La scorsa settimana sono stato un po' preso col lavoro, quindi nessuna uscita.
Arrivato il week-end il dilemma era se cercare di recuperare il carico oppure stare calmi in vista dell'appuntamento di domani.
Ho optato per un po' di relax, dedicandomi sabato al giardino, invero un po' trascurato da troppo tempo, e domenica con un'uscita pianeggiante di 15 km corsi a sensazione (niente orologio, nessun riferimento).
Ho corso bene, sono tornato a casa soddisfatto, con buone sensazioni sulla forma in genere.
Come dicevo l'appuntamento di domani sera non sarà uno scherzo. Un TA con il TRB sul sentiero 3V: saranno 60 Km circa, da percorrere principalmente in notturna (partiremo verso le 22 circa), in completa autonomia, percorso lineare quindi con quasi nessuna via di fuga, ascesa sino a 2200 metri slm.
Sarà IL lungo in previsione Cro Magnon.
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ATTENZIONE
ATTENZIONE: In questo blog leggerete anche parecchie cazzate. Maneggiare il tutto con cura.
lunedì 31 maggio 2010
giovedì 27 maggio 2010
In silenzio
Ho tralasciato per qualche giorno il blog, causa impegni lavorativi, ma ho continuato ad allenarmi.
Sabato come da programma sono andato sul Monte Baldo, per quello che ho scherzosamente (fino ad un certo punto) chiamato il TA dell'esorcismo, e che si è rivelata una gran bella uscita.
Eravamo in tre, ci conosciamo bene, la giornata è stata perfetta dal punto di vista metereologico e della compagnia.
Talmente bella che si è protratta più del previsto (km indefiniti, D+ 1500), così che una volta tornato a casa, distrutto dai sensi di colpa, ho deciso di rinunziare alla trasferta a Busto.
Domenica quindi mi sono dedicato al cazzeggio e alla famiglia, che in questo periodo significa uscire in bicicletta. Un altro cinquantino con la fidata city-bike, che ancora una volta alla sera ho sentito.
Questa settimana impegni di lavoro mi hanno un po' "distratto", tuttavia è saltata fuori una bella proposta dal TRB per martedì prossimo, pre-festivo, a cui aderirò in vista del Cro.
Questo ovviamente significa stare un po' calmo in questi giorni, senza troppi sensi di colpa.
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Sabato come da programma sono andato sul Monte Baldo, per quello che ho scherzosamente (fino ad un certo punto) chiamato il TA dell'esorcismo, e che si è rivelata una gran bella uscita.
Eravamo in tre, ci conosciamo bene, la giornata è stata perfetta dal punto di vista metereologico e della compagnia.
Talmente bella che si è protratta più del previsto (km indefiniti, D+ 1500), così che una volta tornato a casa, distrutto dai sensi di colpa, ho deciso di rinunziare alla trasferta a Busto.
Domenica quindi mi sono dedicato al cazzeggio e alla famiglia, che in questo periodo significa uscire in bicicletta. Un altro cinquantino con la fidata city-bike, che ancora una volta alla sera ho sentito.
Questa settimana impegni di lavoro mi hanno un po' "distratto", tuttavia è saltata fuori una bella proposta dal TRB per martedì prossimo, pre-festivo, a cui aderirò in vista del Cro.
Questo ovviamente significa stare un po' calmo in questi giorni, senza troppi sensi di colpa.
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giovedì 20 maggio 2010
TA dell'Esorcista
Un piccolo preambolo. Chi mi conosce, o semplicemente segue sul blog, sa che una cosa che ho dentro da sempre è la passione, irrazionale, per il Pergo.
Il tifo calcistico è cosa che non si possa spiegare a chi ne è fuori. O ce l'hai, e capisci, o non ce l'hai, e mai capirai.
A novembre dello scorso anno gli amici veronesi organizzarono un TA sul Baldo, a cui non andai perché poco allenato. Un po' per motivarmi, un po' per scherzo, l'organizzatore mi disse che se non fossi andato, l'indomani il Pergo avrebbe perso a Pagani, contro l'ultima in classifica.
Eravamo nella metà alta della classifica, ma perdendo 3-0 iniziò un lungo percorso negativo che ci portò all'ultimo posto.
La risalita fu lunga e difficile, e rimase incompiuta, tanto che domenica iniziamo a giocarci la salvezza ai Play-Out.
In fondo in fondo mi sento un po' responsabile dell'accaduto, la macumba che mi attirai deve essere esorcizzata PRIMA dell'andata Play-Out.
