ATTENZIONE

ATTENZIONE: In questo blog leggerete anche parecchie cazzate. Maneggiare il tutto con cura.

giovedì 2 settembre 2010

Ho corso

Il titolo riassume in sè una novità, purtroppo, degli ultimi mesi.

Ieri sera rientrato dal lavoro sono uscito a correre. 8 Km da casa al Marzale e ritorno, di cui i primi 2-3 abbastanza sofferti.

Ho quindi realizzato che era praticamente dalla fine del Cro Magnon che non mi allenavo, oltre 2 mesi (con l'intramezzo della Dolimiti SR).

Che dire: ho proprio tirato i remi in barca.

Posso aggiungere che in agosto sono stato praticamente via tutto il mese, che al mare sono troppo fiacco per correre, eccetera eccetera, però onestamente potevo fare qualcosina di più.

Poco male, sarà uno stimolo per ricominciare e pian piano riprendere la forma e la voglia.

Fisicamente sto bene, sto cercando di smaltire anche i vizi alimentari (e le loro conseguenze) che inevitabilmente ho preso in vacanza, per cui conoscendomi non dovrei patire questa ripresa.

Forse il blog diventerà un po' noioso, però chissà che non riesca a trovare argomenti interessanti.

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mercoledì 1 settembre 2010

Rieccomi

Primo settembre, rientro al lavoro, riprendo a scrivere e correre.

E' il vero anno nuovo - vita nuova, per cui da oggi cercherò di rimettere in moto la voglia di impegnarsi per raggiungere qualche obiettivo.

Come ho già avuto modo di scrivere, la stagione 2010 la considero già chiusa, per cui non prevedo di partecipare ad alcuna competizione in questo periodo di fine estate.

L'unico obiettivo a breve è quello di riprendere ad allenarmi con una certa regolarità, magari qualche uscita in montagna, ma nulla di più.

Per la prossima stagione ci sto pensando, ed in base agli obiettivi che vorrò pormi, imposterò da gennaio un'adeguata preparazione.

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domenica 8 agosto 2010

Buone vacanze

Domani mattina parto per il mare. Starò via 3 settimane circa, quindi gli aggiornamenti riprenderanno a settembre.

Mi servirà questo periodo di distacco dal tran tran quotidiano per ricaricarmi sotto i punti di vista, non solo per quanto riguarda l'aspetto podistico.

Ho mandato la rinuncia alla CCC, quindi la stagione 2010 la posso già ritenere conclusa.

E' andata così, ho chiuso due ultra e posso tutto sommato ritenermi soddisfatto.

Un grosso "in bocca al lupo" a chi sarà sul Bianco a fine agosto.

CIAOOOOO

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lunedì 2 agosto 2010

Bel fine settimana

Come le cose cambino in breve tempo e l'umore torni ad essere ottimo.

E' bastato un fine settimana passato sui monti per ridarmi la voglia di fare.

Partiamo da sabato, quando ho accompagnato Edo al campo scout, al Rifugio Cima Bianca, sopra Colere.


Siamo saliti tutti con le seggiovie - scout, genitori e materiali - pranzo al sacco e poi la decisione, salutato il lupetto che iniziava a mostrare segni di mammite - di scendere a piedi.

La discesa fino al Rifugio Albani e poi fino al primo troncone di seggiovia è stato più che piacevole; la discesa finale a Colere più noiosa e piuttosto anonima. La cementata si adatta maggiormente ad allenamenti in salita più che a scenderla per godersi la passeggiata.

Questa "uscita" era funzionale ad accompagnare Edo; il pezzo forte l'avevo in serbo per domenica.

Sveglia alle 5 - cosa che non avveniva ormai da tempo immemore - per il ritrovo con Dario ai Tormini alle 6:45. Da lì abbiamo proseguito per Daone, da dove, verso le 9, abbiamo iniziato il nostro giro.


Lago di Malga Bissina, Passo di Campo. Da qui abbiamo preso il sentiero n 1 dell'Adamello, lungo il percorso del Trofeo Ravasio, lago d'Avolo, Passo Ignaga, cresta Ignaga (il pezzo più famoso e spettacolare) e discesa al Rifugio Lissone in Valle Adamè.

Inizialmente si pensava ad un giro più lungo, poi visti i tempi abbiamo deciso d'accorciare e puntare direttamente vero il Passo di Forcel Rosso, da cui siamo infine rientrati all'auto.

In totale un bel giro di circa 7 ore, con dei tratti molto impegnativi, nuovi per me, ma che ho affrontato con piacere e sicurezza.

Il tempo è stato fantastico, la compagnia - già rodata - perfetta. Insomma, una di quelle domeniche che spazzano via tutti i dubbi, i malumori, la stanchezza accumulata.

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mercoledì 21 luglio 2010

Parametri vitali

Come ho avuto modo di dire, sto soffrendo oltremisura il caldo, e mi sento parecchio fiacco, non solo in ambito sportivo.

Ieri sera, dopo una giornata d'ufficio standard, sono tornato a casa stremato; mi sono provato la pressione ravvisando:

Minima: 50
Massima: 90
Battiti Cardiaci: 60

Stamattina ma la sono riprovata

Minima: 60
Massima: 97
Battiti Cardiaci: 50

Sulla pressione non ho fondamentalmente dei punti di riferimento, anche se in genere difficilmente mi è capitato d'avere la massima oltre i 110.

Sui battiti cardiaci in genere, a riposo, sto tra i 43 ed i 48, quindi i 60 di ieri sera mi hanno un po' sorpreso, nonostante stiamo parlando comunque di valori da bradicardico.

Spero vivamente che quest'afa lasci un po' il passo, visto che nei giorni scorsi a Canazei stavo decisamente meglio, segno che basta un'onesta temperatura sotto i 25 gradi per ovviare al tutto.

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lunedì 19 luglio 2010

Dolomiti Skyrace

A volte bisogna essere onesti con sè stessi, ed ammettere d'aver fatto le cose con un po' di incoscienza.

M'ero iscritto alla Dolomiti Skyrace su invito del Ganassa, che poi m'ha bidonato; ho organizzato un week end con la famiglia, prenotando l'albergo, impegnando la gente, quindi mettendomi nella posizione di non poter rinunciare.

la DSR è una gara molto tosta, forse tra le più dure ed impegnative (nonché spettacolari) sky race del circuito. Andare a correrla con: preparazione impostata sui trail, zero allenamento da tre settimane a questa parte, attitudine alla fatica ultimamente pari a zero - è stato un grandissimo azzardo.

Venerdì poi ci si è messo un fortissimo mal di schiena che mi dava dolori lancinanti alla zona lombare e ad entrambe le gambe, che mi impediva quasi di camminare. Sabato il dolore è rientrato, ma anche questo mi ha un po' demoralizzato.

Ieri infine temporale dall'alba, temperatura in picchiata, pioggia battente, percorso modificato all'ultimo e partenza ritardata. Insomma, se c'erano le premesse perchè andasse tutto male c'erano.

Eppure una volta partito mi sono messo nel cercare di fare del mio meglio.

Come detto altre volte, una sky race NON è un trail. Partono tutti a razzo, non molla nessuno nemmeno in salita, per cui è anche psicologicamente provante, senza poi contare il fatto della doppia spada di Damocle dei due cancelli orari, 1h05' al Passo Pordoi e 1h50' alla Forcella Pordoi.

Al primo passo in 1h03', ma lì mi pianto sulle gambe. Un minuto in cui realizzo che non ne ho più, decido per il ritiro, ma ecco che Roby Chao, che ci seguiva senza pettorale, mi incita a non mollare, e proseguire.

Mi riprendo e inizio la lunga salita alla forcella. Paradossalmente la vivo meglio, è un lungo zig zag su ghiaione, ripidissimo, ma più nelle mie corde della precedente pista da sci.

Purtroppo un paio di tappini di escursionisti, un paio di traiettorie sbagliate, quella mezza sosta ... arrivo al secondo cancello che sono fuori di 3 minuti ... Mi comunicano che sono fuori gara, che però posso proseguire. Però dopo pochissimi secondi arrivano altri 4 concorrenti. Un altro membro dell'organizzazione decide che siamo gli ultimi che possono passare il cancello, e allora via per la discesa, un lungo canalone innevato.

Siamo a 3000 metri, fa freddo, ma mi butto giù. Via via prendo un ritmo più che onesto, ed arrivo infine a Canazei chiudendo in 3h09 (per 16.3 km)

Sono 536° assoluto, 502° nella classifica maschile. Dietro di me, in classifica solo altre 8 persone, anche se c'è da dire che erano 629 gli iscritti (per cui qualcuno fuori dal cancello c'è stato).

Nonostante tutto sono contento, ho portato a casa la gara, cosa che dubitavo alquanto.

Una cosa è certa: con la DSR ho due conti aperti da ieri. Il primo è il Piz Boè, il secondo è chiuderla un po' meglio.

Per il primo punto devo solo sperare nel meteo, per il secondo ho un anno per prepararmi ...

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giovedì 15 luglio 2010

Eccomi

Ho latitato dalla fine del Cro Magnon, per il semplice fatto che non ho più corso.

Zero totale.

Difficile capire il motivo di questo mio essere scoppiato a livello mentale e fisico, ma devo prenderne atto.

C'è da dire che il caldo di questi giorni è opprimente, sono spossato, né ho voglia di mettermici, quindi ho deciso di non farmi del male andando a forzare qualcosa che in questo momento non mi sento di fare.

Ciononostante, stasera parto per Canazei, per una tre giorni rigenerante, che culminerà domenica con la Dolomiti Skyrace. Che non è sicuramente una passeggiata, ma che mi impegnerà per poche ore, in uno scenario da favola.

Il cancello è un po' tirato, la mia forma è tutta da verificare, però almeno le scarpe nuove le porte a casa.

Lunedì, una volta rientrato, valuterò cosa fare nel proseguio della stagione, non escludendo dolorose rinunce.

