ho letto il tuo resoconto e quello di leonardo (http://www.lonelyrunner.splinder.com/).
un po' vi invidio, avrei voluto esserci anch'io. sarà per l'anno prossimo.
grazie
l'anno prossimo ci voglio tornare, anche se è molto probabile che ci incontreremo ai Cimbri, che ho già segnato nel calendario 2008
Complimenti! Bella la maglia nella foto...l'ho anke io, calda e comoda :P
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