Ecco quindi che allertato il mio contatto all'Avana ... beh, in zona Baldo, per sabato è stata organizzata un'uscita che combini allenamento, compagnia (in realtà quest'uscita stiamo cercando d'organizzarla dalla scorsa estate), e cabala calcistica.
Come dicevo prima, se non ce l'hai, non puoi capire ...
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mercoledì 19 maggio 2010
Ultra trail
E' un po' che ci penso su, e sono ragionevolmente sicuro che mi attirerò parecchie critiche con questo post, ma tant'è. In fin dei conti uno tiene un blog principalmente per esprimere i propri pensieri.
Ultimamente non frequento molto i vari forum che seguivo, un po' per motivi tecnici, principalmente per motivi di tempo ed un po' di "noia" nel leggere le solite cose.
Un argomento che però m'ha colpito è l'entusiasmo con cui molta gente si iscrive a vari Ultra Trail, senza a mio avviso il necessario percorso d'avvicinamento.
Porto un esempio pratico: la LUT 2010. Percorso a 90 km, partenza di notte, le 3 Cime all'alba.
Tutto molto affascinante a dire il vero, per cui mi sembra di vedere che molti, pur privi della necessaria esperienza, si siano iscritti con lo spirito "proviamoci e poi vediamo com'è".
Infatti poi leggo di richieste di suggerimento su abbigliamento, materiale, alimentazione, allenamento. Insomma, quello che dovrebbe essere l'ABC del trail.
Ora: io non sono nessuno, anzi, non sono un top runner né posso aspirare a diventarlo, però un po' d'esperienza in 2 stagioni trail me la sono fatta, soprattutto andando per gradi.
Quando ho iniziato l'ho fatto con allenamenti e gare da 20 km, ho preso le mie belle bastonate, poi sono passato ai 40, prendendo altre bastonate, poi ai 60, ai 70, ai 90, ai 100 fino ad arrivare alla Abbots. E quando parlo di bastonate intendo arrivare strisciando, o bestemmiando per il freddo, o perché non avevo previsto un cambio in più, o perché non avevo abbastanza cibo, acqua, ecc. Per non parlare di vesciche, dolori vari, principi di disidratazione, vomito.
Sempre facendo tesoro dell'esperienza precedente, chiedendo ovviamente consigli, ma sperimentando sulla mia pelle i vari gradini. Perché passare da 40 a 60 è un abisso, come lo è dai 70 ai 90, come lo è dai 90 ai 100.
Ogni volta il gradino successivo seppur marginale è in proporzione una nuova montagna da scalare, ma facendo tesoro di quanto sperimentato sulla mia pelle, non mi sono mai trovato in grandissime difficoltà, ho sempre avuto quel margine per arrivare sempre all'arrivo con le mie gambe.
Temo invece che molta gente, spinta dall'entusiasmo, dal motto "proviamoci e partiamo", prenderà delle grandi scoppole, mettendo in difficoltà oltre che sé stessi anche gli organizzatori, gli accompagnatori, gli altri concorrenti.
Spero di sbagliarmi.
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Ultimamente non frequento molto i vari forum che seguivo, un po' per motivi tecnici, principalmente per motivi di tempo ed un po' di "noia" nel leggere le solite cose.
Un argomento che però m'ha colpito è l'entusiasmo con cui molta gente si iscrive a vari Ultra Trail, senza a mio avviso il necessario percorso d'avvicinamento.
Porto un esempio pratico: la LUT 2010. Percorso a 90 km, partenza di notte, le 3 Cime all'alba.
Tutto molto affascinante a dire il vero, per cui mi sembra di vedere che molti, pur privi della necessaria esperienza, si siano iscritti con lo spirito "proviamoci e poi vediamo com'è".
Infatti poi leggo di richieste di suggerimento su abbigliamento, materiale, alimentazione, allenamento. Insomma, quello che dovrebbe essere l'ABC del trail.
Ora: io non sono nessuno, anzi, non sono un top runner né posso aspirare a diventarlo, però un po' d'esperienza in 2 stagioni trail me la sono fatta, soprattutto andando per gradi.
Quando ho iniziato l'ho fatto con allenamenti e gare da 20 km, ho preso le mie belle bastonate, poi sono passato ai 40, prendendo altre bastonate, poi ai 60, ai 70, ai 90, ai 100 fino ad arrivare alla Abbots. E quando parlo di bastonate intendo arrivare strisciando, o bestemmiando per il freddo, o perché non avevo previsto un cambio in più, o perché non avevo abbastanza cibo, acqua, ecc. Per non parlare di vesciche, dolori vari, principi di disidratazione, vomito.
