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ATTENZIONE: In questo blog leggerete anche parecchie cazzate. Maneggiare il tutto con cura.

mercoledì 16 marzo 2011

Allenamento Triathlon: le diverse respirazioni

Come ho già avuto modo di dire, sono un assoluto principiante nel Triathlon, quindi tutto quello che scrivo è da prendere con il beneficio del dubbio, anzi, con la ragionevole consapevolezza che potrebbero essere delle emerite cazzate frutto di ignoranza, la mia, che pian piano cercherò di colmare.

Innanzitutto l'assunto principale è che il Triathlon non è l'unione di tre sport diversi, ma la loro combinazione. In termine matematici potrei dire che 1+1+1 = 4

Allenarsi per il Triathlon, quindi, è molto diverso che allenarsi specificatamente per un singolo sport.

Detto questo, passo all'argomento su cui riflettevo ieri: i diversi modi di respirazione.

Molto banalmente, prima di iniziare a nuotare pensavo molto stoltamente che avendo fiato nella corsa automaticamente l'avrei avuto nel nuoto, e viceversa, migliorando nel nuoto avrei avuto benefici nella corsa. Niente di più sbagliato.

Si tratta quindi di dover allenare tre metodologie diverse di respirazione, con la zona aerobica da "trovare" in modi sostanzialmente diversi.

Corsa: inizio a parlare della corsa che è lo sport che conosco senz'altro meglio. Qua io respiro ogni 4 passi. Questo bene o male è il modo che ho di individuare la mia zona d'allenamento di corsa lenta e corsa media. Solitamente non faccio eccezioni. Quando voglio fare una sparata rimango quasi sempre comunque entro i quattro passi, per passare ai 3 solo quando sto veramente tirando. Passare alla respirazione ogni 2 passi significa per me essere completamente fuori soglia, e riservo questa cosa solo per gli ultimi metri di una ripetuta breve, quando veramente non ne ho più.

Nuoto: ovviamente parlo dello stile libero. All'inizio volente o nolente respiravo ogni due bracciate. Non riuscivo altrimenti. Adesso dopo tre mesi che nuoto regolarmente funziona che durante la fase di riscaldamento mantengo la respirazione ogni due. Quando poi inizio con lavori specifici passo a quattro. In cuor mio so che sarebbe meglio stare su un numero dispari, ma respirare a sinistra mi viene veramente male. La respirazione ogni quattro riesco a mantenerla per ritmi anche relativamente diversi. Ho in programma d'inserire ripetute veloci sui 25 metri. Vedrò quando ci sarò come gestire.
Bici: al di là della numerazione - due,tre o quattro - nella corsa e nella bici inspiro ogni tot movimenti, espiro ogni tot movimenti. Una cosa regolare. Con la bici questo non riesco a farlo, né penso sia possibile. Mi trovo quindi nella condizione di respirare quando ne ho bisogno, mantenendomi ovviamente in zona aerobica. E' un po' strano non avere un qualcosa che mi regoli, tuttavia non vedo alternative. Sulla bici, tuttavia, ho talmente poche uscite nel carniere che mi riservo di tornare nuovamente sull'argomento.

Buoni propositi PONTE

Ebbene sì, si parla di PONTE. Venerdì sono a casa, per cui ne approfitterò per allenarmi.

Stasera salta la piscina per impegni extra, per cui appuntamento in vasca domani mattina.

Venerdì sfrutterò l'unica finestra meteo favorevole per togliere polvere alla bici.

Sabato e domenica corsa, sotto la pioggia.

Un bel programmino.

***

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao, sono anche io un neofita alla prese con la respirazione durante la frazione di nuoto. Da poco mi sono imposto di passare ad una respirazione ogni 3 bracciate invece che 2. Penso, ma volevo avere il tuo parere, che (a parte i fenomi del nuoto!) con 3 bracciate si ha maggiore velocità. Teoricamente si dovrebbe avere una nuotata più fluida, ma potrei sbagliarmi. Grazie

Distinto ha detto...

Guarda, sulla parte nuoto quello che scrivo è la cosa più a rischio cazzate, quindi prendila per quello che è.

Sulle 3 non ce la faccio proprio, mi risulta innaturale respirare a sinistra.

Vedo che nuoto molto meglio quando respiro ogni 4 (nuotata come dici tu più fluida), tuttavia la respirazione ogni 4 riesco a farla quando non ho alle spalle una giornata pesante, il che ultimamente avviene raramente.

Diciamo che sulla parte nuoto il mio obiettivo è sfangarla e iniziare il prima possibile la frazione in bici.

Anonimo ha detto...

Devo cambiare qualcosa e allenarmi di più. Prendo come riferimento il tempo che impiego a nuotare 30 vasche (750m teorici dello sprint)... non riesco a scendere sotto i 16 minuti circa! Per lo meno senza arrivare completamente a terra! :)

IO NON GETTO I MIEI RIFIUTI

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