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mercoledì 30 giugno 2010

Cro Magnon 2010: la più dura

Metto subito le mani avanti dicendo che sono arrivato alla fine, sono Finisher, e questo sarà per sempre il dato oggettivo incontestabile.

E non è cosa da poco, vista la durezza del percorso, dove lunghezza e altimetria (109 km, 5438 D+, 6432 D-) non danno comunque l'idea di quanto sia stata dura.

Percorso molto tecnico, al limite di una Sky Race, con tratti veramente impervi, severi. Insomma una cosa da affrontare con il giusto spirito, cosa che a me è un po' mancata.

Sono arrivato all'evento senza quella convinzione, quella cattiveria, quell'adrenalina che in questi casi fanno la differenza.

In poche parole "non ne avevo voglia".

L'ho portata a casa più che altro con esperienza, come un vecchio marpione che dopo aver giocato in seria A va a finire la carriera in Eccellenza. Non ce la fai più a correre, ma sai come gestirti e allora la tua porca figura riesci ancora a farla.

Non so come mai sia girata così, il perchè di questo scazzo, magari solo una giornata no capitata al momento sbagliato. Fatto stà è che non mi sono divertito come mi aspettavo, come ho fatto lo scorso anno al GTV o alla CCC.

Alla fine, dopo 25h51' di noia, eccomi alla spiaggia di Cap d'Ail, felice più che altro che fosse finita, non tanto d'essere arrivato, cosa che non ho mai messo in dubbio. E notare che su 300 partiti circa, più di 100 non ce l'hanno fatta.

Adesso voglio staccare qualche giorno, dedicarmi a luglio a cose più corte e tornare a divertirmi.

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martedì 22 giugno 2010

Cro Magnon: meno 4

Tante cose per la mente, ed ecco realizzare che mancano solo 4 giorni al Cro Magnon, secondo obiettivo stagionale, i cui 110 km per 5000 e rotti D+ non sono mica bruscolini.

Il percorso ha subito alcune lievi modifiche, per cui lo sto studiando in queste ore, insieme alla lista del materiale obbligatorio, nonché alla logistica.

Quello che al momento mi preoccupa maggiormente è il meteo, che pare non sarà dei migliori, anche se il peggio dovrebbe essere passato.

Stasera inizierò ad assemblare la borsa e pensare seriamente alla logistica. L'idea, ad oggi, è quella di partire da solo venerdì mattina con tendina appresso, valutare in loco se dormire in tenda o in auto, e poi rientrare a Limone da Cap d'Ail in treno.

Fisicamente sto bene, anche se come allenamento la sensazione, come al solito, è di non aver fatto abbastanza. Ma questa ormai è una consuetudine. La convinzione è quello che maggiormente mi manca ultimamente: non so perchè, ma prima di un qualsiasi impegno, gara o allenamento, anche corto, mi prende sta cosa di non essere all'altezza.

Devo solo aspettare che sia sabato mattina per spazzare via i dubbi e lasciar spazio a quello che so fare.

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lunedì 21 giugno 2010

week end insulso

Onestamente non ricordo un fine settimana più insulso di quello appena trascorso.

Pioggia costante, l'unica opzione quella di stare in casa a guardare i mondiali, con pareggino striminzito contro la Nuova Zelanda.

Ad una settimana dal Cro non che avessi grandi aspettative, però cavolo, sono praticamente rimasto bloccato in casa causa maltempo.

Sono comunque riuscito a sfruttare le uniche due finestre di non pioggia per un 4+4 al Marzale, con inframezzo di ripetute sulle scalinata del Santuario, che hanno lasciato il segno, e poi ieri nel tardo pomeriggio, quando per sfogare il nervoso post partita mi sono fatto 18 km a ritmo più che sostenuto, con gli ultimi 2 km a canna.

A ripensarci due begli allenamenti, che però non hanno risollevato il pessimo umore.

Da oggi inizio a pensare alla logistica Cro.

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giovedì 17 giugno 2010

Ci sono

Non sono sparito. E' che sto vivendo nella bolla Mondiali, per cui tornato a casa dal lavoro la mia attività principale è slungarmi sul divano a vedere partite su partite.

La cosa è favorita anche da alcune variabili: meteo avverso, Edo in montagna dai nonni.

E poi, i Mondiali sono i Mondiali.

Detto questo inizia a montare un po' la tensione per il Cro Magnon, che sarà tra 9 giorni 9.

A livello fisico mi sento bene, anche se sto correndo poco o nulla non ne faccio un problema. Ieri sera ho fatto un 7-8 km a buon ritmo, vedo che la gamba c'è. Il Cro non vado sicuramente a inventarlo negli ultimi 10 giorni, anzi, ho visto in passato che è più fruttuoso arrivare freschi e riposati ad un simile impegno.

Devo ancora pensare a tutti gli aspetti logistici, dal viaggio al soggiorno, al rientro, agli approvvigionamenti, materiale, eccetera.

Infine ho deciso che quest'anno andrò a correre la Dolomiti Sky Race. Ho già prenotato l'albergo a Canazei da giovedì sera, organizzando quindi una mini vacanza con famigliari al seguito. Il Piz Boè è un altro tarlo che voglio togliermi.

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lunedì 7 giugno 2010

Gir de le malghe: resoconto

Questo tipo di gara non è molto nelle mie corde: la distanza è relativamente breve, 21 km con 1100 D+, per cui devi tirare, darci dentro.

Correndo ultra trail, invece, dovendo gestire lunghe distanze, oltre al ritmo, cambia anche l'approccio, più "rilassato".

Però ho fatto bene a partecipare: è stata l'occasione per tirare un po' più del solito, impegnarsi nel mettere un po' di "cattiveria" agonistica, non tanto per velleità di classifica o tempi (sono arrivato 213 su 300 e passa concorrenti, in un dignitoso 2h44, visti i tempi dei primi), quanto per fare un allenamento più qualitativo del solito.

Sono stato un po' oltre la soglia, ho dato tutto quello che avevo, specie nella parte finale della salita al Guglielmo e nella discesa finale, quando ho effettivamente spinto anziché lasciare semplicemente andare le gambe come faccio solitamente.

Gli ultra sono un'altra cosa, al CRO e alla CCC dovrò per forza avere un approccio diverso, però come dicevo, ben vengano anche queste occasioni per variare un po' il tipo d'allenamento.

La settimana è stata senz'altro proficua. Quella entrante vorrei lo fosse altrettanto: al mercoledì a Montevecchia vorrei aggiungere domani o giovedì una decina di Km al Marzale, per poi andare a Larzana sabato e domenica, dove avrei intenzione di fare un po' di ripetute in salita ed un'uscita media (4-5 ore) verso la cima Durmont.

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venerdì 4 giugno 2010

Gir de le malghe

Domenica andrò a correre il Gir de le malghe, corsa in montagna di 21 km con D+ 1000.

E' una gara che non dovrebbe essere più di tanto impegnativa (naturalmente correndola con un passo comodo), lungo un percorso che ho già fatto lo scorso anno in versione TA.

Si salirà in cima al Guglielmo, partendo da 1000 m slm, per poi ridiscendere.

Partecipazione decisa all'ultimo momento, parlandone durante il TA notturno, come occasione per trovarsi con il TRB, come valido allenamento, e per ritirare la maglietta della divisa sociale.

Naturalmente sarà una giornata all'insegna dell'ottimizzazione del tempo: partenza da casa, corsa, cambio veloce, rientro, piscina con Edo. Immagino che domenica sera sarò cotto.

Per completare l'opera vedrò comunque d'inserire o stasera o domani pomeriggio una decina di km pianeggianti, giusto per dare alla gambe un po' di ritmo.

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giovedì 3 giugno 2010

TA notturno: sentiero 3V

In vista Cro Magnon del prossimo 26 giugno mancava giusto giusto un bel lungo in quota.

La proposta TRB per un TA notturno sfruttando la festività del 2 giugno cadeva quindi a fagiolo.

Eccoci dunque alla partenza in 6 da Bovegno, Val Trompia, che sono le 22:30 circa.

Come al solito sento i miei compagni di viaggio discorrere di cime, passi, sentieri che a me dicono poco. Io seguo, testa bassa e via. Mi piace fidarmi di quanto verrà proposto.

La serata è bella, fresca, ma si sta bene con maglietta, manicotti e gilet anti vento.

Saliamo sino a 1800 e rotti, in direzione Montecampione, quando, saranno circa le 2, veniamo colti da un improvviso cambiamento metereologico.

Vento forte, pioggia battente. Le condizioni sono veramente difficili.

Il duo di testa con molta lungimiranza decide per un rapido dietro-front verso un residence che avevamo lambito poco prima.

E' la tipica costruzione multi-proprietà che sorge in prossimità degli impianti di risalita. Solitamente osteggiata da chi ama la montagna, ma che stavolta si rivelerà propizia per offrirci un riparo.

Troviamo un'adeguata sistemazione per far passare la tempesta, perché ormai le condizioni meteo sono veramente proibitive, sino a poco dopo l'alba.

Abbiamo dormito, siamo asciutti, la giornata è adesso bella. Si decide per proseguire con la variante alta, che ci consentirà, seguendo il Sentiero 3V, di percorrere tutta una serie di creste, con passaggi veramente mozzafiato, sempre in quota (siamo sempre sui 2000 metri circa).

Rientriamo che è quasi mezzogiorno, una breve sosta al bar, dove riceviamo anche ammirati commenti dai passanti ("... questi vanno ...").

La mia giornata tuttavia non è finita, anzi: alle 14 sono a Crema alla festa di chiusura dell'anno scout, alle 17 alla finale del torneo calcistico dell'oratorio, ché Edo vuole vedere i suoi amici e mangiare il panino con la salamella (sic!).

Sono solo le 18 quando riesco a concedermi la doccia e riuscire ad infilarmi a letto, per quella che dovrebbe essere una breve dormita prima di cena, ma che alla fine si protrarrà sino alle 7 di stamattina.

Oggi gambe e morale a mille.