Sempre facendo tesoro dell'esperienza precedente, chiedendo ovviamente consigli, ma sperimentando sulla mia pelle i vari gradini. Perché passare da 40 a 60 è un abisso, come lo è dai 70 ai 90, come lo è dai 90 ai 100.
Ogni volta il gradino successivo seppur marginale è in proporzione una nuova montagna da scalare, ma facendo tesoro di quanto sperimentato sulla mia pelle, non mi sono mai trovato in grandissime difficoltà, ho sempre avuto quel margine per arrivare sempre all'arrivo con le mie gambe.
Temo invece che molta gente, spinta dall'entusiasmo, dal motto "proviamoci e partiamo", prenderà delle grandi scoppole, mettendo in difficoltà oltre che sé stessi anche gli organizzatori, gli accompagnatori, gli altri concorrenti.
Spero di sbagliarmi.
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lunedì 17 maggio 2010
Cross Training
Ieri mattina ero nella condizione di single, libero da famiglia, impegni, ecc ...
Vista la bella giornata, verso le 10:30 inforco la bici - una comunissima city bike - e vado in Crema per un giro.
Tanto che ci sono prendo e vado a trovare la neo arrivata in famiglia, e tanto che ci sono decido d'allungare per Caravaggio.
Vai e vai, alla fine delle fiera i km percorsi saranno 52, cosa che in serata un po' accuso, ma che senz'altro hanno costituito un buon rigenerante dopo il TA di sabato.
Rientrato l'allarme "dolore alla pianta del piede" che m'aveva accompagnato alla Abbots e nei giorni successivi, e visto il bel tempo che pare - dico pare - sia arrivato, la settimana si prospetta ottimale per allenarsi ben bene.
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Vista la bella giornata, verso le 10:30 inforco la bici - una comunissima city bike - e vado in Crema per un giro.
Tanto che ci sono prendo e vado a trovare la neo arrivata in famiglia, e tanto che ci sono decido d'allungare per Caravaggio.
Vai e vai, alla fine delle fiera i km percorsi saranno 52, cosa che in serata un po' accuso, ma che senz'altro hanno costituito un buon rigenerante dopo il TA di sabato.
Rientrato l'allarme "dolore alla pianta del piede" che m'aveva accompagnato alla Abbots e nei giorni successivi, e visto il bel tempo che pare - dico pare - sia arrivato, la settimana si prospetta ottimale per allenarsi ben bene.
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domenica 16 maggio 2010
TA Dinosauri
La premiata ditta G&G anche stavolta non delude, con un gran bel trail sulle montagne di casa loro.
Partiamo da Rovereto per un anello di circa 24 km e D+ 1200 che complice qualche sosta, i tempi naturalmente più dilatati di un TA, completiamo in 4 ore o poco più.
Il percorso è molto bello e vario, con dei bei tratti di strada forestale in salita costante che rappresentano il miglior modo per allenarsi, quando affrontati con la giusta filosofia del correrli fino alla fine senza mollare.
Il momento più "particolare" è stato comunque la sosta all'Ossario, dove entrando e vedendo i nomi dei caduti durante la Grande Guerra, un lungo brivido ti corre lungo la schiena.
Brivido che poi non ho provato quando all'uscita mi sono trovato da solo, perché "dimenticato" dal gruppo. Senza farsi prendere da nessuna agitazione ho seguito la strada più probabile, confermata dalle indicazioni di alcuni autoctoni che avevano visto poco prima un folto gruppo di corridori ...
Superbo 3° tempo alla baita degli alpini, ed anche qua non c'erano dubbi.
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Partiamo da Rovereto per un anello di circa 24 km e D+ 1200 che complice qualche sosta, i tempi naturalmente più dilatati di un TA, completiamo in 4 ore o poco più.
Il percorso è molto bello e vario, con dei bei tratti di strada forestale in salita costante che rappresentano il miglior modo per allenarsi, quando affrontati con la giusta filosofia del correrli fino alla fine senza mollare.
Il momento più "particolare" è stato comunque la sosta all'Ossario, dove entrando e vedendo i nomi dei caduti durante la Grande Guerra, un lungo brivido ti corre lungo la schiena.
Brivido che poi non ho provato quando all'uscita mi sono trovato da solo, perché "dimenticato" dal gruppo. Senza farsi prendere da nessuna agitazione ho seguito la strada più probabile, confermata dalle indicazioni di alcuni autoctoni che avevano visto poco prima un folto gruppo di corridori ...
Superbo 3° tempo alla baita degli alpini, ed anche qua non c'erano dubbi.
