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ATTENZIONE: In questo blog leggerete anche parecchie cazzate. Maneggiare il tutto con cura.

lunedì 9 giugno 2008

Valmalenco - Poschiavo: resoconto

Alla fine il meteo ha influito notevolmente sul week-end. Le famiglie rinunziano, così partiamo solo io e Marco, mono tenda e via.

Se a Madignano il sole ci salutava, da Bergamo in poi è solo pioggia. Lecco: pioggia. Morbegno: pioggia. Sondrio: pioggia. Chiesa Valmalenco: pioggia.

Arriviamo a quello che dovrebbe essere il campeggio per l'ora di cena. E' un giardino con 7-8 roulotte adibite a bungalow, approfittiamo della veranda di una di queste per piazzare la tenda all'asciutto, cena e a letto presto.

Il mattino ci riserva la sorpresa di un pallido sole, che pone non pochi dubbi sull'abbigliamento. Opto, in forma prudenziale, per quanto mi ero prefissato alla vigilia. Maglia del GPRTV (da onorare dopo essermela guadagnata), manicotti, fuseaux 3/4, guanti nello zaino.

Mai scelta si rivelerà più appropriata.

Alla partenza, 515 iscritti con la crème dello sky running mondiale, troviamo Andrea, Alessio, Ivan, Gianpaolo, tutti utenti ST. Saluti, e poi ognuno per la propria strada, col proprio passo.

Si inizia a salire, è dura da subito. Il tempo è bello, fa anche caldo, ma persisto nel tenermi coperto.

Transitati infatti alla diga di Campo Moro (spettacolare) inizia la salita dura verso il Passo Campagneda.

Se fin qui il pubblico era stato numeroso e caloroso, andando avanti si fa ancora più bello. Escursionisti appostati lungo il percorso che incitano, applaudono, incoraggiano.

A quota 2000 inizia a piovere, nel giro di pochi minuti diventa grandine sottile. Giacca antipioggia, guanti e via. Si sale, sale, e incontriamo finalmente la neve. Dapprima lontana dal sentiero, poi iniziamo a entrarci. Dove era alta i volontari in settimana hanno scavato delle trincee, alte circa 1 metro, in cui transitiamo, ma che comunque non evitano d'affondare sino alle caviglie. Dove non hanno scavato si transita su neve battuta, dove l'equilibrio è precario.

Giunti finalmente a 2600, iniziamo la lunga discesa verso Poschiavo.

In discesa si alternano corsa, passo, sciata. Più che sky running sembra a tratti snow running.

Si cade, ci si rialza, si ricade, ma quasi tutti ridono perché si stanno divertendo come matti.

Terminato il tratto di discesa su neve sconfiniamo, siamo in Svizzera. Questi sono i vecchi sentieri del contrabbando, e vista la fatica, tanto di cappello a chi portava le merci da oltre confine ...

Ad un punto di pronto soccorso mi faccio aiutare a togliere i guanti, visto che le mani mi si sono congelate. Me le scaldo qualche secondo con una coperta, e poi via, giù di corsa.

Dopo un tratto un po' tecnico, dove si palesano le mie difficoltà in discesa, ecco che il percorso si fa corribile. Lascio andare le gambe, sono distrutto, bagnato fradicio (non ha mai smesso di piovere), ma soddisfatto.

Chiudo in 5h06, 387° assoluto, e visto il livello sono contento della prestazione. Alla prima stagione di trail/sky già arrivare al traguardo in questo tipo di competizioni è motivo d'orgoglio.

L'organizzazione svizzera del dopo gara è impeccabile, borsa, biglietto del treno, doccia, tutto perfetto. Anche il viaggio di ritorno non devia di un minuto dal programma.

Assolutamente consigliata.

Ora 2 settimane di corsa di mantenimento, la Lavaredo ormai è alle porte.

***

3 commenti:

Unknown ha detto...

Noi c' eravamo (ed abbiamo finito pure bene): questo l' importante.
Alla prossima!

gp

albert ha detto...

ci vediamo alla Lavaredo!

emme ha detto...

LUUUUUUT :P

IO NON GETTO I MIEI RIFIUTI

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