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lunedì 31 maggio 2010

Fine settimana d'attesa

La scorsa settimana sono stato un po' preso col lavoro, quindi nessuna uscita.

Arrivato il week-end il dilemma era se cercare di recuperare il carico oppure stare calmi in vista dell'appuntamento di domani.

Ho optato per un po' di relax, dedicandomi sabato al giardino, invero un po' trascurato da troppo tempo, e domenica con un'uscita pianeggiante di 15 km corsi a sensazione (niente orologio, nessun riferimento).

Ho corso bene, sono tornato a casa soddisfatto, con buone sensazioni sulla forma in genere.

Come dicevo l'appuntamento di domani sera non sarà uno scherzo. Un TA con il TRB sul sentiero 3V: saranno 60 Km circa, da percorrere principalmente in notturna (partiremo verso le 22 circa), in completa autonomia, percorso lineare quindi con quasi nessuna via di fuga, ascesa sino a 2200 metri slm.

Sarà IL lungo in previsione Cro Magnon.

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giovedì 27 maggio 2010

In silenzio

Ho tralasciato per qualche giorno il blog, causa impegni lavorativi, ma ho continuato ad allenarmi.

Sabato come da programma sono andato sul Monte Baldo, per quello che ho scherzosamente (fino ad un certo punto) chiamato il TA dell'esorcismo, e che si è rivelata una gran bella uscita.

Eravamo in tre, ci conosciamo bene, la giornata è stata perfetta dal punto di vista metereologico e della compagnia.

Talmente bella che si è protratta più del previsto (km indefiniti, D+ 1500), così che una volta tornato a casa, distrutto dai sensi di colpa, ho deciso di rinunziare alla trasferta a Busto.

Domenica quindi mi sono dedicato al cazzeggio e alla famiglia, che in questo periodo significa uscire in bicicletta. Un altro cinquantino con la fidata city-bike, che ancora una volta alla sera ho sentito.

Questa settimana impegni di lavoro mi hanno un po' "distratto", tuttavia è saltata fuori una bella proposta dal TRB per martedì prossimo, pre-festivo, a cui aderirò in vista del Cro.

Questo ovviamente significa stare un po' calmo in questi giorni, senza troppi sensi di colpa.

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giovedì 20 maggio 2010

TA dell'Esorcista

Un piccolo preambolo. Chi mi conosce, o semplicemente segue sul blog, sa che una cosa che ho dentro da sempre è la passione, irrazionale, per il Pergo.

Il tifo calcistico è cosa che non si possa spiegare a chi ne è fuori. O ce l'hai, e capisci, o non ce l'hai, e mai capirai.

A novembre dello scorso anno gli amici veronesi organizzarono un TA sul Baldo, a cui non andai perché poco allenato. Un po' per motivarmi, un po' per scherzo, l'organizzatore mi disse che se non fossi andato, l'indomani il Pergo avrebbe perso a Pagani, contro l'ultima in classifica.

Eravamo nella metà alta della classifica, ma perdendo 3-0 iniziò un lungo percorso negativo che ci portò all'ultimo posto.

La risalita fu lunga e difficile, e rimase incompiuta, tanto che domenica iniziamo a giocarci la salvezza ai Play-Out.

In fondo in fondo mi sento un po' responsabile dell'accaduto, la macumba che mi attirai deve essere esorcizzata PRIMA dell'andata Play-Out.

Ecco quindi che allertato il mio contatto all'Avana ... beh, in zona Baldo, per sabato è stata organizzata un'uscita che combini allenamento, compagnia (in realtà quest'uscita stiamo cercando d'organizzarla dalla scorsa estate), e cabala calcistica.

Come dicevo prima, se non ce l'hai, non puoi capire ...

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mercoledì 19 maggio 2010

Ultra trail

E' un po' che ci penso su, e sono ragionevolmente sicuro che mi attirerò parecchie critiche con questo post, ma tant'è. In fin dei conti uno tiene un blog principalmente per esprimere i propri pensieri.

Ultimamente non frequento molto i vari forum che seguivo, un po' per motivi tecnici, principalmente per motivi di tempo ed un po' di "noia" nel leggere le solite cose.

Un argomento che però m'ha colpito è l'entusiasmo con cui molta gente si iscrive a vari Ultra Trail, senza a mio avviso il necessario percorso d'avvicinamento.

Porto un esempio pratico: la LUT 2010. Percorso a 90 km, partenza di notte, le 3 Cime all'alba.

Tutto molto affascinante a dire il vero, per cui mi sembra di vedere che molti, pur privi della necessaria esperienza, si siano iscritti con lo spirito "proviamoci e poi vediamo com'è".

Infatti poi leggo di richieste di suggerimento su abbigliamento, materiale, alimentazione, allenamento. Insomma, quello che dovrebbe essere l'ABC del trail.

Ora: io non sono nessuno, anzi, non sono un top runner né posso aspirare a diventarlo, però un po' d'esperienza in 2 stagioni trail me la sono fatta, soprattutto andando per gradi.

Quando ho iniziato l'ho fatto con allenamenti e gare da 20 km, ho preso le mie belle bastonate, poi sono passato ai 40, prendendo altre bastonate, poi ai 60, ai 70, ai 90, ai 100 fino ad arrivare alla Abbots. E quando parlo di bastonate intendo arrivare strisciando, o bestemmiando per il freddo, o perché non avevo previsto un cambio in più, o perché non avevo abbastanza cibo, acqua, ecc. Per non parlare di vesciche, dolori vari, principi di disidratazione, vomito.

Sempre facendo tesoro dell'esperienza precedente, chiedendo ovviamente consigli, ma sperimentando sulla mia pelle i vari gradini. Perché passare da 40 a 60 è un abisso, come lo è dai 70 ai 90, come lo è dai 90 ai 100.

Ogni volta il gradino successivo seppur marginale è in proporzione una nuova montagna da scalare, ma facendo tesoro di quanto sperimentato sulla mia pelle, non mi sono mai trovato in grandissime difficoltà, ho sempre avuto quel margine per arrivare sempre all'arrivo con le mie gambe.

Temo invece che molta gente, spinta dall'entusiasmo, dal motto "proviamoci e partiamo", prenderà delle grandi scoppole, mettendo in difficoltà oltre che sé stessi anche gli organizzatori, gli accompagnatori, gli altri concorrenti.

Spero di sbagliarmi.

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lunedì 17 maggio 2010

Cross Training

Ieri mattina ero nella condizione di single, libero da famiglia, impegni, ecc ...

Vista la bella giornata, verso le 10:30 inforco la bici - una comunissima city bike - e vado in Crema per un giro.

Tanto che ci sono prendo e vado a trovare la neo arrivata in famiglia, e tanto che ci sono decido d'allungare per Caravaggio.

Vai e vai, alla fine delle fiera i km percorsi saranno 52, cosa che in serata un po' accuso, ma che senz'altro hanno costituito un buon rigenerante dopo il TA di sabato.

Rientrato l'allarme "dolore alla pianta del piede" che m'aveva accompagnato alla Abbots e nei giorni successivi, e visto il bel tempo che pare - dico pare - sia arrivato, la settimana si prospetta ottimale per allenarsi ben bene.

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domenica 16 maggio 2010

TA Dinosauri

La premiata ditta G&G anche stavolta non delude, con un gran bel trail sulle montagne di casa loro.

Partiamo da Rovereto per un anello di circa 24 km e D+ 1200 che complice qualche sosta, i tempi naturalmente più dilatati di un TA, completiamo in 4 ore o poco più.

Il percorso è molto bello e vario, con dei bei tratti di strada forestale in salita costante che rappresentano il miglior modo per allenarsi, quando affrontati con la giusta filosofia del correrli fino alla fine senza mollare.

Il momento più "particolare" è stato comunque la sosta all'Ossario, dove entrando e vedendo i nomi dei caduti durante la Grande Guerra, un lungo brivido ti corre lungo la schiena.

Brivido che poi non ho provato quando all'uscita mi sono trovato da solo, perché "dimenticato" dal gruppo. Senza farsi prendere da nessuna agitazione ho seguito la strada più probabile, confermata dalle indicazioni di alcuni autoctoni che avevano visto poco prima un folto gruppo di corridori ...

Superbo 3° tempo alla baita degli alpini, ed anche qua non c'erano dubbi.

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venerdì 14 maggio 2010

Riprendiamo

Alla fine i giorni di riposo sono state due settimane piene, ché è dalla Abbots' che non corro.

La prima settimana ero veramente stanco, poi sono subentrati il maltempo, con violenti acquazzoni, il freddo, qualche acciacco (un doloretto alla pianta del piede che m'ha messo un po' d'ansia), e soprattutto parecchi impegni di lavoro che m'hanno portato un po' in giro.

I giorni sono quindi passati quasi senza che me ne accorgessi.

Domani si riprende, rendendo visita alla coppia G&G - Giò & Ganassa - per il TA dei Dinosauri, a Rovereto.

Purtroppo il meteo non sarà dei migliori, purtroppo più che altro perché non porterò di conseguenza la famiglia, e mi limiterò alla corsa, al dopo corsa in compagnia degli amici trailer, e farò poi ritorno a casa. Speravo in una bella giornata per replicare il bel TA a Riva del Garda dello scorso luglio, ma questa pazza primavera impone il cambio di programma.

Il percorso non ho avuto modo d'approfondirlo, so solo che saranno 24 km per un tempo stimato di circa 3h, 3h30, quindi niente di impegnativo.

Nel frattempo, occorre ricordarlo, è subentrata una gran brutta tegola: il Pergo sarà impegnato nei play-out, quindi è inutile che mi nasconda dietro a un dito. Il 23 ed il 30 non potrò dedicarmi alla corsa.

Se per il 23 non avevo nessun impegno in particolare, il 30 avevo una mezza idea d'andare al Trail del Monte Soglio, un 60km che si collocavano perfettamente come lungo in previsione Cro Magnon.

Vedrò d'attivare il Presidente per un bel TA di sabato ...

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mercoledì 5 maggio 2010

E adesso?

