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giovedì 17 febbraio 2011

Allenamento nuoto: il Pull Boy

Il nuoto, molto più che la corsa, è di per sè uno sport francamente noioso.

Come un pendolo, fare avanti e indietro seguendo una linea sul fondo non rappresenta un qualcosa che al momento dia divertimento. Non si può nemmeno parlare, qualora si sia in compagnia.

Un modo per rendere l'allenamento più vario e piacevole, al di là degli aspetti meramente tecnici su cui non posso esprimermi più di tanto essendo praticamente un neofita, è quello di inserire esercizi che prevedano l'ausilio di attrezzi.

Uno di questi, che ho scoperto recentemente, è il Pull Boy.

Ho acquistato il mio personale, anche se a Pandino vengono messi a disposizione quelli comuni.

Questo "galleggiante" da tenere in mezzo alle gambe è pensato per far lavorare la parte alta del corpo, impegnare braccia e spalle lasciando le gambe inermi.

Dopo un'iniziale diffidenza devo dire che i risultati sono evidenti: la bracciata viene sollecitata di molto (e non ho ancora inserito lavori con le palette), si guadagna in coordinazione, ci si può concentrare solo sul gesto della bracciata andando a cercare più acqua possibile - estendendosi bene - e cosa a mio avviso più importante, quando si torna a nuotare senza, il lavoro che si fa con le gambe è molto più efficace, con una gambata molto meno dispendiosa.

Ieri sera ho lavorato parecchio col Pull Boy, inserendo un bel 5 x 200, oltre al resto naturalmente, che ho affrontato in crescendo. Addirittura l'ultima serie avevo l'impressione d'andare più veloce che nuotando con le gambe.

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