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domenica 7 giugno 2009

Appennino Piacentino: una conferma

Lo scorso Ferragosto ero stato all'Ecomaratona dei Dragoni, in Val D'Arda (vedi POST) ed ero rimasto affascinato dai posti.

A pochi chilometri da Crema una zona montuosa, non elevatissima, ma veramente bella, quasi incontaminata.

Oggi ho avuto la conferma, cambiando valle, ma lasciando inalterate le impressioni.

La Lunga marcia della Val Nure non è un trail, non è una non competitiva, è una marcia, un viaggio lungo il crinale che divide Val Nure e Val Trebbia.

Arrivata alla 39a edizione (!) racchiude di tutto e di più. Chi affronta il percorso lungo, 33 km di corsa, chi camminando, chi passeggiando, fermandosi a pranzare.

Non c'è orario di partenza, o meglio, teoricamente c'è, ma quando uno arriva al Passo del Cerro parte, non ci sono cancelli, c'è un servizio scopa che è molto, ma molto largo.

Ed essendo una non gara, non so nemmeno cosa comporti essere superati dal servizio scopa (in fin dei conti si è su un sentiero liberamente percorribile ...)

Prendo la navetta a Bettola, Francesca ed Edo partiranno dal Passo Mercatello per la 11 km.

Il nostro gruppo inizia il viaggio verso le 8, la giornata promette bene, inizio a correre.

Siamo in 5-6 a correre, gli altri camminano. Supero decine di persone, saluto tutti, tutti mi salutano.

Oggi faccio la parte del leone, ci vuole poco, ma forse perché sono tra i pochi a correre, cerco di non mollare quasi mai, di camminare il meno possibile.

Risulta un gran allenamento.

Il percorso nei primi 22 km è tecnico, nel senso che il fondo è prevalentemente sassoso, pietrame, anche in salita ci vuole attenzione a non prendere una storta.

Dal 22° km cambia radicalmente, al posto dell'asciutto troviamo il fango del bosco, le salite si fanno più irte, il vento diventa forte.

Giunto al 28° km la cima Coppi di giornata, 1500 metri slm. Il sentiero va verso il basso, la croce in alto reclama il pellegrinaggio fuori programma. E' un piccolo strappo, che ripaga con un panorama che mozza il fiato.

Il vento qua è fortissimo, faccio fatica a stare eretto (Edo quando ci passerà verrà spostato).

Scendo, arrivo al rifugio, aspetto i neo trailer che sono riusciti a sbagliare percorso (nonostante l'assenza di balise era IMPOSSIBILE sbagliare !!!!!) e dopo un'oretta prendo a ritroso gli ultimi 11 km per andare a recuperare l'auto.

Incrocio tutta la gente che avevo in precedenza superato, tra sguardi stupiti quasi a dire "ma guarda tu questo pazzo". Operazione che mi fa mettere altri km e dislivello nelle gambe (in totale 1900 D+) per un ottimo allenamento.

Che dire: non c'è bisogno di partecipare a gare blasonate, metterla giù tanto lunga, per fare un bel lungo in posti veramente spettacolari.

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IO NON GETTO I MIEI RIFIUTI

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