Adesso voglio darmi qualche giorno per un pieno recupero fisico, ché 125 km non sono bruscolini, generano traumi muscolari, tendinei, ossei, epatici, ecc...

Ormai ho imparato a conoscermi, so che dopo uno sforzo come quello dello scorso fine settimana ho bisogno d'almeno una settimana senza corsa, mangiando adeguatamente, e andando a letto presto.

Qualche giorno di riposo non mi farà male, un bel rigeneramento che mi permetterà di tornare pimpante ad allenarmi con ancora più convinzione.

Anche perché a questo punto incombe il Cro Magnon del prossimo 26 giugno, secondo obiettivo stagionale di cui parlerò prossimamente.

Come si può capire il morale è alto, la voglia di fare è tornata. Bene così !!!

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lunedì 3 maggio 2010

Abbots Way: per aspera ad astra

Il motto della Abbots Way, Per aspera ad Astra, in senso letterale significa raggiungere le stelle attraverso l'asperità.

Difficile descrivere tutto quanto provato in questa tre giorni che ricorderò per sempre, tante sono state le situazioni, i momenti belli, divertenti, di tensione, di sollievo.

E' stato tutto un turbinio di cose che vanno ben al di là del semplice momento sportivo.

Me la sono goduta tutta, dal primo momento all'ultimo, da quando sono salito sul treno per Pontremoli a quando sono ripartito da Bobbio verso casa.

Al momento del briefing di venerdì, nel tentativo di tirarla per le lunghe attendendo i poveracci della navetta che non arrivava mai, il parroco di Pontremoli ha detto una bella cosa: "Perché fate questo tipo di sport? Probabilmente per stare per conto vostro, alla ricerca di qualcosa che solo voi saprete".

Ecco, un lungo viaggio, verso non si sa dove, e che dopo ore e ore passate completamente da solo, come ho fatto per gli ultimi 48 km, nel cuore della notte, mi ha fatto pensare a tante cose, a cercare il senso di quello che sono e che faccio.

Vedendo finalmente dall'alto Bobbio nel cuore della notte, illuminata e deserta, mi sono quasi rammaricato di dover interrompere il mio viaggio.

Sì, interrompere, perché se da un lato la corsa da un punto di vista sportivo terminava lì, con grande soddisfazione per averla portata a termine in un tempo soddisfacente, il mio viaggio continua.

Oggi gira così, non mi andava di fare la solita cronaca. Dirò solo che non è stata banale, che ho avuto i miei svarioni, soprattutto di sonno, che mi sono spaventato a morte quando dal bosco è emersa una figura che immaginavo essere un cinghiale, quando invece era un concorrente che aveva deciso di schiacciare un pisolino, che ho mangiato il più buon minestrone della mia vita a Sella dei Generali, che ho trattato male Cinzia e Paola al ristoro di Bardi - volevate essere gentili e premurose, ma ero troppo concentrato SCUSATEMI - che l'appuntamento col Magnum è solo rimandato - ho una sola parola.

E che per portare il mio piccolo contributo al buon nome TRB posso anche accettare d'essere acclamato dallo speaker come "il Bresciano" ...

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giovedì 29 aprile 2010

Che il viaggio inizi


Manca pochissimo, non ho altro da aggiungere sul tema Abbots', per cui inizio a concentrarmi in silenzio, aspettando solo di mettermi in viaggio per Bobbio lungo l'antica via degli Abati.

A lunedì.


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mercoledì 28 aprile 2010

Tensione

Eh sì, la tensione sta salendo sempre più.

Ormai la testa è rivolta solo all'evento, e per fortuna che al lavoro ho un paio di giorni tranquilli, ché altrimenti non so come avrei fatto.

E' anche tempo di stime, tabelle, piani, che lasceranno il tempo che trovano.

Sto comunque tenendo botta con i buoni propositi: alimentazione controllata e a letto presto la sera. Perlomeno non rischierò d'arrivare assonnato alla partenza.

Le previsioni meteo sono confermate sul buono, quindi cos'altro aggiungere?

TUTTI A BOBBIO !!!!

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martedì 27 aprile 2010

Preparativi

Come scritto ieri, fervono i preparativi per la Abbots.

Tutto deve essere a posto, in modo da lasciar spazio solo alla concentrazione per la corsa.

Viaggio: andata in treno a Pontremoli, con la "Freccia della Versilia" che utilizzavo anni fa per andare al mare. Per il ritorno ho trovato un passaggio.

Pernotto: dormirò dai Cappuccini, dove confido di poter riposare anche nel pomeriggio di venerdì.

Sacca a Bardi: tutto sistemato, quindi troverò il cambio per la notte senza dovermelo trascinare per 65 km.

Materiale: devo solo concretizzare la lista. Mi ci vorrà almeno un'ora, giovedì sera, però andrò a colpo sicuro.

Meteo: ad oggi le previsioni per sabato e domenica lungo il percorso sono buone. Non dovrebbe piovere, leggermente velato, temperature miti. Anche in settimana non dovrebbe piovere, per cui il fondo dovrebbe essere in buone condizioni, o perlomeno non dovremmo trovare fango.

Con queste premesse devo solo pensare a concentrarmi, riposare ed evitare strapazzi, alimentarmi correttamente.

Su quest'utlimo punto sto attuando lo scarico da carboidrati che ho seguito altre volte: niente pasta, pane, ecc ... fino a giovedì, privilegiando quindi carne bianca, verdura, bresaola, grana. Da giovedì invece via di pasta in bianco per fare il pieno.

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lunedì 26 aprile 2010

Conto alla rovescia

Siamo alla fine entrati nella settimana che mi porterà perlomeno a Pontremoli.

La settimana si è conclusa con un discreto chilometraggio: sabato una bella uscita in bici con Edo, alla fine un 25 km che in serata ho sentito nelle gambe (corsa e bici sono di gran lunga differenti in quanto a muscoli interessati)

Ieri mattina la miglior tapasciata del Cremasco, il "Giro del Marzale" con partenza da casa, per un totale di 27 km, corsi bene, con ottime sensazioni e soprattutto a mente serena.

Arrivo dunque all'appuntamento della Abbots' perlomeno conscio che posso giocarmela d'arrivare al traguardo, ma soprattutto smanioso di partire.

Effettivamente non vedo l'ora che sia sabato mattina e iniziare il lungo viaggio.

Ho ancora parecchie cose da fare: sabato mattina ho buttato giù una lista di quello che devo prendere, ed in un lampo ho riempito un foglio A4, tra cose per la corsa, per il pernotto, ecc...

L'unica cosa ancora da risolvere è la sacca cambio a Bardi, che non so ancora come gestire. Ci penserò su con calma.

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giovedì 22 aprile 2010

MV Trail

Ieri l'appuntamento di Montevecchia è tornato ad essere meno asfaltato e più di tipo trail.

Dalle scuole bel tratto per "le passarelle", per poi entrare nel cuore del parco del Curone, con bei tratti di bosco.

Vuoi per la bella serata, vuoi per la temperatura abbastanza gradevole, vuoi per il tipo di percorso o per il semplice fatto che probabilmente il ritmo era meno tirato, fattostà che ho passato 2 ore abbondanti in cui mi sono sentito veramente bene, con le gambe che giravano.

Addirittura la salita del santuario l'ho affrontata come non mai, ed ero quasi tentato a rifarla tanta era l'adrenalina in corpo.

Una bella serata, un bell'allenamento.

L'unica nota negativa è la "cattiva compagnia" che poi mi trascina per bar e mi fa arrivare a casa ad orari indecenti (sono andato a letto alle 2 passate ...)

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lunedì 19 aprile 2010

Due settimane

Mancano due settimane alla Abbots' Way, e qualcosina c'è ancora da fare.

A livello fisico non sono al top della forma, o perlomeno al top cui potrei ambire, ma siamo proprio all'inizio di stagione, e questo lo si sapeva da tempo.

E' impensabile, per me, poter avere la condizione che potrò avere a fine agosto adesso, a fine aprile.

Questo significa che la Abbots dovrò interpretarla come un lungo viaggio il cui unico obiettivo sarà quello d'arrivare al traguardo di Bobbio.

A livello mentale, dunque, mi sono dato questo traguardo, che ragionevolmente penso di poter raggiungere. So che nella difficoltà riesco a tirar fuori energie impensabili.

A livello logistico ho quasi tutto sotto controllo. Purtroppo Edo non sarà della partita, dato che il 2 maggio ha "Caccia Intera" con gli scout. Mi accontenterò del resto della famiglia. Più che altro per avere il passaggio di ritorno a casa da Bobbio (vada come vada).

Devo infine organizzare ancora tutti gli aspetti di materiale, a cui non ho ancora pensato, ma che non dovrebbero discostarsi di molto dalle gare dello scorso anno.

Per quanto riguarda gli allenamenti: ieri ho bidonato brutalmente il Tadda, ma non ne avevo proprio voglia di stare per ore sotto l'acqua (il diluvio delle 6 di mattina a Crema era veramente scoraggiante). Le previsioni meteo per la settimana sono incoraggianti, per cui dovrei riuscire a mettere in cascina un discreto chilometraggio pianeggiante, che costituisca la giusta rifinitura.

