Metti che guardi cosa c'è in giro, vedi che a latere della maratona del Custoza, c'è una non competitiva di 42e195 metri e ti dici che è perfetta.
Metti che ci vai, non hai un pettorale, quindi non è che senti l'adrenalina.
Metti che sei così interessato alla gara che parti un minuto prima del via ufficiale, tanto ti interessa solo macinare chilometri.
Metti che il percorso è ondulato, nervoso parafrasando Cassani nel commentare la tappa del Giro che guarderai più tardi in TV. Ondulato specialmente nel tratto finale, con quegli strappetti che riesci a correre ma che senti, eccome se senti.
Metti che non è tutto asfalto, ma buona parte di corre su sterrato.
Metti che sei così interessato al tempo che ai ristori ti fermi a bere con calma (e ci metti dentro anche una sosta tecnica tra le frasche ...)
Metti che quando tagli il traguardo guardi il cronometro e scopri che hai appena tirato giù il tuo personale a 3 ore e 33 minuti circa.
Metti che il tuo Ego sta andando a mille e ti rendi conto che dopotutto in questi mesi ti sei allenato bene, se ti sei migliorato pur facendo un altro tipo d'allenamento, senza ripetute, su un percorso che non si presta a personali.
Metti che arriva Edo e ti dice che nella corsa dei bambini è arrivato primo e che non te ne frega più niente di quei 5 minuti in meno rispetto al LGM, ma che vorresti stritolartelo quell'ometto che ha aspettato 2 ore e passa per dirti che è stato bravo.
Metti che sei contento che un giorno ti sei messo a correre ....
Qualche foto.

Fonte: PODISTI.NET
Autori: Stefano Morselli e Antonio Rossi
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