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venerdì 14 maggio 2010
Riprendiamo
Alla fine i giorni di riposo sono state due settimane piene, ché è dalla Abbots' che non corro.
La prima settimana ero veramente stanco, poi sono subentrati il maltempo, con violenti acquazzoni, il freddo, qualche acciacco (un doloretto alla pianta del piede che m'ha messo un po' d'ansia), e soprattutto parecchi impegni di lavoro che m'hanno portato un po' in giro.
I giorni sono quindi passati quasi senza che me ne accorgessi.
Domani si riprende, rendendo visita alla coppia G&G - Giò & Ganassa - per il TA dei Dinosauri, a Rovereto.
Purtroppo il meteo non sarà dei migliori, purtroppo più che altro perché non porterò di conseguenza la famiglia, e mi limiterò alla corsa, al dopo corsa in compagnia degli amici trailer, e farò poi ritorno a casa. Speravo in una bella giornata per replicare il bel TA a Riva del Garda dello scorso luglio, ma questa pazza primavera impone il cambio di programma.
Il percorso non ho avuto modo d'approfondirlo, so solo che saranno 24 km per un tempo stimato di circa 3h, 3h30, quindi niente di impegnativo.
Nel frattempo, occorre ricordarlo, è subentrata una gran brutta tegola: il Pergo sarà impegnato nei play-out, quindi è inutile che mi nasconda dietro a un dito. Il 23 ed il 30 non potrò dedicarmi alla corsa.
Se per il 23 non avevo nessun impegno in particolare, il 30 avevo una mezza idea d'andare al Trail del Monte Soglio, un 60km che si collocavano perfettamente come lungo in previsione Cro Magnon.
Vedrò d'attivare il Presidente per un bel TA di sabato ...
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La prima settimana ero veramente stanco, poi sono subentrati il maltempo, con violenti acquazzoni, il freddo, qualche acciacco (un doloretto alla pianta del piede che m'ha messo un po' d'ansia), e soprattutto parecchi impegni di lavoro che m'hanno portato un po' in giro.
I giorni sono quindi passati quasi senza che me ne accorgessi.
Domani si riprende, rendendo visita alla coppia G&G - Giò & Ganassa - per il TA dei Dinosauri, a Rovereto.
Purtroppo il meteo non sarà dei migliori, purtroppo più che altro perché non porterò di conseguenza la famiglia, e mi limiterò alla corsa, al dopo corsa in compagnia degli amici trailer, e farò poi ritorno a casa. Speravo in una bella giornata per replicare il bel TA a Riva del Garda dello scorso luglio, ma questa pazza primavera impone il cambio di programma.
Il percorso non ho avuto modo d'approfondirlo, so solo che saranno 24 km per un tempo stimato di circa 3h, 3h30, quindi niente di impegnativo.
Nel frattempo, occorre ricordarlo, è subentrata una gran brutta tegola: il Pergo sarà impegnato nei play-out, quindi è inutile che mi nasconda dietro a un dito. Il 23 ed il 30 non potrò dedicarmi alla corsa.
Se per il 23 non avevo nessun impegno in particolare, il 30 avevo una mezza idea d'andare al Trail del Monte Soglio, un 60km che si collocavano perfettamente come lungo in previsione Cro Magnon.
Vedrò d'attivare il Presidente per un bel TA di sabato ...
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mercoledì 5 maggio 2010
E adesso?
Adesso voglio darmi qualche giorno per un pieno recupero fisico, ché 125 km non sono bruscolini, generano traumi muscolari, tendinei, ossei, epatici, ecc...
Ormai ho imparato a conoscermi, so che dopo uno sforzo come quello dello scorso fine settimana ho bisogno d'almeno una settimana senza corsa, mangiando adeguatamente, e andando a letto presto.
Qualche giorno di riposo non mi farà male, un bel rigeneramento che mi permetterà di tornare pimpante ad allenarmi con ancora più convinzione.
Anche perché a questo punto incombe il Cro Magnon del prossimo 26 giugno, secondo obiettivo stagionale di cui parlerò prossimamente.
Come si può capire il morale è alto, la voglia di fare è tornata. Bene così !!!
***
Ormai ho imparato a conoscermi, so che dopo uno sforzo come quello dello scorso fine settimana ho bisogno d'almeno una settimana senza corsa, mangiando adeguatamente, e andando a letto presto.
Qualche giorno di riposo non mi farà male, un bel rigeneramento che mi permetterà di tornare pimpante ad allenarmi con ancora più convinzione.
Anche perché a questo punto incombe il Cro Magnon del prossimo 26 giugno, secondo obiettivo stagionale di cui parlerò prossimamente.