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martedì 13 aprile 2010

L'occhio della tigre


Mi rendo conto che l'occhio può apparire un po' spento e stanco, però invito ad andare oltre.
Chi ha la pazienza di leggere questo blog non avrà potuto fare a meno di notare che ultimamente sono un po' negativo in termini di corsa.
Una preparazione a mio avviso deficitaria, vedere che gli altri volano mentre io tendo ad arrancare, tante cose che m'hanno un po' demoralizzato, soprattutto in chiave Abbots' Way.
Avevo preparato quindi la doppietta TCE + TA a Bardi per fare un lunghissimo a passo ultra e vedere come fossi messo.
Domenica alla TCE ho chiuso in 5h57', un po' meno rispetto allo scorso anno. Quello che più conta è che abbia corso in assetto appesantito (zaino pesante bello carico), senza bastoncini, e con la testa al giorno dopo.
Infatti ieri, preso un giorno di ferie, sono andato con il gruppo Podismo Brianza a Bardi, dove abbiamo fatto un bel giro di 33 km 1700 D+, in condizioni analoghe - sempre bello carico - e soprattutto senza farsi mancare le difficoltà: fango, roccette, drittoni, neve, sabbia, palude, freddo e gran vento.
Il tutto a ridosso o addirittura del percorso della Abbots.
Sono arrivato sì stanco, ma non stravolto, in buone condizioni fisiche (muscolari ed articolari), e soprattutto con una grande voglia di cimentarmi per arrivare a Bobbio.
Sono tornato a casa grintosissimo e con l'occhio giusto.
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martedì 6 aprile 2010

- 4

Mancano QUATTRO settimane alla Abbots Way, e non mi sento affatto pronto.

Sotto nessun punto di vista. Allenamento, forma generale, testa, soprattutto testa.

Mancando così poco, ché 4 settimane volano e c'è da mettere dentro una settimana almeno di scarico (pratica in cui tuttavia sono bravo), DEVO darmi un po' di rigore.

Azzerato il week-end pasquale con zero corsa, molte calorie e testa impegnata altrove (il pareggio al 91° nel derby mi fa gongolare ancora), devo darmi una sferzata di rigore da qui (ieri) al gran giorno.

Allenamento: ieri ho corso un buono 14K lungo l'Adda con Fluido, con discrete sensazioni, complice anche la bella giornata. Devo essere costante, cercare il più possibile uscite anche brevi da 50-60 minuti, con il botto concentratro tra domenica 11 e domenica 18.

Domenica 11 TCE, 42K e 2000 D+, lunedì 12 TA a Bardi, con almeno 40 K e 2000 D+, domenica 18 Tadda con 43K e 500 D+.

Forma: nonostante gli abiti non rivelino cambiamenti, mi sento gonfio. E' questo forse il punto più dolente. E' da 6 mesi che non tocco un goccio d'alcool (non che bevessi chissà cosa, giusto una birra alla settimana), mi limito ad un bicchiere di Coca al sabato sera, niente merendine/snack/aperitivi, poco pane, niente zucchero in tè o caffé, eppure non mi sento asciutto come al solito. E' da un paio di settimane che scrivo tutti gli alimenti che assumo, e onestamente mi rimane poco da eliminare. Proverò nel limitare le porzioni, invero non così abbondanti. Grosso punto di domanda.

Testa: penso che sarà questo punto quello che mi darà maggiori chance d'arrivare a Bardi, quindi devo riprendere fiducia nei miei mezzi. L'allenamento di Montevecchia non aiuta, sotto questo punto di vista, chè correre con (dietro) gente che vanta gli unoediciotto sulla mezza non è un gran viatico mentale. Confido nel riprendere fiducia dopo il trittico testé descritto.

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giovedì 1 aprile 2010

Che fatica

Ieri sera ho fatto un po' di fatica in quel di Montevecchia.

Sono partito che già non ne avevo voglia, poi mi sentivo fiacco e con poca voglia di faticare.

Il gruppo era meno numeroso del solito, seppur fossimo in 12; purtroppo le defezioni erano nelle retroguardie, per cui ho praticamente corso in coppia con Gioele, anche lui in serata "difficile".

Bene o male, però, i miei 18 li ho fatti, mai mollando, nemmeno al santuario o all'ultima salita.

Alla fine, col senno di poi, mi sembra che la fatica sia più a livello mentale che altro.

Di estremamente positivo da ieri sera il rientrato allarme ginocchio, che era da lunedì che faceva un po' male. Ieri invece nessun dolore, idem oggi. Meglio così.

Questo fine settimana punto ad allenamenti relativamente corti - massimo 15/20 km - in piano, così da macinare sì km, ma al contempo far girare le gambe e acquisire un po' di ritmo e resistenza alla corsa pura.

Poi, dopo Pasqua, un paio di settimane non da ridere, per presentarsi alla Abbots in condizioni perlomeno accettabili.

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lunedì 29 marzo 2010

TA notturno: il sentiero Bandito

Domenica rientrando dalla Liguria avevo provocato il Presidente, che nel giro di un paio di giorni ha ribattuto.

La proposta: TA del cambio ora. Partenza alle 21 da Brescia, e giro notturno sino alle 8 ora nuova.

Non potevo tirarmi indietro, così sabato sera, puntualissimo, eccomi presente all'appuntamento.

Partiamo in 8, poco dopo veniamo raggiunti da un nono partecipante. Stavolta non ci sono vie di fuga. Si torna tutti la mattina seguente.

Iniziamo con un percorso che conosco anch'io, su per la Maddalena, e sosta caffè al Grillo. E' passato poco, ne abbiamo ancora di strada.

Poi si punta al Dragoncello. Da qui in poi per me è tutto nuovo, seguo gli altri, nel chiarore della luna quasi piena.

Saliamo sino a 1200, poi tratti sul crinale. La notte è veramente bella, non fa freddo, anche perché sono ben coperto.

Faccio un po' di fatica a tenere contatto col gruppo, che è estremamente qualificato, ragion per cui le mie soste non esistono quasi. Quando gli altri si fermano ad aspettare riposano qualche minuto. Quando li raggiungo si riparte.

Ad un certo punto il Presidente propone senza opzioni di prendere il sentiero Bandito. Pare che ci abbiano già provato, ma che traccia e segni non avessero consentito, in inverno, il completamento del giro.

Stavolta il Presidente vuole chiuderlo, senonché ci troviamo spesso a dover cercare, nella notte, dove andare.

Un paio di momenti di difficoltà nel trovare la traccia, però alla fine il sentiero viene individuato e percorso nella sua interezza.

Alle 7 circa sosta per mangiare e ammirare l'alba, poi via verso l'ultima ascesa sulla Maddalena e rientro a Brescia.

Ad un certo punto il gruppo prende strade e sotto strade diverse, più che altro perchè legati al vincolo orario.

Sono all'auto per le 8:20, ora nuova, 10h20 sulle gambe. Sono stanco ma soddisfatto dell'allenamento.

Alla fine sono una quarantina di km, per 2500 D+. Non tantissimi, forse, ma qualitativi.

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giovedì 25 marzo 2010

Montevecchia 2

Secondo allenamento a Montevecchia della stagione, a tre giorni dalla bastonata del Trail di S.Croce, e qualche segnale di ripresa.

Ieri sera devo ammettere d'aver avuto molta meno difficoltà, con le gambe che iniziano a girare un po' di più, fare meno fatica in salita, essere sciolte in piano e discesa.

Sarà forse per questo che i 19 km sono volati via senza che "quasi" me ne accorgessi.

Il gruppo rimane molto numeroso, ragion per cui si sfalda quasi subito. Io decido di prendere il mio passo, non cercare né di stare attaccato in testa, nè d'aspettare quei pochi più lenti di me, in modo da poter reggere.

Il percorso mi facilita nell'intento, per cui sono tornato a casa abbastanza soddisfatto, dopo un bel terzo tempo di fronte ad una suntuosa tavolata imbandita.

Oggi o domani vorrei inserire un'uscita da 10K nei pressi di casa, per poi andare, sabato sera al TA del cambio dell'ora a Brescia.

L'idea del Presidente è quella di fare dalle 21 alle 8 del mattino successivo, con colazione in pasticceria.

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lunedì 22 marzo 2010

Trail di S.Croce

Comincio solo a distanza di ventiquattr'ore nel trovare qualcosa di positivo nella mia prestazione al Trail di S.Croce.

Le condizioni meteo erano proibitive, però una prestazione così sottotono, con posizione in classifica così infima - anche se è l'ultima cosa che vado cercando - era tanto che non la vivevo.

Come detto condizioni meteo veramente difficili, con pioggia battente, vento forte in cima, fango, pietra scivolosa. Insomma, molto spesso dovevo faticare a stare in piedi.

Però ... però qualcosa di fondo non è andato. Ho fatto una gran fatica, in salita, in discesa, sul piano.

La stagione è veramente agli inizi, lo scorso anno praticamente non era nemmeno iniziata, però urge da subito dare una svolta, perlomeno in prospettiva Abbots' Way, che è tra 6 settimane 6!!!!

Devo lavorare su vari fronti: fondo, velocità, dislivello, alimentazione. Dormire sugli allori della scorsa stagione non mi farà arrivare a Bobbio.

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giovedì 18 marzo 2010

Imbarazzante

Imbarazzante è dir poco della mia uscita di ieri sera a Montevecchia.

Avevo una mezza idea che il gruppo fosse al momento al di sopra delle mie condizioni, però non immaginavo quanto.

Siamo in 16 alla partenza delle scuole di Montevecchia, per un giro dichiarato di 18, che alla fine pare sia qualcosa di più.

Ritmo elevato, molti gli stradaioli, per cui remo, remo e remo.

Al tutto si aggiunga un dolore lancinante alla schiena che m'accompagna per la prima mezz'ora, dove veramente devo stringere i denti per riuscire a correre.

E poi la salita perenne: ho avuto l'impressione che non esistessero discese, stavamo sempre salendo, il che poi alla fine è anche positivo ché ti alleni, però al momento non è che fosse così piacevole.

Comunque al di là di tutto bella serata, che rappresenta il mio rientro - annunciato - nel gruppo del mercoledì sera in Brianza, che vorrei mantenere salvo impegni lavorativi.

Oggi sto bene, per cui stasera ho in programma un 10k serale sulle strade di casa.

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mercoledì 17 marzo 2010

Primavera?

Che stia arrivando la bella stagione? Lo spero proprio.

Anche perché ho finito le riserve mentali per continuare con l'inverno.

Domenica scorsa all'Azzoni alla fine non ci sono andato, chè alle 5:30 quando è suonata la sveglia m'ha preso freddo intenso e spossatezza, per cui sono tornato a letto, temendo un imminente attacco influenzale (fortunatamente non manifestatosi).

