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ATTENZIONE: In questo blog leggerete anche parecchie cazzate. Maneggiare il tutto con cura.

mercoledì 19 maggio 2010

Ultra trail

E' un po' che ci penso su, e sono ragionevolmente sicuro che mi attirerò parecchie critiche con questo post, ma tant'è. In fin dei conti uno tiene un blog principalmente per esprimere i propri pensieri.

Ultimamente non frequento molto i vari forum che seguivo, un po' per motivi tecnici, principalmente per motivi di tempo ed un po' di "noia" nel leggere le solite cose.

Un argomento che però m'ha colpito è l'entusiasmo con cui molta gente si iscrive a vari Ultra Trail, senza a mio avviso il necessario percorso d'avvicinamento.

Porto un esempio pratico: la LUT 2010. Percorso a 90 km, partenza di notte, le 3 Cime all'alba.

Tutto molto affascinante a dire il vero, per cui mi sembra di vedere che molti, pur privi della necessaria esperienza, si siano iscritti con lo spirito "proviamoci e poi vediamo com'è".

Infatti poi leggo di richieste di suggerimento su abbigliamento, materiale, alimentazione, allenamento. Insomma, quello che dovrebbe essere l'ABC del trail.

Ora: io non sono nessuno, anzi, non sono un top runner né posso aspirare a diventarlo, però un po' d'esperienza in 2 stagioni trail me la sono fatta, soprattutto andando per gradi.

Quando ho iniziato l'ho fatto con allenamenti e gare da 20 km, ho preso le mie belle bastonate, poi sono passato ai 40, prendendo altre bastonate, poi ai 60, ai 70, ai 90, ai 100 fino ad arrivare alla Abbots. E quando parlo di bastonate intendo arrivare strisciando, o bestemmiando per il freddo, o perché non avevo previsto un cambio in più, o perché non avevo abbastanza cibo, acqua, ecc. Per non parlare di vesciche, dolori vari, principi di disidratazione, vomito.

Sempre facendo tesoro dell'esperienza precedente, chiedendo ovviamente consigli, ma sperimentando sulla mia pelle i vari gradini. Perché passare da 40 a 60 è un abisso, come lo è dai 70 ai 90, come lo è dai 90 ai 100.

Ogni volta il gradino successivo seppur marginale è in proporzione una nuova montagna da scalare, ma facendo tesoro di quanto sperimentato sulla mia pelle, non mi sono mai trovato in grandissime difficoltà, ho sempre avuto quel margine per arrivare sempre all'arrivo con le mie gambe.

Temo invece che molta gente, spinta dall'entusiasmo, dal motto "proviamoci e partiamo", prenderà delle grandi scoppole, mettendo in difficoltà oltre che sé stessi anche gli organizzatori, gli accompagnatori, gli altri concorrenti.

Spero di sbagliarmi.

***

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Concordo con te caro amico Karlo !! io ho preso tante scoppole che ancora mi fanno molto male !! Non cè dubbio che bisogna passarci da questa strada, ma bisogna sempre avere la testa sulle spalle !! in giro, purtroppo, ci sono tanti incoscenti che non si rendono conto di cosa li aspetta !! Cacchi loro !! Ciao !! Gio

Anonimo ha detto...

Assolutamente d' accordo con te, ed alle Pdp ne ho trovati parecchi al controllo del 52° arrivati 1h prima di me e del Presidente ritirati perchè non se la sentivano di proseguire col buio e perchè faceva freddo....
Anche io frequento molto meno ST per le stesse ragioni che esprimi (tempo, solite cose orama...) tuttavia per quel poco che leggo ho io pure riscontrato il ben noto entusiasmo che porta a fare cose avventate o comunque oltre le proprie possibilità.
Ho seguito lo stesso tuo percorso, gare da 20, poi 30, 40, 50, 60, 70, ora la LUT, il prossimo anno CCC e tra due UMTB e ne sono ben contento.
Ad oggi mai ritirato: fortuna, ovvio, ma anche segno che margine fisico e testa ci sono.
senza fretta, come sempre
gp

Anonimo ha detto...

come puoi attirare critiche con questo post?? solo che non ha esperienza può fartele e in tal caso non sono critiche.... ma dar aria a pensieri (cattivi pensieri)

fluido

Anonimo ha detto...

Ciao, condivido in pieno quello che hai scritto, io che sono da poco in questo mondo, ho capito una cosa del trail, che ci vuole gradualità, nel fare km.
Bisogna fare esperienza pian piano e dagli ssbagli cresce.
Io però ti chiedo, quando hai capito che era giunto il momento di incrementare i km?
è una questione di quanto tempo è che corri, oppure te lo devi sentire dentro...il problema che ho io e che appena fatto 42 km, mi chiedo perchè non farne 60. Ho poca preparazione, ma è l'incoscienza a farla da padrone, devo combattare con essa, per non spingermi a farlo...
Grazie -Fede- ST

Distinto ha detto...

io PERSONALMENTE ho deciso d'optare per il metodo della "conferma".

Fatti 42, ho cercato conferme sulla medesima distanza.

Una volta che ho verificato tale distanza, o qualcosa di paragonabile in termini di tempo stimato, dislivello e difficoltà tecnica, mi sono buttato sul gradino successivo.

prima del GRPT e LUT 2008 ho affrontato varie volte i 42 trail, oppure delle sky race sui 30 con grossi (relativamente alla distanza) dislivelli.
la LUT 2008 l'ho finita, ma ho avuto la sensazione d'aver dato tutto, quindi per il resto della stagione sono tornato ai 42 trail.

lo scorso anno PdP, però con ogni settimana o quasi una 42 trail. la LUT come lungo pre GTV, che però è stato preceduto anche da lunghi in allenamento di notte.

naturalmente ogni step ha delle incognite; io ho sempre cercato di consolidare il più possibile la parte nota.

adesso, dopo la Abbots, rimango fermo nell'idea che la UTMB sia ancora troppo, per me, per quest'anno.

IO NON GETTO I MIEI RIFIUTI

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Anche io aderisco alla campagna di ST