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ATTENZIONE: In questo blog leggerete anche parecchie cazzate. Maneggiare il tutto con cura.

sabato 23 maggio 2009

Monte Guglielmo

Stmattina quando la sveglia è partita mi ci sono voluti alcuni secondi per ricordarmi perché alle 4:30 stesse suonando.

Non ho avuto la forza per il classico colpo di reni, quindi mi sono trascinato giù dal letto, mettendoci più del previsto per prepararmi e partire.

Alle 4:49, in auto, il pensiero è stato: "ma chi me lo fa fare?". Pensiero passato appena s'è fatto giorno, quando ho intuito che spettacolo di giornata sarebbe stata dal punto di vista meteo.

L'appuntamento era per le 6 a Concesio, da dove poi abbiamo proseguito per Marcheno.

Gruppetto limitato, solo in 3, e subito messo alla prova da una salita taglia gambe.

Forse la fatica delle PDP, forse il fatto di non essermi ancora scaldato adeguatamente, fatto sta che patisco un po' questo primo drittone, che in poco ci porta dai 1000 metri ai 1300.

Giunti al termine del sentiero però la musica cambia. Prima una leggera discesa, poi un falsopiano, ed eccoci giungere al rifugio. Pausa caffè e attacchiamo la cima del Guglielmo.

La giornata è spettacolare, cielo terso, un po' di foschia, ma non fa caldo.

La prima parte dell'ascesa è su strada forestale (è la zona del Gir de le Malghe, che si terrà il 7 giugno). In genere queste salite, non ripidissime e corribili, ma costanti ed inesorabili, le soffro.

Oggi no: corro, corro, ne ho e me ne stupisco. E' una bella sensazione.

Arriviamo all'attacco del sentiero 3V, dove si fa sul serio.

Una prima parte ripidissima, poi ... inizia il peggio. Ci si aiuta con le mani, si procede con i 4 arti ... è bello anche così.

Lo spettacolo che ci si para di fronte, giunti in alto, però ripaga dallo sforzo. Ecco il lago d'Iseo, ecco le 3 Valli, Trompia, Sabbia e Camonica, ecco l'Adamello ancora innevato.

La sveglia delle 4:30 ha avuto la sua ricompensa.

Giriamo un po' in quota (siamo a 1950 circa) , tocchiamo un paio di vette del monte, sosta Coca a rifugio, il tempo di farsi superare da uno sky runner vero (pazzesco come riuscisse a correre su quella salita), che prendiamo la strada del ritorno.

La discesa si fa via via sempre più tecnica, divento un po' la palla al piede del gruppetto, ma più di così proprio non ce la faccio.

Sono le 11 quando rientriamo al parcheggio, dopo 21 km e 1500 D+. Veramente un buon allenamento.

Il tempo di una birretta, e rientro a casa dove mi attende un pomeriggio relax.

Domani come da programma tapasciata piatta a Vaiano, per far girare un po' le gambe.

***

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IO NON GETTO I MIEI RIFIUTI

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