Questa settimana, vista anche la temperatura in crescendo, vorrei riprendere alcune sane abitudini.

Iniziamo stasera con l'uscita a Montevecchia. 18km in compagnia.

Poi re-introdurre uscite di 50-60 minuti il giovedì sera ed il sabato mattina.

A completare il tutto dei bei lunghi in modo regolare, a cominciare da domenica questa con il Trail di S.Croce, 42 km per 2400 D+, di cui parlerò approfonditamente verso fine settimana.

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venerdì 12 marzo 2010

Rifugio Azzoni

Domenica si sale sul Resegone, in formazione Trekking.

E' a dire il vero un ripiego rispetto all'idea originale, che era salire al Rifugio Grassi, ma la nevicata degli ultimi giorni ha portato alla decisione d'andare sul sicuro.

Visto che comunque voglio usare la giacca super lussuosa testè acquistata, per me una cosa vale l'altra.

Appuntamento con i Brianzoli ad orario più o meno tollerabile.

Domani poi vorrei fare una quindicina in piano, tanto per gradire. Il tempo e gli impegni questa settiamana mi hanno un po' tarpato le ali, ed il tempo vola, facendo avvicinare inesorabilmente i primi impegni.

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giovedì 11 marzo 2010

Il millantatore

L'altra sera sono andato a rileggermi un po' di post dello scorso anno, in particolar modo quelli di questo periodo dell'anno, tanto per capire come fossi messo ad allenamento e cercare di fare qualche paragone.

Al di là di piccole cose, mi sono reso conto che sulla maggior parte degli argomenti potrei fare un bel copia-incolla dei vecchi post, o più semplicemente mettere un link.

Molti appuntamenti si susseguono di anno in anno quasi identici, per cui risulta difficile essere originale nel raccontarli.

Martedì eccomi alla solita trafila per il certificato medico, conscio che al termine lo riterrò come una cosa più burocratica che altro, senza un reale valore aggiunto.

Al termine però il colpo di coda: devo far firmare i 2 certificati per partecipare al Cro Magnon e CCC.

Il medico legge attentamente, firma, timbra e poi mi fa: "finalmente si sono decisi, al Cro, a spostarlo a fine mese".

Salta così fuori che è anch'egli un trailer, e mi racconta delle sue due partecipazioni alla UTMB.

Ringrazio, ci salutiamo, mi augura grandi risultati.

Naturalmente una volta a casa l'animo "pettegolo" che abbiamo un po' tutti, mi porta ad andare a vedere sul sito UTMB il risultato.

2007 ritirato, 2008 ritirato, 2009 non partito ....

poi vedo che portava come curriculum per iscriversi l'aver terminato il Cro, per cui un minimo di credibilità lo riprende sul finire.

Intanto la parte burocratica con i Francesi è chiusa, che non è poco.

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lunedì 8 marzo 2010

TA Colli Euganei

Sabato mattina come da programma sono andato a Villa di Teolo (PD) per il TA dei Colli Euganei.

Era già la quarta volta che solcavo quei sentieri, e come sempre il fango l'ha fatta da padrona.

Siamo una cinquantina circa alla partenza. Il colpo d'occhio è più da gara di paese che da allenamento, e sebbene preferisca numeri più contenuti in queste occasioni, il colpo d'occhio è piacevole.

Il percorso ricalca in parte la prossima TCE dell'11 Aprile, a cui poi mi sono iscritto presso il banchetto volante, con tratti sempre vari e per tipologia e conformazione del terreno.

Alcuni bei drittoni, un paio di tratti attrezzati con catene, necessarie per non scivolare sul ghiaccio, insomma, un gran bel percorso, che su 20-23 km (non ho capito alla fine l'esatto chilometraggio) e 1350 D+ misurato dal Suunto, ci ha impegnato per 4 ore abbondanti.

Alla fine terzo tempo che come sempre si conferma pantagruelico, con 50 persone che portano da mangiare e soprattutto da bere per 200. Una piccola nota: possibile che non ci fosse praticamente acqua o altro analcoolico? Ho visto un assalto all'arma bianca all'unica bottiglia di Coca Cola saltata fuori quasi per caso ...

Ieri, vuoi per il tempo freddo, le condizioni favorevoli a casa, qualche acciacco derivante da un paio di cadute e botte prese in discesa, ho dormito senza alcun rimorso.

Questa settimana, chiuso il discorso palestra, è mia intenzione iniziare la stagione primaverile/estiva, inserendo il mercoledì con i Brianzoli, ed il Marzale il giovedì sera, per poi inserire sabato o domenica lunghi in montagna.

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giovedì 4 marzo 2010

Colli Euganei

Sabato è in programma un bel TA in quel di Villa di Teolo, su quello che è il terreno della TCE.

Ho in programma d'andarci, per un bel 30ino in compagnia di tanti amici trailer.

Buona occasione per incrementare il livello d'allenamento in vista della Abbots Way, ormai a due mesi.

Domenica prossima, invece, è in programma un'uscita in montagna, dove esordirà la nuova giacca da montagna, che stavolta resterà saldamente vicina al legittimo proprietario.

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lunedì 1 marzo 2010

Così non va

E' da qualche settimana che sotto sotto non va come dovrebbe.

Faccio fatica ad allenarmi, per il tempo a disposizione e per una stanchezza perenne che mi attanaglia, frutto questa del turbinio di cose che ho in ballo.

E' un periodo che dal punto di vista lavorativo è parecchio intenso, ragion per cui ritagliarsi qualche spazio diventa difficile. Se poi ci si mette il dover far combaciare gli spazi con gli impegni degli altri componenti della famiglia, il tutto diventa un castello di carte che al primo soffio rischia sempre di crollare, com'è capitato ieri.

Morale: ieri saltata la tapasciata, zero allenamento, tanta preoccupazione per l'ormai imminente Abbots' Way.

A questo da aggiungere la spossatezza con cui arrivo al fine settimana, quando la sera crollo letteralmente davanti alla TV senza se e senza ma.

Spero sia una cosa passeggera, che la primavera porti, come solitamente fa, nuove energie, perché così come sono messo la vedo dura arrivare preparato per un ultra.

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mercoledì 24 febbraio 2010

Tran Tran

Dopo la settimana passata, un po' balorda per via dei molteplici impegni lavorativi, questa settimana si torna ai soliti lavori invernali.

Stasera e domani palestra (abbonameno ormai agli sgoccioli), sabato in forse causa eccezionale evento, mentre domenica ho in programma d'andare alla FIASP dei Podisti Crema, con partenza a S.Bernardino.

Sono 30 km a cui aggiungerò un 7+7 partendo e rientrando a piedi da casa. Quindi una bella maratona in piano per macinare un po' di km, senza purtroppo movimentare la voce D+.

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lunedì 22 febbraio 2010

TA Colli Berici

Devo ammettere che ieri mattina la sveglia alle 5:20 è stata particolarmente pesante.

Vuoi perché reduce da un matrimonio al sabato, vuoi perché faceva freddo, vuoi per la distanza da percorrere.

Resta il fatto che una volta effettuato il colpo di reni, in pochi minuti ero in auto, destinazione Vicenza.

Siamo una trentina circa alla partenza, di cui parecchi ben conosciuti. Il gruppo inizia subito ad un buon ritmo, che inizialmente mi mette un po' in difficoltà, soprattutto a causa del fondo estremamente fangoso.

La giornata pian piano si apre, la temperatura diviene accettabile, ed inizia la parte buona della corsa.

Il tracciato, alla fine 30 km per 1200 D+, è un costante saliscendi, 200-300 metri quasi sempre corribili (per chi ne ha), e per questo molto allenanti.

Sul finire un po' d'incertezza sul percorso da seguire rallente il ritmo, il che comunque non ci impedisce d'essere di ritorno all'agriturismo dopo 4 ore e mezza circa, pronti per un abbondante ed ottimo pranzo.

Alle 16:30 saluto la compagnia, con una gravissima dimenticanza (Giò scusa ancora), dando appuntamento per il 6 marzo, al TA dei Colli Euganei.

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venerdì 19 febbraio 2010

Berici

Settimana un po' fiacca dal punto di vista degli allenamenti a causa di impegni lavorativi.

Domani, poi, sarò ad un matrimonio, per cui la vedo dura, a meno che riesca a ritagliarmi almeno un'oretta di primo mattino per una corsetta al Marzale.

Domenica però farò sul serio, andando al TA dei Berici, organizzato dalla colonna vicentina di Spirito Trail.

E' una zona che non conosco assolutamente, ma conoscendo gli organizzatori so che non mi pentirò della levataccia che dovrò fare.

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lunedì 15 febbraio 2010

Rifugio Brioschi


Questa è l'immagine dell'ultimo tratto della bella salita che conduce al rifugio Brioschi, in Grigna.

Una salita durissima nell'ultimo tratto prima della cresta finale (anch'essa da non prendere sotto gamba), con una pendenza vicina ai 50°. Ramponi praticamente obbligatori, e richiesti tanta gamba e fiato.

Il Brioschi, a 2400 metri slm, è un rifugio che nella stagione invernale, date le caratteristiche dei suoi accessi - salitone o cresta dove devi imbragarti - è meta di alpinisti, camminatori, trekker, chiamateli come volete, più che esperti.

Non ci si improvvisa una domenica per accedervi. La vetta ce la si guadagna, dopo oltre 1700 metri di dislivello, nella neve.

Perché tutto questo preambolo?

Se guardate la foto noterete che a causa di altitudine, vento, nuvole in arrivo, in poche parole LA MONTAGNA, ho indossato la mia giacca Patagonia, recentement acquistata a non pochi eurini.

Giunto al rifugio entro, accedo allo spogliatoio, lascio giù ramponi, bastoncini, zaino, giacca bagnata per andare poi nella sala da pranzo a rifocillarmi.

Quando mi preparo per scendere l'amara scoperta che la mia bella giacca mi è stata ciulata.

