La ripresa fisica

Ritengo doveroso testimoniare come ho approcciato la ripresa fisica.

Innanzitutto rimettersi un po' in riga con l'alimentazione. A questo proposito ho acquistato una bilancia impedenziometrica - che misura anche la % di grasso oltre che il peso - in modo da vedere come vado di settimana in settimana. Dal 1° gennaio, stando un poco attento a quanto mangio, senza grosse rinunce, ho già perso 2 kg.

Poi rimettersi con costanza almeno a correre. Mi sono posto a questo proposito di gareggiare alla Mezza di Piacenza, il 6 marzo. A giorni formalizzerò l'iscrizione.

L'obiettivo agonistico aiuta senz'altro ad essere costanti, ad allenarsi anche quando non se ne ha propriamente voglia, soprattutto in questa stagione (soffro terribilmente il freddo).

Il tutto rigorosamente registrato grazie al Garmin 305 che mi sono regalato a Natale (il glorioso 205 è morto alcuni mesi fa).

Segnare tutto mi permette d'avere una visione di quanto faccio, dei progressi che giorno per giorno maturo, dando ovviamente linfa alla motivazione.

Domani il sommario degli allenamenti di Gennaio.

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Riprendo a scrivere

E' forse più dura riprendere a scrivere che rimettersi ad allenarsi.

Un po' di difficoltà tecniche (vedi l'ultimo post sul proxy) avevano dato il colpo di grazia ad una più generalizzata voglia di smettere di pubblicare pensieri.

Non so spiegare bene nemmeno io da dove derivi questo desiderio di non apparire. Alla lunga forse continuare a tenere un blog era diventato un esercizio narcisistico, o forse più semplicemente le cose erano sempre le stess: allenamenti, corse, totali, tempi.

Nel frattempo mi sono tolto anche da Facebook, perché anche lì andare a raccontare a tutti i fatti miei mi ha un po' stufato (anche se c'è da dire che i fatti miei raccontati riguardano solo l'ambito sportivo).

In questi mesi di riflessione, tuttavia, ho maturato delle decisioni abbastanza dirompenti. Lasciare il trail, le utra, e tornare a dedicarsi ad attività più "sportive", in cui l'elemento tecnico-atletico prevalesse sull'aspetto mentale e d'endurance tipico dei trail.

Questa novità mi ha riportato ovviamente a tornare a cercare informazioni, consigli, ecc. Di conseguenza la riflessione che se in rete non ci fosse nessuno a condividere le proprie esperienze difficilmente potrei imparare quello che al momento vado cercando.

Il blog torno quindi ad aggiornarlo per testimoniare il mio nuovo percorso d'apprendimento, con l'augurio che possa essere, un giorno, d'aiuto a qualcuno (anche su cosa NON fare ovviamente).

Dopo questo preambolo andiamo al dunque. Cosa voglio fare nel prossimo futuro.

Il Triathlon.

Abbastanza secca come risposta, molto complicata nella sua applicazione.

Andiamo con ordine di semplicità.

Correre so correre. Su questo non ci piove. Ho ripreso ad allenarmi nelle corsa in modo serio. Corsa in pianura, un passo dopo l'altro. Corsa lenta, corsa media, ripetute, ecc. Ne parlerò più in dettaglio.

Nuotare so nuotare. Però da tanto non lo facevo. Ho iniziato da prima di Natale ad andare 2 volte alla settimana in piscina. Per ora nuoto senza guardare i tempi. Solo distanze, cercando di differenziare gli stili per non annoiarmi, e cercando d'arrivare ad una distanza sufficiente per pensare a svolgere un'attività allenante. Per ora i risultati sono buoni. Sono arrivato a percorrere 2300 metri in 1h10', inserendo anche frazioni di sole gambe o sole braccia. Ai 2500 comincerò lavori più specifici.

La bici infine. Io sono nato sopra la bici, è stato fino ai 30 anni il mio quasi unico mezzo di trasporto. Estate, inverno, sole, pioggia: mi muovevo solo sulle due ruote non motorizzate.
Ho avuto la bici da corsa per qualche anno, poi la MTB, ma sempre così, per il gusto d'andarci.
Io AMO andare in bici.
In questo momento, però, rappresenta il punto critico, perchè a questo punto se proprio voglio fare il passo devo procedere all'acquisto.

Per ora mi sembra sufficiente come ripresa.

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