Come si può capire il morale è alto, la voglia di fare è tornata. Bene così !!!
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lunedì 3 maggio 2010
Abbots Way: per aspera ad astra
Il motto della Abbots Way, Per aspera ad Astra, in senso letterale significa raggiungere le stelle attraverso l'asperità.
Difficile descrivere tutto quanto provato in questa tre giorni che ricorderò per sempre, tante sono state le situazioni, i momenti belli, divertenti, di tensione, di sollievo.
E' stato tutto un turbinio di cose che vanno ben al di là del semplice momento sportivo.
Me la sono goduta tutta, dal primo momento all'ultimo, da quando sono salito sul treno per Pontremoli a quando sono ripartito da Bobbio verso casa.
Al momento del briefing di venerdì, nel tentativo di tirarla per le lunghe attendendo i poveracci della navetta che non arrivava mai, il parroco di Pontremoli ha detto una bella cosa: "Perché fate questo tipo di sport? Probabilmente per stare per conto vostro, alla ricerca di qualcosa che solo voi saprete".
Ecco, un lungo viaggio, verso non si sa dove, e che dopo ore e ore passate completamente da solo, come ho fatto per gli ultimi 48 km, nel cuore della notte, mi ha fatto pensare a tante cose, a cercare il senso di quello che sono e che faccio.
Vedendo finalmente dall'alto Bobbio nel cuore della notte, illuminata e deserta, mi sono quasi rammaricato di dover interrompere il mio viaggio.
Sì, interrompere, perché se da un lato la corsa da un punto di vista sportivo terminava lì, con grande soddisfazione per averla portata a termine in un tempo soddisfacente, il mio viaggio continua.
Oggi gira così, non mi andava di fare la solita cronaca. Dirò solo che non è stata banale, che ho avuto i miei svarioni, soprattutto di sonno, che mi sono spaventato a morte quando dal bosco è emersa una figura che immaginavo essere un cinghiale, quando invece era un concorrente che aveva deciso di schiacciare un pisolino, che ho mangiato il più buon minestrone della mia vita a Sella dei Generali, che ho trattato male Cinzia e Paola al ristoro di Bardi - volevate essere gentili e premurose, ma ero troppo concentrato SCUSATEMI - che l'appuntamento col Magnum è solo rimandato - ho una sola parola.
E che per portare il mio piccolo contributo al buon nome TRB posso anche accettare d'essere acclamato dallo speaker come "il Bresciano" ...
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Difficile descrivere tutto quanto provato in questa tre giorni che ricorderò per sempre, tante sono state le situazioni, i momenti belli, divertenti, di tensione, di sollievo.
E' stato tutto un turbinio di cose che vanno ben al di là del semplice momento sportivo.
Me la sono goduta tutta, dal primo momento all'ultimo, da quando sono salito sul treno per Pontremoli a quando sono ripartito da Bobbio verso casa.
Al momento del briefing di venerdì, nel tentativo di tirarla per le lunghe attendendo i poveracci della navetta che non arrivava mai, il parroco di Pontremoli ha detto una bella cosa: "Perché fate questo tipo di sport? Probabilmente per stare per conto vostro, alla ricerca di qualcosa che solo voi saprete".
Ecco, un lungo viaggio, verso non si sa dove, e che dopo ore e ore passate completamente da solo, come ho fatto per gli ultimi 48 km, nel cuore della notte, mi ha fatto pensare a tante cose, a cercare il senso di quello che sono e che faccio.
Vedendo finalmente dall'alto Bobbio nel cuore della notte, illuminata e deserta, mi sono quasi rammaricato di dover interrompere il mio viaggio.
Sì, interrompere, perché se da un lato la corsa da un punto di vista sportivo terminava lì, con grande soddisfazione per averla portata a termine in un tempo soddisfacente, il mio viaggio continua.
Oggi gira così, non mi andava di fare la solita cronaca. Dirò solo che non è stata banale, che ho avuto i miei svarioni, soprattutto di sonno, che mi sono spaventato a morte quando dal bosco è emersa una figura che immaginavo essere un cinghiale, quando invece era un concorrente che aveva deciso di schiacciare un pisolino, che ho mangiato il più buon minestrone della mia vita a Sella dei Generali, che ho trattato male Cinzia e Paola al ristoro di Bardi - volevate essere gentili e premurose, ma ero troppo concentrato SCUSATEMI - che l'appuntamento col Magnum è solo rimandato - ho una sola parola.
E che per portare il mio piccolo contributo al buon nome TRB posso anche accettare d'essere acclamato dallo speaker come "il Bresciano" ...
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