Non faccio tanti giri di parole. Impossibile credere ad uno sbaglio, impossibile credere che qualcuno credendo fosse la sua giacca l'abbia scambiata (anche perché non c'era nulla al posto della mia).

Ecco: andando a ripensare alle facce viste al rifugio non riesco a immaginare chi possa essere stato, proprio perché mi ero sentito, fino a quel momento, IN montagna, tra gente di montagna, non tra escursionisti improvvisati, sciatori fighetti giunti in cima sulla seggiovia con la morosa, sciure coi moonboot col pelo. Tra l'altro tutti ultra-trentenni, mica ragazzini.

Era tutta gente che la montagna la vive tutto l'anno, consapevole che al di là del danno economico arrecatomi (non poco, ma in fin dei conti sopportabile), m'aveva lasciato a 2400 metri, in pieno inverno, con una perturbazione che era da un po' che girava intorno (e fortunatamente dissolta), senza uno straccio di giacca per tornare a valle.

E' questo che più m'ha lasciato amareggiato, anche perchè d'ora in poi quale sarà il mio stato d'animo entrando in un rifugio? Starò sempre sul chi va là?

Pensavo che la montagna, intesa come MONDO, fosse qualcosa in cui i valori contavano ancora. Pare mi sia sbagliato, pare che la mia innata fiducia nel prossimo, almeno in questo contesto, sia fuori luogo.

Lo scorso anno al traguardo del Valdigne m'hanno ciulato la frontale: erano le 3 di notte, eravamo una decina di finisher, qualche parente, 4 cronometristi e 2 addetti al ristoro. Eppure qualcuno ha spostato la mia roba per portarmi via una frontale usata e lurida da 3o euro.

Oggi l'incazzatura è calata, l'amarezza meno.

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venerdì 12 febbraio 2010

Domenica in Grigna

Domenica torno sulle Grigne con il gruppo Brianzolo-Bergamasco.

Stavolta la meta è il rifugio Brioschi, situato a 2.400 m slm.

Per l'occasione dovrò procedere all'ennesimo acquisto d'attrezzatura: un paio di ramponi che mi permetteranno l'ascesa finale al rifugio.

Pare sia un bel drittone con pendenza tra i 40° ed i 50°, per cui assolutamente impossibile, in questa stagione, pensare d'affrontarla con i semplici scarponi.

Sveglia ad orario che tende all'indecente, però il meteo sembra volgere al bello, per cui so già che una volta guadagnata la vetta sarò ripagato delle ore di sonno che mi sarò giocato.

Sarà un'uscita trekking, senza corsa, ma sufficientemente lunga per configurarsi come lungo.

La settimana è stata finora un po' fiacca: mercoledì ho saltato causa vari motivi, non da ultimo un po' di stanchezza; stanchezza che ieri sera m'ha fatto prendere un paio di "scorciatoie" in palestra, anche se alla fine ho comunque lavorato un'ora abbondante.

Domani conto d'effettuare una seduta aerobica, con poca tonificazione muscolare, così da non avere problemi di recupero l'indomani.

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domenica 7 febbraio 2010

Settimana archiviata

Un'altra settimana standard è archiviata.

Programma che non si discosta di una virgola dalle precedenti: una seduta in palestra di pura corsa, una di potenziamento muscolare, una "mista" e la domenica corsa dove càpita.

Stamattina è capitata a Cremosano, un Gir de le Lame in versione rimaneggiata e modificata: 15 km scarsi, in gran parte sulla ciclabile che collega Crema a Cremosano.

Non il massimo della vita, ché a saperlo prima quasi quasi andavo al Marzale.

La settimana entrante non dovrebbe subire grandi modifiche, per cui sfrutterò ancora la palestra in questo rigido inverno che sembra non passare mai (pare anzi che martedì arriverà un flusso d'aria polare).

Domenica invece, meteo e condizioni del manto nevoso permettendo, si dovrebbe andare in Grigna, al Brioschi.

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giovedì 28 gennaio 2010

Auguri

L'altro giorno è nata Camilla, quindi faccio tanti auguri a Giovanni e a tutta la sua famiglia.

Il gruppo di Courmayeur di estende.

E adesso vado a lavorare !!!!

lunedì 25 gennaio 2010

Escursione sulle Grigne

Le Grigne sono un gruppo montuoso a ridosso del Lario, sopra Lecco. Per chi fa trail è un nome che indubbiamente incute timore reverenziale, essendo luogo di una delle più belle e dure Sky Race, lo Scaccabarozzi, detto anche il Giro delle Grigne.

Pur essendo relativamente vicina, è una zona che non ho mai frequentato, quindi è stato ben volentieri che ho deciso d'andare all'uscita organizzata da Roberto, una volta saltata quella sul Baldo.

L'appuntamento è leggermente più "isi" del solito, posso dormire fino alla 5:26, per essere in auto alle 6:10 e puntare verso nord.

L'idea è quella di partire a camminare alle 9, e devo ammettere che come tempi di percorrenza, pur essendo pochi chilometri, arriviamo giusti giusti.
Siamo un gruppo di 13, abbastanza variegato. Non solo trailer, ma anche esperti alpinisti, che avranno l'onere di farci da apripista.

Dopo un primo tratto in comune, il gruppo si separa: in 4 puntato direttamente al Rifugio Bogani, noi voltiamo verso la Cresta Piancaformia.

La sera prima Roberto mi aveva rassicurato sul percorso, ramponi e imbrago appresso solo per sicurezza, "ma vedrai che non li userete".

Giunti ai piedi della cresta breve consulto, e si decide che non sono poi necessari i ramponi. Però questo dipende più che altro dal fatto che qualcun'altro ha già tracciato, per cui nonostante la forte pendenza, si sale senza problemi, anche sull'ultimo tratto sulle roccette.

Il panorama da sopra è mozzafiato, grazie anche alla bella giornata. Tutto l'arco alpino a vista d'occhio, e sotto un mare di nebbia, che però non nasconde il profilo del Lario.

Paradossalmente la discesa, con le ciaspole, si rivela più difficoltosa della salita, a causa della neve eccessivamente farinosa.

Pian piano però giungiamo al Bogani, dove mettiamo le gambe sotto al tavolo per un pranzo più che ottimo.

Rientriamo tutti in gruppo per il sentiero facile, dove matura già la prossima uscita al Brioschi.

La giornata è stata veramente perfetta, nonostante il lungo rientro verso casa, causa solito traffico a Lecco ed in Brianza.

venerdì 22 gennaio 2010

Il piede in molte scarpe

Conoscendo ormai molta gente nell'ambiente del trail, sono ormai nella condizione d'aver varie alternative per dei bei lunghi in montagna.

Per questa domenica avevo aderito ben volentieri alla proposta di un trail con ciaspole al seguito sul Baldo, ma un contrattempo dell'ultimo momento occorso all'organizzatore, m'ha di fatto dirottato verso l'opzione Grigne, scartata poche ore prima.

Il percorso è stato ben definito da Roberto, e conoscendolo so che non ha tralasciato alcun particolare. Saremo un bel gruppo, al seguito d'un esperto alpinista.

L'unica cosa che mi lascia un po' "perplesso" è il materiale obbligatorio, che in parte dovrò farmi prestare, anche se sono stato rassicurato sul fatto che quasi sicuramente non ce ne sarà bisogno.

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martedì 19 gennaio 2010

Sorteggione UTMB - Parte 2

Hanno effettuato il sorteggione, e sono risultato tra gli accettati.

Notizia positiva, cui è seguita la formalizzazione dell'iscrizione vera e propria. Quindi a questo punto gli Obiettivi 2010 sono confermati e devo solo (sic!) allenarmi.

Ho dato però una scorsa alla lista UTMB, quella più corposa, per vedere chi ce l'ha fatta e chi no, e al quel punto non ho potuto che confermare tutte le mie perplessità.

Ci sono esclusi più che eccellenti, gente che non solo arrivava sicuramente a Chamonix, ma che aveva anche chance di classifica: Zarantonello, Fulvio Massa, oltre che a Roberto "Fluido".

E che cavolo ...

Ho pensato anche alla modalità del sorteggio, pensando che non sia totalmente corretto.

Mi spiego meglio: nella UTMB ci sono 2300 posti. Secondo i numeri forniti, ci sono state circa 3200 richieste. A questo punto parte il sorteggio, dove chi si è pre-iscritto dovrebbe essere sullo stesso piano, al di là di tempi, risultati qualificati, status di finisher alla UTMB, eccetera, eccetera.

Quindi in teoria avere una probabilità P d'essere sorteggiato, il cui calcolo lo evito per essere eccessivamente noioso.

Però poi vedo che chi si iscriveva come gruppo sapeva che il gruppo entrava "o tutto o niente".

In teoria, ripeto "in teoria", questo significherebbe che iscriversi in un bel gruppone avrebbe significato aumentare non poco le probabilità d'essere preso (bastava che uno del gruppo fosse sorteggiato per far entrare anche tutti gli altri?).

Non avendo altri elementi chiudo qua la polemica (sterile perché fine a se stessa), ma le mie perplessità rimangono.

Per fortuna gli esclusi hanno svariate opzioni su cui ripiegare.

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lunedì 18 gennaio 2010

IL fine settimana

Ho posto l'accento sull'articolo, nel titolo, per evidenziare che quello appena trascorso dovrebbe essere il modello per ogni fine settimana.

Sabato allenamento in palestra (vista la stagione ci sta), in cui ho lavorato bene senza strafare, per poi concentrare il grosso domenica.

Ieri mattina solita sveglia alle 5:00 per essere all'appuntamento a Brescia alle 6:30.

Siamo in tre, con l'obiettivo di macinare km e dislivello per un po'.

Era da tanto che non indossavo le scarpe da trail, e all'inizio un po' ho patito.

Poi, ripresa confidenza con i sentieri della Maddalena, è stato un piacere puro.

Rimango sempre affascinato dalla Maddalena, da come sappia offrire sentieri veri, anche belli ripidi, praticamente in ambiente urbano.

Saliamo fino in cima, 950 slm circa, poi dopo una breve discesa, riprendiamo quota con un bel drittone muscolare.

Alla fine rientriamo all'auto che sono le 10:10, 3h30' di allenamento per un D+ registrato di 1130 (a cui aggiungere dei bei tratti di saliscendi che il Suunto non registra).

La sensazione è quella d'aver lavorato veramente bene, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo (alcuni tratti anche abbastanza tecnici e molto muscolari).

Questa settimana si profila, dal punto di vista degli allenamenti, come la trascorsa, salvo dover sostituire la seduta di mercoledì a cause dall'assemblea TRB.

Per domenica si prospetta un'uscita in Grigna con le ciaspole, ma è ancora tutto da confermare.

Intanto sto sempre aspettando una mail da parte dell'organizzazione della'UTMB ...

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sabato 16 gennaio 2010

Cro Magnon

Alle 12:00 (beh qualche minuto prima) ero on-line per l'iscrizione al Cro Magnon.

In pochi click ho fatto tutto, iscritto e pagato.

E anche questa è fatta, quindi manca solo d'allenarsi, cosa che farò oggi in palestra con della tonificazione muscolare, senza caricare troppo, e domani mattina, ad orario ante-lucano in Maddalena in compagnia di GP.

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venerdì 15 gennaio 2010

Buon allenamento con regalo finale

In settimana ho rispettato la prefissata tabella di marcia, con due allenamenti in palestra.

Mercoledì allenamento puramente aerobico, con corsa su tapis roulant. C'è un programma che alterna salita e discesa, che fatto in un certo modo, oltre che essere divertente è anche parecchi allenante.

Ieri sera invece ho lavorato sul potenziamento muscolare, dopo i consueti 20 minuti di riscaldamento.

Per variare un po', ho deciso di seguire una metodologia suggeritami di recente: la piramide inversa.

In sostanza si tratta d'eseguire un tot di ripetizioni alla pressa, diminuendo gradualmente i chili e al contempo incrementando i colpi.

Le serie sono state quindi:
  • 2 x 10 con 100 Kg
  • 2 x 20 con 90 kg
  • 2 x 30 con 80 kg
  • 2 x 40 con 70 kg
  • 2 x 50 con 60 kg

Posso garantire che al termine i quadricipiti cantavano ...

Tornato, dopo un breve circuito di tonificazione per spalle e schiena, al tapis roulant, ho abdicato dopo 2 minuti, avendo ancora le gambe imballatissime.

Rientrato a casa ho tovato un bel regalo (che poi alla fine ho pagato io ...): una maglia intima invernale della AST a manica lunga.

Ho due maglie estive della AST che ho indossato in occasione d'ogni gara importante, essendo fantastiche sotto ogni punto di vista: vestibilità, traspirazione, leggerezza, comfort.

Questa invernale è a dir poco eccezionale: aderentissima, rifinita, senza cuciture. rinforzata nei punti di maggior sfregamento.

Indossata mi sembrava d'essere Spiderman in versione black. Inutile dire che con tale abbigliamento ti senti anche più forte.

Essendomi stata regalata per non prendere freddo in questa stagione, vedrò di testarla al più presto, magari già domenica questa.

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mercoledì 13 gennaio 2010

Settimana chiave

Quando ho dichiarato i miei obiettivi 2010 ho messo in preventivo anche il fatto d'essere oggettivamente impossibilitato a persegurli.

Questo a causa dell'incognita iscrizioni.

E' questa la settimana in cui si faranno i giochi, almeno a livello burocratico.

Oggi a mezzanotte chiudono le pre-iscrizioni alla CCC, i cui posti sono ormai - secondo il sito ufficiale - al 100%.

Ipotizzando quindi che ad andare a stasera non ci saranno moltissimi ritardatari, e comunque in misura percentuale poco significativi, i casi saranno due: o decidono per un po' di flessibilità, prendendo qualcuno di più (chè tanto poi ad andare a fine Agosto un po' di gente non si presenta alla partenza), oppure si va al sorteggio, dove i numeri dicono che la possibilità di rimanere fuori è bassa.

Se per la CCC mi sento sotto sotto tranquillo, discorso diverso per il CRO, che apre le iscrizioni sabato alle 12.

Qua la filosofia è diversa: chi primo arriva, alloggia.

Inutile dire che per sabato mattina non ho preso impegni, non ci sarò per niente e nessuno, e che già alle 11:30 sarò in sala operativa, alla faccia di tutte le belle parole spese sul fatto che non bisogna sfavorire chi non ha una connessione a banda larga.

Ovviamente poi bisogna pedalare ...

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lunedì 11 gennaio 2010

Domenica in Guglielmo

E' bastato un rapidissimo scambio di SMS per organizzare con il TRB un'uscita sul Guglielmo.

Quando la sveglia ha iniziato a gracchiare, alle 5:00 il solito pensiero: "ma chi me lo fa fare?!?!?!". So però che ad un certo punto troverò la risposta.

Siamo in quattro, e alle 8 iniziamo l'ascesa. Inizialmente senza ciaspole, visto che il manto nevoso e alcune tracce di sci-alpinisti permettono di procedere senza.

Indosso tutta l'attrezzatura nuova: le Salomon, la giacca ed i pantaloni. Il tutto si rivelerà all'altezza delle aspettative, se non di più.

Il tempo inizialmente non è dei migliori: c'è nebbia, che con il passare del tempo si infittisce.

Ad un certo punto capisco che qualcosa non va per il verso giusto. Domando se per caso ci siamo persi, e la risposta non è delle più rassicuranti: "No, però non conosciamo la nostra esatta posizione ...".

Iniziamo a girare un po' in tondo, e quando è chiaro che non stiamo andando da nessuna parte, la decisione è quella di seguire a ritroso le nostre tracce. Un peccato.

Se non chè ecco che in un attimo, questione veramente di alcuni secondi, la nebbia svanisce, il cielo si apre, un bel sole illumina il tutto. Eccolo lì il Guglielmo, così vicino eppure così lontano da dov'eravamo.

Il Pres decide molto poco democraticamente che si torna indietro e si punta alla vetta.

Riprendiamo quota, tutto in neve fresca, affondando non poco nonostante le ciaspole.

Giunti ad una forcelletta il Pres propone che può bastare, conscio che i compagni di viaggio avevano idea di rientrare per pranzo, ma è stavolta GP a forzare la mano: "ormai siamo qua, si sale !!"

E' l'ultimo tratto, ripido, che piano piano ci fa guadagnare la vetta.

E' qua che trovo risposta alla domanda che m'ero posto sette ore prima, è questo che me lo fa fare: raggiungere una vetta con le mie forze, in ottima compagnia.

La sosta è breve, ché se ci si ferma il freddo inizia a farsi sentire.

Iniziamo la discesa, che come al solito mi vede fanalino di coda, oggi ancor di più con tutta questa neve.

Non è nemmeno male, tuttavia, sebbene a livello muscolare qualcosa, nel finale lo patisco.

Le sensazioni sono comunque ottime, il lavoro che sto portanto avanti in palestra si vede eccome.

Se riesco, come è mia intenzione, a fare almeno un paio di uscite al mese di questo tipo fino a fine marzo, per poi finalizzare ad Aprile, per la Abbots posso arrivare in condizioni accettabili per pensare di terminarla.

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venerdì 8 gennaio 2010

Attrezzatura invernale

Sono andato ad acquistare gli scarponi per uscite invernali con ciaspole appresso, quando il commesso mi propone, visto l'uso che ne farò, queste Salomon in Goretex, le Fastpacker Mid GTX.

Che dire: una calzata molto simile alle fidate XA Pro 3D Ultra, con la differenza d'essere alte, in goretex e rinforzi in pelle.

Sono rimasto un po' spiazzato, perché ormai ero mentalmente pronto all'acquisto di pedule classiche, poi però mi sono convinto che erano il prodotto giusto per me.

Ho abbinato alle scarpe anche una bella giacca water e wind proof della Patagonia, nonchè un paio di pantaloni windproof della Salewa. Prodotto da sci alpinismo, che mi dovrebbero garantire protezione dalle interperie, di rimanere asciutto e quindi mantenermi caldo, nonchè essere comodi e poco pesanti.

Meteo permettendo vorrei provare il tutto già domenica, più che altro per ammortizzare quello che ho speso !!!! (mi vergogno a scriverlo, nonostante fosse tutta merce in saldo ...)

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mercoledì 6 gennaio 2010

Rientrato dalla montagna


Sono stato in Trentino (Val di Non) qualche giorno, con l'intenzione di fare un po' d'escursionismo con le ciaspole, dando però la precedenza a Edo.

Il primo giorno siamo usciti in compagnia, e al primo bivio ho salutato, per andare in solitaria verso un paio di malghe a quota 2000 metri.

Bel giro fino in cima, poi in disceisa è iniziato il calvario: avevo dato l'ennesima chance agli scarponi semi professionali che mi erano stati regalati, ma si è confermato quello che ho voluto negare fino all'ultimo. Non sono della mia misura. Un pelo troppo corti, abbastanza per spaccarmi le unghie.

Morale: sono rientrato con un leggero fastidio, che si è trasformato in serata in male vero e proprio.

Ho maturato quindi la decisione di mollarli e renderli.

Il danno però era fatto, per cui i giorni seguenti li ho passati facendo una ciaspolata molto soft con i bambini (peraltro divertente) con ai piedi le fidate Timberland (che in 12 anni non hanno mai deluso) e poi relax sulla neve nonostante il freddo acuto (punte a -10 ).

In settimana procederò all'acquisto di un nuovo paio di scarponi, che avrei intenzione d'inaugurare, meteo permettendo, domenica sul Monte Guglielmo.

Stante l'iscrizione alla Abbots, infatti, è fondamentale sfruttare anche i mesi invernali per allenarsi in montagna. Se non posso correre, almeno camminare per macinare dislivello.

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IO NON GETTO I MIEI RIFIUTI

IO NON GETTO I MIEI RIFIUTI
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